Ciao Sandro ...
martedì 01 luglio 2008 - 08:51
Il saluto al nostro "capitano" di tante battaglie
Era una calda sera del giugno 2001… la Juventus aveva appena ufficializzato Thuram… quando arrivò la notizia del primo acquisto del nuovo Novara targato Borgo e Mastagni: tale Sandro Ciuffetelli dal Baracca Lugo. Ciuffetelli? Baracca Lugo? Serie D? Difficile pensare che un acquisto del genere potesse entusiasmare una piazza che era abituata ad avere “liberi” dal passato importante…Brilli, Casabianca…. ed anche nei tempi meno prosperi… Consonni, Jack Gattuso…
Invece era l’inizio di un nuovo modo di fare calcio… Un calcio fatto di uomini ancor prima che di giocatori.
Mi ritornano in mente tante cose… La prima conferenza stampa di Di Chiara che disse: “Prima di vederlo giocare pensavo… MA CHI E’ STO CIUFFETELLI? Ed invece dopo averlo visto a Firenze ho detto… PERO’, BRAVO STO CIUFFETELLI…”
Ed ancora tanti fotogrammi… quel pallone scagliato in porta al volo con rabbia e classe contro il Montichiari… quell’ultimo rinvio in fallo laterale con l’Alto Adige che ci valse la C1… quel gran gol contro lo Spezia all’ultimo secondo che mi fece lasciare un po’ delle mie corde vocali… il dolore per quel maledetto infortunio con la Lucchese… ma anche l’orgoglio per il prepotente riscatto con un girone di ritorno straordinario nell’era Cabrini… quei rigori calciati con disarmante sicurezza…
Ma anche quei rimproveri bonari per le mie radiocronache che tra un mezzo sorriso e l’inconfondibile accento cominciavano così… LA MIA RAGAZZA MI HA DETTO CHE HAI DETTO… D’altronde Sandro era bravo e sicuro anche al microfono… Ricordate che spettacolo in coppia con Fabrizio Gigo nella presentazione 2005?
La prima partita di campionato di Ciuffetelli al “Piola” fu un Novara-Cremonese. Proprio come l’ultima, lo scorso 6 aprile. Quasi che il destino volesse sancire la fine di un ciclo… Con la gioia di imbrigliare Graziani, uno dei pochi attaccanti che ci aveva fatto regolarmente soffrire in questi anni.
I giocatori passano, le bandiere rimangono. Ed anche quando vanno a vestire un’altra maglia restano sempre nel cuore di quelli che attraverso le loro gesta hanno provato tante emozioni. Ciao Sandro e grazie di tutto!
Massimo Barbero |