L'opinione di Massimo Barbero
lunedė 11 gennaio 2010 - 17:46
Sorrento-Novara 0-2
Un portiere puntuale nei suoi 2-3 interventi decisivi a partita, una difesa forte e rocciosa, protetta da grandi incontristi, bocche da fuoco in attacco capaci di colpire in qualsiasi momento. Il segreto (si fa per dire…) di questo Novara che viaggia ad una media punti impressionante è tutto qui…
Con delle armi del genere (tutte assieme) si può riuscire a vincere anche senza dominare l’avversario. Come è successo a dicembre con Paganese e Figline ed in altre occasioni in precedenza. E come è successo ieri a Sorrento.
E’ stata una partita tutta particolare. Un po’ per le condizioni del campo, stretto ed in erba sintetica che il Sorrento, giocoforza, conosce meglio di qualsiasi altra squadra. Un po’ per le condizioni atmosferiche con un vento abbastanza forte e certamente fastidioso che provocava un continuo valzer di nubi, acquazzoni e schiarite.
Nel primo tempo si è vista una gara simile a quella dello scorso 30 agosto al “Piola”. I padroni di casa sono passati alla difesa a quattro ed ad un fuorigioco alto (agevolato da qualche sbandieramento di troppo dell’assistente sotto la tribuna) per limitare lo strapotere offensivo degli azzurri. Un accorgimento che, solo in parte, ha dato i sui frutti. La rapidità di Bertani e le invenzioni di Motta hanno, comunque, creato pericoli in serie per la retroguardia di casa. Rubino, con un gran gesto tecnico, ha inventato la prodezza che ha dato il via al vantaggio azzurro. Per contro il Sorrento si è reso minaccioso in almeno 2-3 occasioni. Ujkani è stato strepitoso sul colpo di testa di Paulinho che era destinato nell’angolino basso.
Nella ripresa pensavamo che la gara fosse tutta in discesa dopo l’espulsione di Angeli. Ed invece c’è stato da soffrire. Quando tutto sembrava perduto… il Sorrento ha tirato fuori l’orgoglio. Ujkani ha compiuto una sola parata (decisiva), ma prima e dopo i padroni di casa hanno confermato tutta la loro vivacità offensiva. Specialmente la parte centrale della seconda frazione ci ha creato qualche problema di troppo. Paradossalmente ci ha favorito l’ingresso di Myrtaj che ha privato i rossoneri del loro uomo più pericoloso (Carlini). Nel finale giocoforza, i padroni di casa hanno risentito dello sforzo profuso ed il Novara li ha colpiti ancora in contropiede. Motta ha estratto dal suo cilindro l’ennesima prodezza di questo suo incredibile campionato. Un gol tanto bello ed importante da fiaccare sul nascere le residue velleità campane.
Le vittorie sono tutte importanti, ma quella di ieri lo è stata in maniera particolare. Perché ci ha permesso di rispondere nel migliore alle prodezze delle avversarie che (Perugia a parte) hanno fatto tutte bottino pieno. Impressiona la marcia dell’Arezzo di Galderisi che si è imposto sul difficile campo di Monza con punteggio tennistico. I campionati, però, si vincono con la continuità nei risultati. Quella straordinaria continuità che la truppa di Tesser ha dimostrato di avere dal 2 agosto (vittoria sul Pescina) ad oggi.
Ed ora… ci tocca vendicare la Juve… per risollevare l’onore del calcio piemontese… Battute a parte, dobbiamo prendere la gara di San Siro come una festa. Una festa che squadra e tifosi si sono meritati con una prima parte di stagione incredibile. Le pagelle del primo quadrimestre sono ottime… ci siamo meritati una bella gita nel tempio del calcio… Ma senza rilassarci troppo. Domenica prossima con il Como comincia il secondo quadrimestre… quello decisivo… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |