L'opinione di Massimo Barbero
lunedė 03 maggio 2010 - 09:44
Arezzo-Novara 2-1
L’indomani di una promozione è come il giorno dopo le elezioni… Hanno vinto tutti, il trionfo è merito di tutti… Per questo nella settimana post Cremonese mi sono un po’ ritratto da encomi, omaggi e celebrazioni… per gustarmi, solo tra i miei pensieri, il sapore dell’impresa… ripensando alle incredibili sensazioni che ci ha fatto vivere questa squadra da agosto ad oggi… Per poi vivere il piacere di una lunga e serena trasferta con il contorno degli amici di tanti viaggi e degli appassionati veri. Caro vecchio Novara non smetterò mai di ringraziarti per le emozioni e le gioie che ci ha regalato durante quest’annata indimenticabile. Ma il mio cuore per te batteva in egual maniera l’anno scorso quando ci giocavamo l’ultima speranziella di play off sotto il diluvio (e ci mancherebbe!) contro la Spal… Oppure una decina di anni fa quando di questi tempi il nostro unico, immancabile, pensiero era: “Con chi disputeremo i play out per evitare i dilettanti?”.
Ad Arezzo il Novara ha confermato di avere una rosa incredibile per vastità e qualità. A fine gara un collega toscano mi ha detto: “Quel vostro numero 2 è proprio forte!”. Stava parlando di Jidayi, un giocatore mai impiegato in campionato da Tesser. Ma che ieri ha dimostrato, ancora una volta, di avere delle potenzialità enormi. Probabilmente giocherebbe da titolare in quasi tutte le altre squadre di prima divisione. Lo stesso discorso vale per il delizioso Ledesma che abbiamo ammirato in Toscana. E per Alberto Cossentino che in estate era considerato un lusso per la categoria. Senza dimenticare il generoso Kurbegovic che aveva disputato un inizio di stagione molto promettente.
Al “Comunale” abbiamo assistito ad una partita molto particolare. Da una parte c’era una squadra che aveva necessità di fare risultato pieno per allontanare le polemiche e garantirsi i play off. Un Arezzo che giocava a sprazzi, tra fischi, tensioni,errori e lampi di quell’innegabile potenziale offensivo (c’è un certo Fofana in panchina) che tutti riconoscono agli amaranto. Dall’altra c’era un Novara che è sceso in campo con la forza dei nervi distesi. Che ha potuto disputare novanta minuti senza assilli. Dal punto di vista della manovra la squadra di Tesser ha offerto una delle migliori prestazioni di tutto il campionato. E’ mancata però la giusta cattiveria per concretizzare tanta supremazia in fase di gioco. Le giocate di fino hanno avuto il sopravvento sulla concretezza nelle numerose occasioni davanti a Giusti. Peccato perché un pari avrebbe decisamente premiato la prestazione molto positiva dei ragazzi sotto esame. Ma la parola delusione è un vocabolo cancellato dal nostro lessico sportivo. Almeno fino a fine agosto…
Sarebbe bello rivedere il “Piola” pieno di bandiere azzurre per la grande festa con la Paganese che coinvolgerà anche il resto della città nel “dopo”. Domenica sul terreno di gioco si mischieranno sensazioni crudelmente opposte. I campani scenderanno a Novara per evitare l’incubo della retrocessione diretta. Un groviglio di emozioni anche per chi come me è stato al “Marcello Torre” un paio di volte e ricorda l’accoglienza dei colleghi locali e di tutto l’ambiente azzurrostellato come una tra le più piacevoli di questo lungo viaggio nell’Italia calcistica della terza serie. Un viaggio cominciato nel settembre del 1977 e che terminerà nella storica data del 9 maggio 2010… Grazie Ragazzi… per averci portato via… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |