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Ciao Jean Paul!
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sabato 28 gennaio 2017 - 19:40
ti vogliamo ricordare cosė...

Da un paio d'anni aveva abbandonato un po' la strada calcistica per girare il Mondo. Sempre però con l'orecchio attaccato alla radio e lo sguardo alla TV: il Novara non lo aveva mai dimenticato...
Ieri sera si è spento alla sola età di 43 anni Jean Paul Bonomi, da molti anni tifoso azzurro con un' appendice giornalistica nel quadriennio 2010-2014.
Lo vogliamo ricordare così, con uno dei racconti a firma di Massimo Barbero, di una delle tante trasferte svolte svolte insieme...
CIAO JEAN, RIP!
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19 marzo 2011: Vicenza-Novara 1-0
Avevo sognato per circa 30 anni di vedere il Novara finalmente giocare al “Menti” di Vicenza, ma nella vita non sempre la realtà si rivela all’altezza dei sogni… Quella in terra veneta più che un sogno… è diventata una giornata ai confini dell’assurdo…

La inaugura degnamente Danny Faranna che per impegni personali serali pretende di essere prelevato in un Autogrill “doppio” di Milano dove lascerà l’autovettura per riprenderla al ritorno in vista di una serata di divertimento… Ora voi tutti sapete che se si va in direzione Bologna… è facile darsi appuntamento ad Assago dove si può entrare ed uscire da entrambi i sensi di marcia… Se si procede in direzione Bergamo, invece, il primo autogrill utile è il famigerato “Brembo” che genererà un’altra memorabile avventura al rientro da Salò qualche anno più tardi. Danny allora cocciutamente prova a fermarsi in una delle Aree di Servizio sulla Tangenziale scatenando la macabra ironia di Jean Paul Bonomi “Dai, lanciamo le scommesse… Quanto può essere quotata la sopravvivenza di Danny nell’attraversare l’Autostrada a piedi stasera alle 8?”. Anche il saggio Molina perde la pazienza perché stiamo rovinando la nostra tabella di marcia che prevede spazio per una passeggiata in centro, pranzo in trattoria ed ovviamente stadio in tempo utile per i collegamenti. Alla fine si trova un compromesso ragionevole: Danny lascia l’autovettura in un Centro Commerciale appena fuori dall’uscita di Sesto San Giovanni. E si parte finalmente verso Vicenza!

Dopo una breve “vasca” in centro adocchiamo un insegna che ispira i nostri gusti “Antica Osteria Veneta-Piatti tradizionali”. Ci fiondiamo dentro mentre Paolo va al parchimetro per prolungare la sosta. All’ingresso doccia gelata… la tradizione è andata a farsi benedire… all’interno ci sono solo cinesi! Ovviamente nessuno di noi ha nulla contro i cinesi, ci mancherebbe altro… Sono grandi lavoratori, gentilissimi e quasi sempre molto simpatici… ma ve la immaginate la “Panisciata” di Tano con chef proveniente da Pechino? Le posizioni tra noi sono ancora decisamente contrapposte. Io penso “Ormai siamo dentro… stiamo qui”, Jean Paul Bonomi vuole andarsene a tutti i costi, Danny intende rimanere… Mentre un signore cinese mi accompagna al tavolo… si sentono le urla dei miei due amici che litigano difendendo le rispettive idee a gran voce… poco dopo arriva Paolo che ci aveva lasciato sereni e tranquilli e si  ritrova nel bel mezzo di un temporale inatteso… Il suo intervento è decisivo nel riportare la calma (anche perché la macchina è sua) ed alla fine si rimane. Mangiamo anche decentemente, non bene, ma quasi come a casa propria in un giorno di non particolare ispirazione culinaria.

In bagno, da solo, prima di andare allo stadio… penso a quello che stiamo vivendo… Siamo a 2 punti dal secondo posto che vorrebbe dire promozione in A diretta… No, ma vi rendete conto… a 2 punti dalla serie A a marzo inoltrato! Soltanto due anni prima eravamo fuori dai play off in C1… E dieci anni fa ero quello che a Fiorenzuola urlava come un pazzo alla radio per una salvezza in serie C2, la terza consecutiva ai play out… Nel primo momento di solitudine della giornata… mi rendo conto che stiamo vivendo qualcosa di magico. Ed irripetibile. E forse presto destinato a svanire perché Atalanta e Siena hanno ingranato la quarta e sembrano ormai in grado di lasciare le briciole ad un Novara che non è più quello dell’andata.

Al “Menti” Tesser presenta diversi uomini della vecchia guardia, quelli dell’era Notaristefano per intenderci: Gheller a destra, Centurioni al posto di Lisuzzo al centro della difesa, Rubino in luogo di uno spento Gonzalez in avanti. Pablo è l’ombra del giocatore ammirato fino a novembre ed il gol di Raffaele all’Atalanta ha cambiato le gerarchie. Il Vicenza, malgrado 12 sconfitte, è ancora in corsa per i play off. Dopo la partita con il Novara ha il recupero con l’Ascoli e la trasferta di Varese per rimettersi in corsa per il sesto posto.

Maran schiera i suoi con un 3-5-2 che imbriglia presto un Novara che è distintissimo dalla macchina da gol e da spettacolo del girone d’andata. A fine ottobre al “Piola” avevamo dato un’autentica lezione di calcio ai veneti che stavolta non ci concedono spazi.

Non c’è “Ciccio” Braiati che Maran ha praticamente escluso dal gruppo dei possibili titolari. La sua avventura in B sta per finire. In mezzo al campo agisce Piermario Morosini. Purtroppo sarà quella l’ultima volta che lo vedremo dal vivo… I padroni attaccano sotto la curva occupata da un buon numero di tifosi del Novara. I supporters azzurri hanno preparato uno striscione per rispondere ai primi fischi del “Piola” dopo lo 0-0 con il Sassuolo che avevano fatto imbestialire Sensibile. I superappassionati sono con la squadra di Tesser che ci sta comunque regalando un sogno inimmaginabile soltanto qualche mese prima.

Le occasioni (poche) sono tutte per i padroni di casa. All’11’ Abbruscato calcia sull’esterno della rete da posizione defilata. Dieci minuti dopo imbecca Tulli che non spaventa Ujkani con un tiro prevedibile. Al 25’, sugli sviluppi di un angolo, l’Elvis esploso nell’Arezzo si trova a tu per tu con Samir che rimane in piedi e gli soffia la sfera con grande padronanza. L’attaccante di casa si getta sul portiere che l’ha anticipato e crolla a terra tra le assurde proteste di Maran. Poco dopo c’è anche  un colpo di testa di Abbruscato che termina di poco a lato. E il Novara? Non pervenuto… In zona gol non riusciamo mai a renderci pericolosi… Si va all’intervallo ed il 3-0 dell’Atalanta sul Piacenza (quello dei rigori in serie e della confessione di Gervasoni) non autorizza pensieri positivi. Anche il Siena vince a Crotone e persino un nostro pareggino servirebbe  a poco, almeno in ottica promozione diretta.

La ripresa si apre con un tiro a lato di Botta da posizione interessante. E’ l’ultimo vero pericolo creato dai padroni di casa che hanno ormai dato il meglio. Comincia a piovere e dalla panchina sbuca il ciuffo bagnato di Tesser che manda in campo Scavone al posto di Motta per creare qualcosa di più pericoloso. E’ invece Maran ad operare il doppio cambio che risulterà decisivo. Entrano Bastrini e Cellini, i due protagonisti nell’azione del “furto” finale. La mia radiocronaca è spezzata e sofferta come sempre accade quando vedo il Novara giocar male. Mi rianimo leggendo un sms di Massimo Corsano: “Entra Pablo e segna…”. In effetti a dieci minuti dal termine un volenteroso Gonzalez avvicenda Rubino, ma la storia non cambia anche perché l’uscita di Marianini intacca i nostri equilibri. Scavone viene affossato in piena area di rigore, ma Ciampi non se la sente di accordare un rigore contro i padroni di casa a pochi minuti dalla fine. Così Tesser si arrabbia quando il fischietto romano concede al Vicenza due punizioni dal limite ravvicinate. Sulla seconda Ludi professa invano la propria innocenza con arbitro ed assistente. Sulla sfera, dalla destra, si avventa il mancino Bastrini che prova un tiro cross che sarebbe facile preda di Ujkani. Ho scritto sarebbe… perché in realtà Cellini con un fallo evidente impedisce al nostro portiere di intervenire e la palla rotola in rete… Il “Menti” esplode mentre gli azzurri protestano vivacemente. Dal vivo non avevo visto bene.

Ma in tanti anni di radiocronache ho imparato a cogliere la reale dinamica di un’azione dalla vivacità (genuinità) delle proteste della squadra danneggiata. In questo caso i giocatori del Novara sono letteralmente imbufaliti e mi fanno capire di aver subito una colossale ingiustizia. Anche Ciampi è incerto e cerca segnali dall’assistente. Quando l’assistente Rubino (si chiamava proprio così…) dopo qualche secondo di esitazione… indica il centrocampo, vedo Fontana in panchina piegarsi in due dalla delusione per una sconfitta ormai inevitabile. Nel 1977 al “Menti” eravamo stati raggiunti dal “Lanerossi” con un gol di Cerilli a tempo scaduto. Stavolta il risultato potrebbe essere anche giusto per l’andamento della gara, ma brucia per il modo assurdo in cui è maturato. E ora, col senno di poi, fa ancor più rabbia ripensare al fatto che nell’agosto 2014 proprio il nostro ricorso ha regalato alla società cara a Bedin (al Vicenza fino a fine 2009 e dg della Lega dall’agosto 2010) un ripescaggio insperato… Torniamo a quella sfida al “Menti” però… Fabio Enzo lascia la Tribuna inviperito per l’ingiustizia ed urla ad alta voce “Forza Novaraaaaa!”. Le nostre proteste a fine gara ci costeranno anche un turno di squalifica comminato a Bertani per espressione blasfema pronunciata rientrando nello spogliatoio.

Anche il dopopartita è vivace. Sensibile è su tutte le furie per l’operato di Ciampi e battibecca in diretta con l’ex arbitro (ed assistente) Faranna di Novara che invece attacca una squadra che non ha mai tirato in porta. In soldoni hanno ragione entrambi, seppur da differenti punti di vista… Maran mi sta poco simpatico dai tempi del Cittadella e nell’occasione non guadagna certo dei punti: “Le recriminazioni le lascio agli altri… La vera ingiustizia sarebbe stata chiudere sullo 0-0 una gara del genere”. Dunque la morale è che se hai giocato bene, ma non sei riuscito a metterla dentro… ti devono convalidare anche i gol irregolari per riequilibrare le cose…? Ma il meglio lo regala l’attaccante Tulli, sostituito una decina di minuti prima del gol… che infierisce: “All’andata i giocatori del Novara si ritenevano dei fenomeni… e facevano tanto i sostenuti in campo…”. Il “fenomeno” Tulli invece gioca da diversi anni in Lega Pro e da quest’estate è passato al Sudtirol… Per fortuna c’è “Charlie” Ludi che non perde la misura nemmeno in queste situazioni…: “Le nostre proteste sono servite solo a perdere tempo ed a non sfruttare tutti i minuti di recupero. Tanto lo sappiamo che gli arbitri non cambiano idea…”. Eppoi una promessa, alla faccia dei gufi: “Grazie al progetto del dottor De Salvo i tifosi del Novara prima o poi rivedranno la A… Noi calciatori, invece, abbiamo un’occasione irripetibile da non farci sfuggire”.

Ai tempi in radio Jean Paul Bonomi curava la rubrica “La Trattoria del giorno”. In attesa delle interviste deliziava gli ascoltatori raccontando cosa e dove avevamo mangiato… Stavolta la sua immancabile ironia (“La notizia spiacevole della giornata è che il cinese si sia appropriato di un pezzo di storia culinaria di Vicenza…”) non piace a molti frequentatori del “muro”, già incazzati per la sconfitta e per l’ingiustizia arbitrale.

Risaliamo in macchina e Danny non smette di urlare perché ha ancora tanta adrenalina in corpo. La sua voce copre quella di Magretti e di Paolo De Luca nell’immancabile chiamata post gara. Quando l’inviato di “Punto Radio” scende dall’auto per lanciarsi nella movida milanese… cala tra noi il silenzio... Ed affiora un pizzico di malinconia per un sogno che sembra svanire. Il telefono di Paolo non squilla più come nei migliori pomeriggi del 2010 quando la raffica di chiamate Pep-Dado-Depa-Papà Molina era una piacevole compagnia nei festosi ritorni. La sera mentre bevo una birra al “Flanagan” apprendo che anche l’Hockey Novara ha perso a Vercelli la prima gara dei play off… Eh si… è stata proprio una giornata di cacca!

Massimo Barbero

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