Verso Torino-Novara ...
giovedė 16 settembre 2010 - 12:32
di Massimiliano Cristina
A cinquant'anni dall'ultima sfida ufficiale di campionato fra la formazione granata ed il Novara, la "febbre" in vista del "derby piemontese" (considerato tale soltanto dai tifosi azzurri, ma non da quelli del Toro), si appresta a diventare un altro momento epico che segna il ritorno ai fasti di un tempo.
La sfida in termini ufficiali (in un campionato di serie B) manca ormai dal lontanissimo 3 gennaio 1960. Nel Novara di allora c’erano, tra gli altri, Scaccabarozzi, Testa e Passarin in una stagione sofferta ma conclusasi con la salvezza tranquilla grazie ad un grande girone di ritorno. Finì 1-0 per i granata, rete del bomber Crippa ad un quarto d’ora dal termine per un Torino già lanciato alla veloce risalita in Serie A. Oggi, dopo un’attesa di 50 anni (il ritorno vide il Novara passeggiare su un Toro tranquillo per 3-0), gli azzurri torneranno ad affrontare i rivali del capoluogo regionale con un entusiasmo alle stelle, frutto di anni di sofferenze e trasferte nei campetti più o meno periferici in giro per l’Italia. Un derby un po’ particolare: Torino-Novara non si può infatti considerare una stracittadina a tutti gli effetti, c’è la Juventus a far da controparte ai granata e la Pro Vercelli a vestire i panni dell’odiata rivale per gli azzurri, ma il fascino di questa sfida è innegabile, forse proprio perché attesa da moltissimi anni. Numerosi tifosi torinisti, negli anni, sono diventati simpatizzanti del Novara Calcio e sabato si troveranno costretti a compiere una scelta tra la fede di una vita e una squadra seguita e ammirata. La scelta probabilmente ricadrà sulla prima, come è logico che sia, ma c’è da scommetterci che, in qualsiasi modo finirà la partita, da parte loro non ci sarà il normale giubilo o rammarico del caso. Diversa, purtroppo, è anche la situazione a livello di tifoseria. Di fronte al grande entusiasmo dei tifosi azzurri, capolisti con i loro idoli dopo quattro giornate, ci sarà un’atmosfera – quella granata – non proprio delle migliori. I sostenitori sono in aperta polemica con la proprietà Cairo; inoltre una squadra dall’inizio a rilento e l’agonia della seconda stagione consecutiva nei cadetti hanno un po’ raffreddato la piazza, Curva Maratona esclusa. La dimostrazione di quanto detto è la scarsa prevendita ai piedi della Mole Antonelliana che, con ogni probabilità, non regalerà il giusto scenario per una sfida di questo calibro. D’altronde i granata vedono il Novara più come “squadra simpatia” che come una rivale e non è detto che questo non possa andare a vantaggio degli uomini di Tesser, cinquant'anni dopo quel gol di Crippa a un quarto d’ora dal termine.
Massimiliano Cristina |