Visto da: Vercelli!
giovedė 13 ottobre 2016 - 15:28
intervista al giornalista di Radio City Marco Miglietta
“Derby time!”
Per analizzare lo stato di forma del prossimo avversario, abbiamo voluto intervistare il giornalista vercellese Marco Miglietta, voce di Radio City e storico tifoso delle bianche casacche…
Marco, come arriva a questo appuntamento la truppa di mister Longo? “La vittoria ottenuta contro la Ternana di domenica scorsa è stata una forte iniezione di adrenalina nel collo della squadra (così come posso pensare lo sia stata la vittoria del Novara sull’Ascoli). Il cambio di modulo dal 4-3-3 al 3-5-2 ha fruttato i tre punti, ha dato molta più solidità nel pacchetto arretrato ma, per contro, ha tolto quella frizzantezza che le tre punte garantivano in special modo nei primi 45 minuti. Altra nota positiva è stata la gara di Ebagua, finalmente a livelli accettabili dal punto di vista fisico: circa al 60% della condizione atletica ma al 100% della condizione psicologica”.
Ci puoi riassumere quali sono i movimenti di mercato della passata sessione estiva? Che tipo di squadra è stata costruita secondo te? “Ancora una volta la Pro Vercelli, prima di spendere, ha guardato il portafogli. Non che ci sia nulla di sbagliato in questo, anzi, sarebbe bello giocare campionati con dove le società sane vengano valorizzate e dove le situazioni di Lanciano, Pisa, Varese, Parma, ecc… non debbano più capitare. Purtroppo non è così e spesso vengono penalizzate squadre sane per errori burocratici (e il Novara lo sa bene), mentre situazioni “tossiche” vengono portate all’esasperazione. Tornando al calcio giocato, il mercato estivo della Pro ha visto alcune cessioni eccellenti come Scavone (autore del gol nell’ultimo derby) e Coly, accasatisi nel nuovo Parma, Marchi è passato alla Reggiana e, purtroppo, non si è trovato l’accordo con il Pescara per far rimanere un altro anno Pigliacelli a difesa dei pali bicciolani (ora fa il terzo a Pescara e non gioca). L’acquisto principale è stato quello di mister Longo che il Toro ha cercato di trattenere fino all’ultimo; poi sono arrivati giovani molto interessanti come Palazzi e La Mantia senza dimenticare il giovane partenopeo Luperto. Green line per la Pro che alza la media età con i “vecchi” Budel e Mammarella. Una squadra equilibrata che dovrà lottare per sudarsi la salvezza”.
Sei soddisfatto di questo inizio di campionato e dei risultati ottenuti? C'e' qualche punto che si è smarrito per strada o è stato ottenuto il massimo? “Al di là del blackout contro il Cittadella (5-1) dove non ha funzionato nulla, l’unica gara in cui sono rimasto deluso è stata la sconfitta patita ad Avellino per 3 a 2. Contro un avversario non irresistibile sono stati commessi troppi errori di ingenuità (anche dagli assistenti del direttore di gara) che hanno permesso ai lupi di vincere la partita. Si poteva fare almeno un punto, siamo tornati con le pive nel sacco”.
Il derby è sempre una gara particolare, unica: come si sta preparando la città per questo appuntamento? "Per la prima volta la Pro non parte con lo sfavore del pronostico ed in città l’attesa è piacevolmente palpabile. La cosa positiva è che non sento nervosismo o acrimonia, solo sana tensione sportiva e simpatici sfottò: la speranza è che tutto rimanga tale, nei canoni della goliardia e non sfoci in violenze fisiche o atti di devastazione come in passato. Mai come quest'anno, a mio avviso, le due squadre, le due città e le due tifoserie sono accomunate da omologhi obbiettivi, ecco perché, credo, sarà un derby memorabile”.
Che tipo di gara ti aspetti? “Longo è un cuore pulsante di energia e grinta che conosce la piazza ed ha vestito la bianca casacca. E’, però, anche inesperto della categoria e poco duttile quando c’è da cambiare qualcosa in corsa. L’esatto opposto di Boscaglia. Quindi non potrà che nascerne un derby livellato ed equilibrato che però, essendo per l’appunto un derby, potrebbe finire con ogni risultato possibile”.
Daniele Faranna
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