L'opinione di Massimo Barbero
sabato 16 ottobre 2010 - 23:11
Sassuolo-Novara 0-1
Vent’anni fa a Modena avevo visto il Novara retrocedere tra i dilettanti. Nel 1996, nel giorno del ritorno in C1 l’avevo visto cogliere un pari insperato, sotto un acquazzone, con una squadra imbottita di giovanissimi. Una sorta di disperato tentativo di opporsi ad un destino segnato da un estate societaria sciagurata. In quegli istanti pareva davvero che non ci fosse più posto per noi nel grande calcio, che i ricordi tramandati dai fortunati che avevano vissuto dal vivo almeno le glorie degli anni settanta fossero destinati a sbiadire col passare inesorabile del tempo… Abbiamo perso campionati di C2 che hanno incoronato il Crevalcore, il Brescello, il Fiorenzuola o il Carpi di turno… Anche a Sassuolo non eravamo mai andati oltre ad un pareggio…
Oggi invece sembra davvero di vivere un sogno. Nel giro di sei giorni abbiamo fatto bottino pieno di punti, vincendo due volte in trasferta e battendo in casa nostra una delle grandi favorite per la serie A. Ad Udine eravamo passati in scioltezza. Oggi abbiamo portato a casa la vittoria con il cuore, con l’organizzazione difensiva e con quel pizzico di fortuna che in momenti magici come questo non manca mai…
Per analizzare la partita di oggi bisogna partire dal diverso momento psicologico di Novara e Sassuolo. Noi siamo usciti dalla gara con l’Atalanta con le gambe a pezzi, ma con il morale a mille. Gli emiliani invece hanno tutti i balbettii che accompagnano le formazioni che stanno vivendo un momento delicato. Tutto pare difficile… la palla non vuol saperne di entrare e nessuno si assume la responsabilità di andare oltre al proprio compitino.
La squadra di Gregucci ha provato a prendere il comando delle operazioni sin dal fischio d’inizio. Ha avuto grande supremazia nel possesso palla, ma non è mai riuscita a rendersi pericolosa. Tanti cross dalla tre quarti che erano facile preda di una straordinaria coppia centrale difensiva. Mai un’invenzione, una sovrapposizione, una triangolazione. I pochi pericoli del primo tempo sono scaturiti da colpi di testa di Martinetti e Noselli.
Per il contro il Novara ha dato la sensazione di poter far male ad ogni affondo. E quasi subito è passato in vantaggio con un’azione insistita. Fateci caso, i neroverdi ci costringevano a lungo sulla difensiva, ma in occasione del gol di Motta noi avevamo tantissimi uomini in area avversaria, pronti a colpire: Pomini ha respinto il tiro di Bertani, ma Marianini era lì pronto a raccogliere. E sul secondo palo c’era già Motta… E’ il frutto della grande mentalità della squadra di Tesser: anche quando ci si difende non si rinuncia mai ad offendere.
Nella ripresa abbiamo sofferto un po’ nei primi minuti. L’ingresso di Gonzalez pareva poter essere, ancora una volta, devastante per la difesa di casa che ha cominciato a traballare. In quel frangente però non abbiamo sfruttato due-tre contropiedi che potevano chiudere in anticipo il match. L’innesto di Bruno invece ha ridato un po’ di peso all’attacco del Sassuolo. La stanchezza (e l’uscita di Bertani) ci hanno impedito di ripartire e di rifiatare negli ultimissimi minuti e nel recupero. E così è nato un serrate neroverde fatto di mischie, rimpalli e di qualche situazione obbiettivamente pericolosa (grande Jimmy!).
Chissà cosa si sono detti Polenghi e Martinetti negli spogliatoi…. Senza i loro gol decisivi in altrettanti play out… forse questa bella avventura oggi non esisterebbe… E’ andata… Ed allora godiamoci questa strana domenica di pioggia e primato… A quasi un quarto di stagione siamo in testa al campionato di serie B… almeno fino a lunedì sera quando il Siena giocherà ad Empoli… Il sogno continua ed è talmente bello… che non abbiamo nessuna voglia di svegliarci… Forza Novara sempre !
Massimo Barbero |