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Lettera del tifoso Giovanni
lunedė 19 luglio 2021 - 18:56
Pubblichiamo integralmente la lettera inviataci
Quando abbiamo avuto la certezza della mancata iscrizione alla C avevo le lacrime agli occhi. Ho 52 anni molti dei quali passati allo stadio, come prima aveva fatto mio padre e prima ancora mio nonno. Ho nella mente la magia di Marco contro la Reggina, le sgroppate di Pablo, i colpi di testa di Raffaele. Che bello! Che spettacolo! Quanta gioia! Tutto questo nessuno me lo potrà mai togliere!
Ho difficoltà a capire i De Salvo. Potevano essere ricordati come coloro che avevano riportato in A il Novara dopo 50 anni, saranno ricordati come coloro che lo hanno fatto fallire. È legittimo che, dopo diversi anni, vogliano disimpegnarsi, ma c’è modo e modo di farlo. E loro hanno scelto il peggiore.
Sul “ricettatore” Cianci e sul suo compare Rullo c’è poco da dire, di loro parlano già le cronache giudiziarie. Le patrie galere sono molto ampie e lì, a nome loro , è già stato prenotato un monolocale. E solo questione di tempo ed il tempo è galantuomo.
Stenderei un velo pietoso sull’imprenditore, immobiliarista, consulente d’azienda ( e chi più ne ha, più ne metta) Pavanati e sui suoi soci napoletani. Chiacchere tante, fatti pochi, denari ancora meno. Pavanati si è preso l’onere di fare il lavoro sporco, quello che chi lo ha preceduto non è riuscito a terminare o per mancanza di tempo (Rullo) o di coraggio (De Salvo): far fallire il Novara calcio. Almeno questo ha dimostrato di saperlo fare
Non mi faccio illusioni, il peggio deve ancora venire. Ci attendono lunghi anni prima di ritornare stabilmente fra i professionisti. La parte sana dell’imprenditoria novarese è pesantemente impegnata, da anni ,nell’altro sport professionistico cittadino. E con grandissimo successo. A loro, altro, non è giusto chiedere.
E allora restiamo noi. Solo noi tifosi. E da noi partirà la rinascita. Ma solo se manterremo alti l’attenzione e l’amore verso i nostri colori. Dobbiamo parlare e far parlare del Novara ovunque. In famiglia, al lavoro, a scuola, nei bar, con gli amici. Credo che solo così, seri imprenditori, possano reputare utile investire nel nuovo/vecchio Novara.
Grazie e Forza Novara Sempre
Giovanni Cerina
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