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di Giovanni Chiorazzi

La gara con il Monza doveva rappresentare per gli azzurri la possibilità di un riscatto, dopo la beffa subita nella gara di andata, quando solo un gol di mano (in pieno recupero) di Scanu, negò la gioia della vittoria a Rubino e compagni. Ed invece la squadra lombarda ha saputo impostare una partita attenta, dove le motivazioni e la più spiccata voglia di vincere, hanno caratterizzato l’esito finale della contesa a favore degli ospiti.
Il Novara è apparso fin dalle battute iniziali un po’ meno brillante del solito. Le condizioni del terreno, sgombrato dalla neve nei giorni precedenti, ma pur sempre molto pesante e scivoloso, hanno accentuato qualche difficoltà nel controllo della sfera e nelle conclusioni a rete. La compagine biancorossa è scesa in campo molto determinata. Velocità a centrocampo e pressing asfissiante sono risultate armi vincenti, che hanno impedito ai padroni di casa di imprimere il proprio gioco, limitandosi a contenere le sfuriate avversarie. Soltanto Matteassi sulla fascia è parso in condizione ottimale, al punto da rappresentare costantemente un pericolo per la retroguardia lombarda. Tutte le azioni più pericolose degli azzurri sono partite da una sua ispirazione, anche se tutto ciò non è bastato per centrare un risultato positivo. Decisivi i troppi errori in avanti, con numerose azioni sciupate in modo rocambolesco.
Pensare che dopo il gol subito, la squadra di Notaristefano era tornata in campo nella ripresa molto decisa, giungendo quasi subito al pareggio con il ritorno alla marcatura di Capitan Rubino. Tutto faceva presagire al meglio, soprattutto considerando che la domenica precedente il Monza era uscito sconfitto nella sfida con la Spal, dopo essersi portato in vantaggio per primo. Ma questa volta, nel momento in cui il Novara aveva iniziato a carburare al meglio e Mister Notaristefano si accingeva a modificare lo schema di gioco, (con l’inserimento di Chiappara al posto di Sinigaglia), ecco sopraggiungere la classica “prodezza balistica” che riesce una sola volta nella vita: un tiro magistrale di Iacopino, che peraltro aveva segnato anche il primo gol e che nell’affrontare gli azzurri si trasforma sempre in “fenomeno brasiliano”.
Sul 2-1 per gli ospiti la gara è parsa destinata verso un mesto finale. Dalla panchina sono subentrate forze fresche che hanno fornito qualche possibilità in avanti, ma con l’intera squadra biancorossa asserragliata in difesa, qualsiasi azione veniva puntualmente fermata sul nascere, con poche chance di giungere sotto porta. Va sottolineato che il Novara il secondo gol lo avrebbe anche messo a segno, sempre con Rubino, ma l’assistente del direttore di gara aveva alzato in precedenza la bandierina considerando il capitano in fuorigioco. Sicuramente un episodio che si va ad aggiungere ad altri analoghi e già vissuti nel corso di questa stagione, ma va altresì ribadito, per correttezza, che gli azzurri sono parsi meno incisivi del solito. Maggior precisione ed un pizzico di cinismo in più nel concretizzare le occasioni favorevoli avute, avrebbero modificato lo stesso una gara in salita, dove si è forse commesso l’errore di sottovalutare un po’ troppo l’avversario.
Col senno di poi, si sarebbe potuto adottare uno schema che rafforzasse sin da subito il centrocampo ed offrisse maggiori opportunità su entrambe le fasce del campo. Ma al termine della gara è sin troppo facile esprimere pareri e giudizi. Meglio allora considerare la sconfitta con il Monza, una lezione dalla quale imparare che nessuna partita può considerarsi facile. L’imperativo è quello di voltare pagina e presentarsi estremamente motivati a Padova, prossimo avversario, sebbene Porcari e Lorenzini non potranno essere impiegati perché squalificati. 
La sconfitta inattesa contro la squadra di Sonzogni, accresce ulteriormente la delusione nell’osservare gli altri risultati della giornata, che hanno visto tutte le prime della classe uscire sconfitte dai propri campi. La Pro Patria, infatti, deve arrendersi ad una Reggiana che sta prendendo sempre più consistenza e che grazie al gol di Martini, neo acquisto, raggiunge proprio la squadra bustocca in testa alla classifica. Anche la Spal subisce medesima sorte, con la sconfitta di misura sul proprio campo a favore del Verona, che ha risalito notevolmente la classifica giungendo alle porte della zona play-off. Il Padova viene sconfitto in trasferta dal Lumezzane per 2-0, rendendo ancor più difficile l’impegno degli azzurri di domenica prossima, quando anche la squadra veneta sarà chiamata ad un pronto riscatto. Il Venezia, al quale sono stati assegnati altri due punti di penalizzazione, trova un pareggio interno per 1-1 contro la Cremonese, che se ha poco valore per la classifica può aiutare nel morale. Si dividono la posta in palio Pro Sesto e Portogruaro nell’anticipo di sabato, con un pareggio per 1-1, mentre il Pergocrema torna alla vittoria interna con un sofferto 2-1 sulla Sambenedettese. In attesa del posticipo fra Cesena e Ravenna, derby emiliano, da segnalare il risultato più eclatante delal giornata, ovvero la vittoria del Lecco per 2-0 sul campo del Legnano.
Sicuramente, visti gli altri risultati, la sconfitta subita assume i contorni di un’occasione persa. Con un successo il Novara avrebbe raggiunto la prima posizione, pur considerando che la Pro Patria deve recuperare la gara con il Lecco. Ma in un girone dove i valori sono indubbiamente uniformi fra loro, è presto per trarre conclusioni ed esprimere pareri. Solo col tempo si potrà capire se vi sono i presupposti necessari per poter tornare a sognare in grande.
Nell’attesa non smetteremo mai di sostenere il nostro inconfondibile motto: “Forza Novara sempre” !

Giovanni Chiorazzi

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