Il punto della 26a Giornata
domenica 22 marzo 2009 - 20:45
di Giovanni Chiorazzi
Questa pesante ed inattesa sconfitta, giunta in modo davvero singolare, che fino alla mezzora del secondo tempo vedeva gli azzurri in vantaggio sui padroni di casa, deve obbligatoriamente imporre una riflessione. Nel corso dell’attuale stagione, infatti, ogni qual volta ci si è trovati ad affrontare una gara delicata e valida per rafforzare la propria posizione in classifica, si è irrimediabilmente fallito o raccolto meno di quello che, le aspettative, avrebbero portato ad immaginare. Nella sfida odierna contro il Venezia, la formazione di Mister Notaristefano è tornata ad offrire una prestazione a fasi alterne, come già era successo numerose altre volte in questo campionato. Nel primo tempo gli azzurri hanno saputo reggere molto bene il confronto con la squadra lagunare, imponendo il proprio gioco, seppur non concretizzando lo stesso con alcuna marcatura. Nella ripresa, invece, nonostante il Novara abbia trovato la rete del vantaggio grazie ad un rigore più che netto per atterramento in area di Sinigaglia, si è sciupato quanto di buono era stato fatto fino ad allora, concedendo all’avversario l’intero possesso del gioco e limitandosi a contenere, peraltro in modo spento e poco efficace, le azioni dei padroni di casa. Obiettivamente, le aspettative alla vigilia del match contro l’ultima in classifica, erano ben diverse dal risultato scaturito. Non tanto per l’allontanarsi della quinta posizione e quindi della possibilità di restare in scia play-off; quanto per un preoccupante ritorno ad un calo psicologico e fisico, mostrato nel secondo tempo di oggi, che sembrava essere ormai completamente superato. Forse la vittoria di domenica scorsa contro la Pro Patria (tornata al momento capolista, in attesa che il Cesena disputi il posticipo contro il Padova), ha illuso un po’ tutti di aver brillantemente risolto le problematiche di un gruppo, che in alcune occasioni è parso troppo insicuro e limitato nelle proprie forze. Traendo un’amara conclusione, incominciano a diventare numerose le occasioni gettate al vento da parte di Rubino e compagni. A questo punto della stagione una sconfitta come quella scaturita oggi, può davvero pesare molto nel corso del campionato, specie se alla stessa non farà seguito un pronto riscatto e, soprattutto, una prestazione che ridoni credenziali alla squadra. Sia ben chiaro: tre punti di distanza dal quinto posto, ad otto giornate dal termine, non possono (e non devono) rappresentare un margine che spenga i propri sogni di gloria. Ma il continuo alternarsi di ottime prestazioni, a performance imbarazzanti da parte degli azzurri, rendono incerto il proseguo della stagione. Anche nel voler cercare a tutti i costi una ragione a questo stato di cose, non si potrebbe giungere ad una conclusione che soddisfi i pareri di tutti i tifosi. La mia personale opinione in merito è che questa situazione sia dovuta ad una molteplicità di fattori, che non rendono chiare le reali possibilità di questa squadra. Ad ogni modo i punti fermi dai quali ripartire per rialzare la cresta, dovranno essere principalmente due: lo spirito di scarifico nel fornire il massimo impegno, sia individuale che nell’interesse comune alla squadra (che si anteponga a qualsiasi eventuale contrasto interno), oltre ad una personale sfida contro se stessi, che evidenzi qualità da professionisti e non soltanto da giocatori che indossino la Maglia Azzurra per godere di uno stipendio a fine mese. Nel frattempo, le dirette concorrenti degli azzurri nelle zone alte della classifica, guadagnano terreno ed allungano il passo in virtù dello sprint di fine stagione. In attesa del posticipo fra Cesena (prossimo avversario del Novara al “Silvio Piola”) ed il Padova, a pari punti degli azzurri in graduatoria, la Pro Patria torna in cima alla vetta con il successo interno per 2-0 sul Lumezzane (da notare che entrambi i gol sono maturati a seguito della trasformazione di un calcio di rigore). La Reggiana, invece, non va oltre il pareggio casalingo per 1-1 nella sfida contro il Monza. Il Ravenna coglie un’importante successo esterno sul campo della Sambenedettese, che vale la quarta posizione in solitaria per la squadra emiliana. Anche la Spal, con una vittoria di misura (1-0) sul proprio terreno, liquida la Pro Sesto e mantiene il passo delle avversarie confermando il personale quinto posto. Il Pergocrema raggiunge il Novara in classifica con il pareggio interno per 1-1 con il Portogruaro, giunto esattamente allo scadere del tempo regolamentare. Il Verona, sempre più in forma ed a un solo punto di distanza dagli azzurri, consolida il proprio stato ottimale di forma con la vittoria per 1-0 ai danni del Lecco, che occupa un pericoloso terz’ultimo posto. Chiude l’analisi la partita fra Legnano e Cremonese, con la vittoria dei padroni di casa per 3-1 ed una dimostrazione di quanto impegno e passione siano più importanti dei mezzi sui quali poter contare. Archiviata questa sconfitta, saranno ora gli azzurri a dover fornire prova del loro valore. La tifoseria avverte il presagio di dover far fronte ad una nuova illusione. C’è soltanto un modo per far rinascere entusiasmo nell’ambiente e caricarlo a dovere per questo finale di campionato: ottenere una vittoria convincente contro il Cesena che, guarda caso, è la squadra attualmente più solida ed in forma. Ma è destino che per i tifosi azzurri ci sia sempre da soffrire più del consueto…
Sempre e comunque... fino alla fine Forza Novara !!!
Giovanni Chiorazzi |