Una circostanza inconsueta
lunedì 31 maggio 2010 - 17:06
di Giovanni Chiorazzi
Quella che il Novara ed i suoi tifosi si apprestano a vivere, è sicuramente una fase insolita rispetto alle recenti stagioni. Non solo per la normale euforia dettata dalla prossima stagione, che rivedrà finalmente gli azzurri giocare in Cadetteria. Ma anche, e soprattutto, per le voci di mercato che hanno iniziato a circolare e vedono come protagonisti proprio i giocatori del Novara. Si sa che, in questi casi, molte sono soltanto notizie fatte trapelare con un po’ troppa velocità, magari per giungere al vero e proprio obiettivo in programma. Fatto è che per i tifosi azzurri, abituati ad emozionarsi per un colpo di mercato a proprio vantaggio (l’anno scorso una vera e propria moltitudine, culminata con l’arrivo di un certo Nicola Ventola…), leggere su internet e sui vari quotidiani sportivi, dell’interessamento di più club prestigiosi ai loro beniamini, suonerà a dir poco singolare oltre che rattristante. Ma per fare una corretta analisi in tema, è necessario partire dalle dichiarazioni della società (in particolare del DS Pasquale Sensibile), che non ha posto vincoli al mercato del Novara, né in entrata, né in uscita. Uniche affermazioni ufficiali, quelle relative alla volontà di non aver fretta nel concludere alcuna trattativa. Un punto fermo quello stabilito dalla dirigenza, che fa presagire alla necessità di uno sfoltimento della rosa attuale, prima di perfezionare i trasferimenti che dovranno garantire la permanenza nella categoria e colmare il gap dalle rivali che il prossimo anno gli azzurri affronteranno. Tutto ciò in relazione ai vincoli imposti dal regolamento, che istituiscono un numero massimo di giocatori “adulti” da impiegare nel proprio organico. Logicamente diventa molto difficile fare una valutazione (e conseguentemente una scelta), che porti a privarsi anche di un solo giocatore della stagione appena conclusasi. Ma è altrettanto importante sottolineare come, all’inizio dello scorso campionato, alcuni dei giocatori azzurri che si sono messi in evidenza, non si presentassero con un curriculum che fornisse piena garanzia di successo. Una serie di trattative indovinate ed un’attenzione particolare nel ricoprire ogni ruolo con adeguate soluzioni, ha permesso di far fronte a qualsiasi tipo di defezione, sia essa legata a squalifiche che a infortuni. Ecco perché diventa fondamentale aver fiducia nel progetto societario e, anche a fronte di (eventuali) cessioni “dolorose” da un punto di vista affettivo, continuare a sostenere con impegno il programma fortemente voluto dalla famiglia De Salvo. Inoltre, ci si ponga nei panni di un qualsiasi giocatore azzurro, al quale venga offerta l’opportunità di esprimersi nel più alto dei livelli nazionali… Un atto di dovere nei suoi confronti offrirgli tale possibilità, specie dopo aver onorato con sudore e fatica la nostra gloriosa Maglia. Certo, all’inizio sarà difficile abituarsi a questa novità… ma anche questo è un segnale importante di come la situazione sia andata a migliorarsi. Nell’attesa che un giorno (si spera il più vicino possibile), si possa a nostra volta ingaggiare nuovi talenti, magari proprio da quelle squadre contro le quali abbiamo dovuto giocare fino a ieri, in "quell'inferno" rappresentato dalla terza divisione nazionale (ex Serie C, oggi Lega PRO).
Giovanni Chiorazzi |