L'avversario di turno: il Siena
venerdì 26 novembre 2010 - 12:19
di Luca Paletti
Se la scorsa partita contro la Reggina rappresentava l’incontro più rilevante della 16a giornata, la sfida fra gli azzurri ed il Siena all’ “Artemio Franchi - Montepaschi Arena” resta - senza ombra di dubbio - il match che fornirà indicazioni precise sulla compagine “regina” di questa prima parte della stagione.
Entrambe le squadre giungono a questo appuntamento reduci da una serie, più che positiva, di risultati. Per i bianconeri padroni di casa tre vittorie consecutive, intervallate dal rinvio della gara in casa del Vicenza. Per gli azzurri di Tesser due vittorie molto importanti, in casa del Piacenza e, storia recente, al “Silvio Piola” contro gli amaranto calabresi.
Cinque punti di distanza fra le due contendenti, guardando l’attuale classifica, ma sottolineando che il Siena deve ancora recuperare un incontro e potrebbe, pertanto, portarsi “virtualmente” a sole due lunghezze dalla capolista. Ecco il motivo per il quale, anche un pareggio in casa della squadra toscana, sarebbe da considerarsi un eccellente traguardo.
Gli azzurri troveranno sul loro cammino il terzo miglior attacco del campionato (26 gol fatti dietro proprio al Novara e al Padova). 14 invece le reti al passivo, due in più rispetto alla formazione allenata da Tesser.
L’ultima sfida in ordine di tempo fra le due contendenti è quella relativa al quarto turno preliminare di Coppa Italia, giocata il 25 novembre 2009, quando i bianconeri persero 2-0. In campionato, invece, l’ultimo doppio confronto risale alla stagione di C1 1996/97 (Siena-Novara 1-1, Novara-Siena 1-3). Il bilancio nelle 10 sfide di campionato totali è di 3 vittorie per il Siena, 3 pareggi e 4 successi per il Novara.
Il giocatore più prolifico per i toscani è Mastronunzio (con sette realizzazioni), a seguire Calaiò con cinque gol. Nelle fila del Siena fanno la loro comparsa anche giocatori di spicco quali Larrondo e Reginaldo, senza dimenticare che sembrano essersi “sbloccati” anche Troianiello ed Immobile. Una rosa molto competitiva, con numerosi giocatori che non stonerebbero affatto nella massima serie.
Lo schema con il quale solitamente la squadra bianconera scende in campo è il 4-4-2. Nell’ultima sfida di campionato, in casa del Portogruaro, vinta con un “roboante” 4-1, l’undici titolare era così composto: in porta Coppola, una difesa in linea composta da Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso, a centrocampo un “semi-rombo” formato da Troianiello, Bolzoni e Vergassola, dove Reginaldo ha fornito l’appoggio per le due punte Mastronunzio e Calaiò. La stessa formazione che potrebbe iniziare la sfida contro il Novara, avendo trovato un equilibrio importante, avvalorato dalla precedente vittoria nel derby con il Grosseto (unica eccezione in questo caso Codrea al posto di Vergassola perché squalificato).
L’allenatore del Siena è Antonio Conte. Ex giocatore, ruolo centrocampista centrale, ha vestito due sole maglie nella sua carriera. Agli esordi quella del Lecce, sua città natale, per poi indossare un’altra maglia bianconera, quella più conosciuta della Juventus, dove trascorrerà in tutto 13 stagioni. Nel 2005-06 inizia la sua carriera da allenatore come vice di Luigi De Canio al Siena. Nella stagione successiva diviene l'allenatore dell'Arezzo, ma qui subisce un esonero dopo un inizio stagione decisamente burrascoso. Nonostante ciò viene richiamato nel mese di marzo 2007, quando riesce a condurre l'Arezzo ad una notevole rimonta in classifica sfiorando la salvezza. La stagione seguente subentra a Giuseppe Materazzi sulla panchina del Bari, la sua seconda esperienza alla guida di una squadra di serie B. A fine campionato otterrà con i galletti pugliesi una posizione di metà classifica. Il 17 agosto 2008 subisce una grave aggressione ad opera di una frangia estremista della tifoseria leccese, avvenuta in località Spiaggiabella (a pochi chilometri da Lecce): all'uscita di una partita di calcetto, viene colpito con un pugno al volto e aggredito con spranghe e viene salvato solo dall'intervento di altre persone presenti. Nella stagione 2008/2009 guida ancora il Bari, dove conquista la promozione in Serie A dalla quale la compagine pugliese mancava da ben otto anni. A suggello di questo traguardo gli verrà conferito il premio “Panchina d'Argento”, istituito dal settore tecnico della Federcalcio e riservato agli allenatori della Serie B che si sono particolarmente distinti durante il campionato. E’ in questa stagione che Conte si “forma” appieno come allenatore, grazie al perfezionamento di un modulo che ha nelle fasce offensive il suo punto di forza, (condizione ancora oggi attuale). La scorsa stagione è ingaggiato dall’Atalanta, dove si auto-dimetterà a gennaio in seguito alla sconfitta interna ad opera del Napoli.
Ancora qualche ora e finalmente sapremo se il Novara sarà riuscito a tenere testa ad un avversario quotato e a inizio stagione considerato come una delle favorite al salto di categoria diretto. Impegno arduo, al quale la squadra di Tesser dovrà opporre tenacia, impegno e concentrazione. La parola ora passa al campo !
Luca Paletti
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