L'opinione di Massimo Barbero
domenica 10 maggio 2009 - 21:23
Novara-Lumezzane 3-1
Il congedo dal “Piola” ci ha regalato almeno un piccolo, malinconico, sorriso… Questo successo non basta, ovviamente, a cancellare le delusioni delle ultime settimane, ma almeno ci restituisce la consapevolezza che questo Novara ha una classifica complessivamente inferiore alle proprie potenzialità. Ed accresce i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. Dopo lo 0-0 di Crema avevamo perso, quasi del tutto, le speranze… Ed invece ora, guardando la classifica, troviamo in zona play off quel Padova che dopo il nostro nulla di fatto del “Voltini” era ancora alle nostre spalle… Mannaggia…
Oggi gli azzurri ci hanno messo tanta volontà e qualche personalismo di troppo, specialmente nel primo tempo. Tutti quanti volevano mettersi in mostra a tal punto da incappare, talvolta, nell’errore del provare a vincere la partita da soli. Nella ripresa, però, quando la stanchezza ha un po’ intaccato la solidità dell’organizzazione di gioco del Lumezzane è emersa, prepotente, la nostra superiorità tecnica. Il cambio di passo di Bertani è stato determinante nel procurare la rimonta azzurra. L’ex dell’Ivrea nella ripresa è stato semplicemente devastante, come in molte gare casalinghe di questa stagione.
Ritengo che oggi Rubino si sia comportato da capitano vero. Ci ha messo la faccia (davanti ai tifosi e davanti ai microfoni) come ce l’ha messa quest’anno ogniqualvolta ha ritenuto di dover difendere i suoi compagni, anche con prese di posizione non sempre popolari. Senza dimenticare le volte in cui ha giocato fino alla fine (a rischio brutte figure) nonostante una costola rotta o una spalla malmessa.
Ora è tempo di pensare al futuro. Il passo primario è quello di valutare con cura la scelta dei confermati. Un compito non facile quando c’è un cambio al timone dell’indirizzo tecnico Nel 2001 Borgo ebbe la possibilità di lavorare per quasi tre mesi con la squadra di Civeriati ed ebbe il tempo di cogliere che c’erano diverse cose da salvare anche in un gruppo reduce da tre salvezze nei play out della C2. Nel 2005 arrivarono tanti buoni giocatori, ma la fretta (dai play out con il Como al raduno passò poco più di un mese) portò anche a numerose scelte precipitose.
Adesso è tutto più difficile perché la regola degli Under impone strategie decisamente diverse da quelle che sono state adottate nell’estate del 2007 (al momento della creazione di questa squadra) quando non c’erano limiti di età. Lascio ai tifosi il gioco del “chi deve partire, chi deve restare” permettendomi solo una considerazione. Con il “numero chiuso” diventa ancora più importante avere in rosa elementi “versatili” come Brizzi, Lorenzini e Morganti che occupando un solo posto coprono, a turno, in maniera efficace, anche le esigenze di tre-quattro ruoli diversi.
Non mi resta che fare il più grosso in bocca al lupo a chi dovrà allestire il nuovo Novara e sottolineare con soddisfazione e sollievo come le delusioni sportive di questo girone di ritorno non abbiano intaccato l’entusiasmo della proprietà che ha rilanciato sin dalla primavera per allestire una squadra finalmente molto competitiva. Provarci non vuol dire per forza riuscirci… ma è già un gran bell’inizio…. per sognare già sin d’ora il momento di tornare a gridare con entusiasmo Forza Novara!
Ps: per chi non lavora… mercoledì pomeriggio c’è un appuntamento da non perdere… Nel nostro stadio (il “Piola”) si gioca (alle 15) un altro Novara-Alto Adige… non certo importante come quello del 15 giugno 2003… ma comunque decisivo a spianare la strada alla Berretti di Gattuso verso il turno successivo delle Finali Nazionali…. Forza azzurrini!
Massimo Barbero |