L'editoriale Azzurro
martedì 16 marzo 2021 - 17:21
di Massimo Barbero
Questo Renate-Novara è stato diversissimo da quello giocato a novembre quando l’allora capolista aveva offerto un’indiscutibile prova di forza. Stavolta abbiamo assistito ad una brutta partita, da 0-0. Un match soporifero che sarebbe potuto essere deciso solo da un episodio. E l’episodio, ahinoi, è arrivato dopo mezzora di sbadigli sotto forma di un errore clamoroso da parte di un giocatore di esperienza come Migliorini. Nell’azione incriminata c’è anche un concorso di colpa da parte di Lanni che non esce come il difensore centrale si sarebbe aspettato permettendo a Nocciolini di andare a recuperare un pallone impossibile.
I rimpianti tuttavia non si fermano lì. Le recriminazioni maggiori sono per il modo con cui il Novara ha affrontato una partita delicatissima. Abbiamo regalato agli avversari un tempo nel quale abbiamo giocato in punta di piedi di piedi. E’ autolesionistico andare in campo con 4 giocatori d’attacco e muoversi lentamente con l’idea in testa dello 0-0. E’ questa la sensazione data all’esterno da una squadra che non ha affrontato la gara con il giusto piglio.
Il Renate invece ci ha affrontato con grande umiltà, conscio dei rischi che avrebbe dovuto correre se ci avesse affrontato a viso aperto come aveva fatto al “Piola”. I nerazzurri si sono rintanati all’indietro, con una difesa a 4 che copriva adeguatamente le corsie esterne, pronti a sfruttare l’episodio. Il gol di Giovinco ha accentuato questa situazione portando la terza forza del campionato ad eccedere in perdite di tempo che hanno fruttato però il risultato sperato.
Noi abbiamo giocato contro una difesa schierata giocando come avevamo fatto con un Lecco proiettato in avanti alla ricerca del pareggio: cercando con troppa insistenza il lancio lungo per Panico che non poteva non essere penalizzato dai suoi centimetri nella lotta impari con i centrali di casa. Soltanto dopo l’ingresso di Malotti e Rossetti la nostra manovra ha avuto finalmente uno sbocco ed abbiamo cominciato a creare pericoli seri alla porta di Gemello che ha compiuto un solo, ma determinante, intervento.
Purtroppo forse i 3 gol segnati al Lecco ci avevano dato un po’ alla testa. Un successo tanto netto ci ha forse fatto credere che il peggio fosse alle spalle, che la strada verso la salvezza sarebbe stata in discesa.
Invece il cammino è ancora lungo e pieno di difficoltà. Battendo l’Alessandria il Piacenza si è portato ad solo punto da noi alla vigilia dello scontro diretto e dunque non c’è proprio da stare allegri.
La stessa Lucchese che stiamo tenendo d’occhio per la regola degli 8 punti di distacco è in ripresa. D’accordo, ha perso con la Pro Sesto, ma prima di quel risultato negativo aveva inanellato una ministriscia positiva che gli ha permesso di staccare il Livorno e di tenere la zona play out a tiro. In fondo noi abbiamo vinto solo 1 delle ultime 4 gare (4 punti in tutto) e viaggiamo ad una media non certo tranquillizzante.
Dunque testa e gambe al Piacenza, ben sapendo che ci sarà da soffrire in questa settimana che ci vedrà andare in campo altre due volte, sempre con un giorno in meno di riposo rispetto alle dirette avversarie. E’ auspicabile da parte di Banchieri un po’ di turn over per gestire i numerosi impegni. In difesa appare scontato il rientro di Bove che non ha giocato le ultime due partite. In mezzo al campo sarebbe auspicabile dare una maglia da titolare a Buzzegoli che potrebbe prendere per mano la squadra in un momento tanto delicato. Davanti Rossetti sta meglio di Lanini, Zunno si esprime meglio quando può partire a sinistra e Panico è meno adatto come “falso nueve” quando siamo chiamati a fare la partita come potrebbe essere giovedì. Da tener presente anche la condizione di un Pablo Gonzalez che nello scampolo di gara giocato ha dato la sensazione di essere certamente in ripresa.
Una nota di merito va a Riccardo Collodel: da quando gioca nel centrocampo a due è letteralmente trasformato. Sembra davvero un giocatore da categoria superiore e sarebbe un vero peccato perderlo a giugno in scadenza di contratto senza ricavare nulla dalla cessione di un ragazzo simbolo del nostro vivaio. All’andata Ricky fece gol proprio al Piacenza… Speriamo possa ripetersi giovedì sera.
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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