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Figurine azzurre: “Beppe” Folli
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mercoledì 30 novembre 2016 - 09:00
Storie di giocatori che hanno vestito la maglia del Novara in epoca più o meno recente

E’ un caldo giovedì mattina di luglio 1991 quando la “Gazzetta” scuote la nostra tranquillità con la notizia dell’acquisto da parte del Novara di un centravanti da 400 milioni di lire. Si chiama Giuseppe “Beppe” Folli ed i tifosi azzurri lo ricordano soprattutto per i trascorsi nel Chievo che ci aveva negato la C1 nel campionato ’88-89. Dopo essere cresciuto nelle giovanili del Milan Folli viene svezzato dalle non facili esperienze nelle file di Lecco (ricordate la partita dell’invasione di campo?) e Sant’Angelo Lodigiano. Lontano dalla Lombardia comincia a segnare a raffica: 13 gol nella Lucchese, 12 a Mestre (dopo un annata abbastanza anonima nella Torres). E’ nel Chievo di Bui però che trova la continuità di rendimento che gli permette di andare a segno 10 volte anche in serie C1.

La doppia cifra gli vale il passaggio ad un ambizioso Vicenza che vuole assolutamente tornare in B e che si affida al bomber che gli ha rifilato due gol di testa nel campionato precedente. Malgrado elementi del calibro di Artistico e “Mimmo” Di Carlo i veneti rimangono impantanati in un’anonima zona di centroclassifica e Folli realizza con il contagocce. Nell’estate 1991 il nostro ds Bacchin ha dunque gioco facile nell’andare ad ingaggiare un attaccante in cerca di nuovi stimoli e gravato da un contratto oneroso. Dopo un anno di assestamento il Novara torna ad inseguire il miraggio chiamato C1 forte di un centravanti finalmente degno di questo nome. Non dovrebbe essere difficile fare meglio dei pur volenterosi Lanci ed Orofino
Il biglietto da visita è di quelli significativi. Alla prima di campionato nell’anticipo di Leffe Folli trascina il Novara alla vittoria (3-1) con due gol da attaccante di razza: il primo su assist di Testa, il secondo su contropiede di Di Vincenzo. Come se non bastasse procura anche il rigore trasformato da Pacioni. Giuseppe Bonini, inviato di “Tribuna” e del “Quotidiano” esulta: finalmente anche a Novara abbiamo un bomber come quelli che abbiamo invidiato nelle altre squadre per un decennio! Lo pensano tutti i tifosi azzurri che dall’ultima stagione di Zanotti (81-82) non vedono una punta centrale azzurra (Fabio Scienza è un capitolo a parte…) andare in doppia cifra. La traversa che Beppe-gol colpisce sullo 0-0 nell’amichevole con la Juventus di Trapattoni sembra la conferma di un giocatore di altra categoria. Ed in effetti l’ex del Vicenza continua a farsi sentire in area di rigore avversaria per almeno un paio di mesi. Ma le reti non arrivano più. E con il passare delle settimane nemmeno le prestazioni. Contro il Valdagno in casa Nicolini sostituisce Folli sullo 0-0 ed il nuovo entrato Cavicchia segna il gol vittoria. Beppe è anche sfortunato contro il Cuneo quando centra una clamorosa traversa in una gara che non vuole saperne di sbloccarsi.

A gennaio comincia dalla panchina nel recupero con il Legnano giocato nel pomeriggio di San Gaudenzio. Il terzo gol stagionale arriva a Suzzara alla seconda giornata di ritorno. Ma è un guizzo inutile, nei minuti finali, con i bianconeri già avanti per 2-0 che non basta ad evitare l’ennesima sconfitta. Folli si spegne assieme ad una squadra che rischia addirittura di giocare gli spareggi per non retrocedere. In tutto sono 31 partite ed appena 3 gol, una miseria! Un po’ d’orgoglio il bomber scuola Milan lo trova solo a Valdagno nella domenica in cui il pubblico di casa lo “becca”, rigorosamente in dialetto veneto, per i suoi trascorsi nel Vicenza: “Folli per pagarti hanno dovuto vendere una filanda…” (questa ovviamente è la traduzione) “comprarti è stata una folli…a!!!”. E’ un 3-2 che vale almeno una bella fetta di salvezza dopo una stagione deludente.
Nell’estate 1992 Folli è ovviamente nella lista dei partenti. Si parla addirittura di uno scambio con il suo “gemello” Fiorio. Ma non è facile piazzare un attaccante di 31 anni con un biennale oneroso ed appena 3 gol all’attivo in serie C2. E così Beppe rimane nel primo Novara di Tarantola e Del Neri. Il gioco del baffo di Aquileia con tanti cross e lanci lunghi a cercare costantemente la torre di Armanetti sembra esaltare le sue qualità aeree.

Folli si presenta come l’anno prima: firmando il gol partita sotto la nostra curva all’esordio a Varese. Stavolta però non si tratta di una prodezza isolata. Beppe si ripete a Pavia ed ancora a Casale, sempre con giubilo incontenibile davanti ai supporters azzurri in festa. Contro il Tempio arriva finalmente il suo primo centro in Viale Kennedy, dopo oltre un anno di attesa viola la porta che sembrava stregata. Dopo aver colpito anche a Mantova rimedia un’espulsione contro il Suzzara (reagisce alle provocazioni avversarie mentre Armanetti sta per battere il rigore decisivo) che gli costa due giornate di squalifica che coincidono con altrettante sconfitte del Novara sorpassato dal Lecco al secondo posto. Al rientro segna il gol partita ad Aosta dopo nemmeno un minuto. Il suo bel girone d’andata (7 gol in tutto) si chiude con la rete che decide la sfida contro l’Oltrepo caratterizzata dai primi fischi stagionali del pubblico novarese.
E’ un inverno grigio, senza vittorie e senza altri gol per Folli. Anzi, Beppe ne segna uno nel pomeriggio di San Valentino che ne varrebbe 10 “normali”. Siamo ad Ospitaletto ed azzecca finalmente una rovesciata come quelle che da un anno e mezzo prova invano. Come quella del gol in Lucchese-Torres che ancora trovate su you tube. L’arbitro, inflessibile, però annulla…

Nel periodo più difficile Folli non molla come invece era successo l’anno passato. Anzi, cementa il suo feeling con il mister come ha raccontato in un’intervista pubblicata su “L’Arena” nel 2012: “Siamo nello spogliatoio, mi sto asciugando i capelli, una parte della squadra lo voleva far cacciare. Io dico a tutti: non si discute, Gigi resta. C'era anche uno dei collaboratori dello staff tecnico, ha sentito tutto e ha riferito a Gigi. Da lì in avanti la stima, reciproca, è aumentata. Una volta mi ha chiesto persino consigli su Borriello...”.
Nella complicata rincorsa alla C1 Del Neri può contare ancora sul suo centravanti. Che segna il gol che sblocca il risultato contro il Pavia. E torna ad essere determinante nell’ultimo mese di campionato: una doppietta all’Aosta, un gol alla Solbiatese nella domenica della grande illusione, altre due reti al già condannato Oltrepo. In tutto sono 13 centri in 31 partite. Non basta a raggiungere la C1, ma stavolta Folli il suo dovere l’ha fatto ampiamente…

L’estate successiva è particolarmente complicata. Il Novara rischia di finire più volte nel precipizio, ma Tarantola resiste. Folli è sempre sul mercato perché il suo è un contratto oneroso, ma piazzarlo è comunque complicato perché in giro ci sono pochi soldi e tanti giocatori svincolati.
Contro l’Alessandria in Coppa Beppe litiga con un tifoso allo stadio e chiede di essere ceduto. Il “caso” rientra in poche ore, ma la tensione resta alta. A Castelfranco Veneto alla seconda di campionato segna il gol vittoria, come è sempre accaduto alla prima trasferta di ogni sua stagione in azzurro: “Che gol che ho fatto mister!!!” urla correndo verso la panchina di Del Neri. Purtroppo sarà l’ultimo dei suoi 17 centri in serie C2 in maglia azzurra…

Folli gioca le prime 7 partite da titolare malgrado un tremendo scontro lo metta kappao a Lumezzane. Poi qualcosa si rompe definitivamente con Santino Tarantola a cavallo delle ultime ore del mercato di riparazione. Folli è di fatto fuori rosa e la società al suo posto ingaggia lo svincolato Spelta. Si parla a lungo di un suo trasferimento al Chiasso, ma l’affare non si concretizzerà mai.
A gennaio, per provare a spezzare una lunghissima serie di pareggi, Folli viene ripescato da Del Neri che lo schiera in campo con Spelta per un tandem improbabile. La sua seconda parentesi stagionale dura appena tre giornate perché il cartellino rosso rimediato contro l’Olbia porta ad un’altra esclusione del centravanti appena reintegrato.

Lo si vede in campo ai primi di maggio in un’amichevole a Mortara. Nel Novara che tenta l’ultimo assalto alla C1 c’è anche Beppe-gol che, evidentemente appesantito, viene rispedito in campo contro l’Ospitaletto nella memorabile partita arbitrata da Vendramin. La sua partita però dura solo 19 minuti, tanti ne passano dal suo ingresso al posto di Spelta all’uscita per far posto a Cusatis dopo il cartellino rosso di Costa.
A rimonta compromessa Del Neri lo impiega anche a Legnano eppoi sul neutro di Sesto contro la Torres in quella che rimane la sua ultima apparizione in maglia azzurra. Chiude con 13 presenze mentre l’anno prima aveva segnato 13 gol… la differenza è abissale!
Folli rimedia un altro contratto a Pavia, per portare un po’ d’esperienza ad una squadra alle prese con innegabili difficoltà societarie.

A Novara da avversario ritrova il “Marione” che lo becca dalla curva: “Folli sei grasso!!!” “Tu sei grasso!!!” risponde dal campo il nostro ex centravanti. Poi lascia il calcio trovando un impiego diverso e comunque gratificante. Al Gruppo Intesa San Paolo a Milano dove lo potete trovare in giacca e cravatta. Il Chievo però non l’ha dimenticato e gli ha affidato un ruolo di osservatore per la Lombardia.

Da un mese invece è riapparso a Legnano come direttore tecnico dei lilla intenzionati a lasciare l’ultimo posto della serie D. Personaggi come Beppe Folli sono destinati a lasciare il segno, sempre e comunque…

La foto è tratta dall’archivio di Beppe Vaccarone


Massimo Barbero

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