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domenica 25 aprile 2010 - 23:33
di Giovanni Chiorazzi

Era il 20 luglio 2009. In Piazza Duomo, gremita all’inverosimile per l’occasione, si svolgeva la presentazione ufficiale del Novara per la stagione 2009/2010. Il primo passo verso un nuovo ciclo, carico di attese ed entusiasmo fra tutti i tifosi. L’amministratore delegato Massimo De Salvo concluse quella serata particolare, con un’affermazione importante… “puntare ad un unico traguardo, memore che in passato si sia commesso degli errori”.
Oggi, 25 aprile 2010, a quelle parole sono seguiti i fatti. Concreti. Quelli che riportano il Novara in serie B dopo una parentesi lunga ben trentatré anni. E’ trascorsa un’intera generazione; allo stadio alcuni padri hanno spiegato ai loro figli che hanno atteso questo momento per tanto tempo, riuscendo a stento a non commuoversi. Esattamente ciò che chi sta scrivendo in questo momento non riesce a fare, perché finalmente il sogno è diventato una stupenda realtà.
L’onda azzurra che si è diffusa a macchia d’olio, al termine della partita contro la Cremonese, è il riscatto di una città intera. Tutti hanno voluto partecipare alla festa, come è giusto che sia, per celebrare un avvenimento che resterà negli annali della società, nella quale militò il grande Silvio Piola.
Per chi ha seguito le gesta del Novara anche nei momenti meno felici, il successo maturato oggi avrà ancor più significato. Di certo, ipotizzare anche solo qualche anno fa, di raggiungere un livello così qualitativo, non era semplice. Sono cambiati tanti aspetti nel recente passato della società azzurra. E tutti (è sempre piacevole ricordalo in questo caso), decisamente in positivo. La promozione ottenuta a fronte di una stagione così sbalorditiva, rappresenta il giusto riconoscimento di una proprietà che ha saputo organizzarsi al meglio, riuscendo a comprendere e a rimediare agli errori commessi, ponendosi degli obiettivi e mantenendo, sempre, un profilo umile. Aspetto di non poco conto quest’ultimo.
Anche il destino ha voluto in parte unirsi a questa fatidica data… festeggiare di fronte al pubblico amico, che ha risposto alla grande all’evento tanto atteso, con un colpo d’occhio davvero emozionante. Mai visto così’ tanto pubblico al “Silvio Piola” nell’ultimo ventennio. Neppure in occasione delle due ultime promozioni dalla ex serie C2 alla C1. Tutti ad incitare Rubino e compagni, esultare ai gol messi a segno, disperarsi per quelli subiti. Un 25 aprile che celebra una “liberazione” particolare: quella che pone fine ad un calcio minore e ci proietta in quello che conta, per restarci !
Tornando alla partita di oggi con la Cremonese, lo spettacolo è stato degno di una cornice di pubblico così vasta. La grande volontà degli azzurri di regalare una vittoria ai propri tifosi e la reazione della compagine grigiorossa, hanno reso il match aperto fino all’ultimo. Per i padroni di casa ci ha pensato Nicola Ventola a scaldare gli animi. Con la sua personale doppietta, la prima in maglia azzurra, ha strappato applausi per due marcature d’autore. Due gol messi a segno su altrettante giocate di gran classe, che confermano la scelta azzeccata della società di credere in lui. Gli ospiti hanno avuto il pregio di non arrendersi mai, neppure di fronte ad un tifo incessante che ha accompagnato tutte le giocate di Rubino e compagni. Onore a loro che hanno dimostrato di essere una buona compagine. Sul vantaggio per 3-2 della formazione di Mister Venturato, gli azzurri hanno capito che era necessario riacciuffare la partita, perché un simile evento avrebbe dovuto essere celebrato con un risultato positivo. Una volta raggiunto il pareggio, la squadra di Tesser ha preferito contenere gli assalti degli ospiti, che nonostante l’espulsione di Sales hanno tentato di rovinare la festa azzurra fino all’ultimo.
Al triplice fischio del sig. Corletto, la gioia esplosa sul campo è stata incontenibile; ed osservare i giocatori effettuare un giro del campo, con uno striscione che recitava “Campioni”, un’emozione unica. Immagini che resteranno scolpite nella testa delle quasi ottomila persone che hanno voluto essere presenti all’avvenimento, per poter dire un giorno “io c’ero”.
E’ doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo. La dirigenza in primis, che ha scelto Novara per avvicinarsi al calcio, raggiungendo in pochi anni soddisfazioni che molti non sono mai riusciti ad ottenere. Il Direttore Sensibile, che ha saputo mettere a segno importanti colpi di mercato, costruendo una rosa ampia e competitiva in tutti i ruoli. Quando al suo arrivo a Novara si definì pronto a smentire chi lo accusava di aver fatto un passo indietro nella sua carriera (da ex capo osservatori della Juventus e collaboratore di Walter Sabatini, direttore sportivo del Palermo), si evidenziò subito la grande professionalità che contraddistingue la sua figura. Una serietà che oggi riconosce i suoi frutti. Parte del merito va senza ombra di dubbio soprattutto ad Attilio Tesser e a tutto il suo staff, che con una preparazione meticolosa ha saputo preparare al meglio l’intera stagione e gestire tutto il gruppo nel migliore dei modi. Dei giocatori si può davvero dire poco, se non una cosa sola: “eccezionali”. Tutti hanno sempre dato il massimo per la squadra, impegnandosi ed onorando la gloriosa Maglia Azzurra, oggi indossata per l’occasione da buona parte del pubblico. Non va dimenticato, però, un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per la squadra nell’ombra, ma contribuendo con il loro apporto a questo successo. Importante perché alla base di qualsiasi affermazione.
Da quest’oggi l’analisi delle altre gare della giornata assume un carattere più informativo, perché agli azzurri nessuno potrà più togliere il primo posto (ed il passaggio diretto di categoria). Discorso completamente diverso per la Cremonese e le altre pretendenti ai play-off. A sole due giornate dal termine, infatti, oltre alla formazione grigiorossa, solo il Benevento ha dimostrato un buon stato di forma, vincendo per 1-0 in casa del Perugia. L’Arezzo, infatti esce sconfitto in casa del Figline per 1-0, sciupando la possibilità di agganciare proprio la Cremonese al secondo posto. Anche il Varese non ne approfitta, limitandosi ad un pareggio interno per 1-1 contro il Monza. Il risultato che desta più scalpore, ad ogni modo, è la sconfitta per 1-0 del Lumezzane in casa dell’Alessandria. Uno stop che allontana drasticamente i rossoblù dai play-off, ora distanti tre lunghezze (con il quinto posto occupato dal Benevento). In coda la Paganese esce sconfitta di misura per 1-0 nella sfida contro il Pergocrema e ormai è ad un passo dalla matematica retrocessione. Sono quattro, infatti, i punti dalla penultima, il Lecco, che però è stato sconfitto per 4-2 in casa del Viareggio. Tira un respiro di sollievo invece la Pro Patria, che ha sconfitto per 3-2 il Foligno, seppur con numerose difficoltà. Chiude l’analisi il pareggio per 1-1 tra Como e Sorrento, ininfluente ai fini della classifica.
La festa per il sogno che si è trasformato in realtà è appena iniziata. Ci attende un’estate nella quale i tifosi azzurri si sentiranno, finalmente, coinvolti. Più spazio sui giornali, sulle televisioni. Sfide con avversarie blasonate, nuove tifoserie avversarie con le quali confrontarsi sportivamente.

La sensazione è che il bello debba ancora arrivare… Godiamoci tutti insieme questo momento !

Forza Novara sempre !

Giovanni Chiorazzi

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