L'avversario di turno: il Crotone
giovedė 02 dicembre 2010 - 16:16
di Luca Paletti
Il Novara, reduce dall’ottimo pareggio in campionato in casa del Siena e dall’uscita in Coppa Italia ad opera del Chievo, si appresta ad affrontare la prossima sfida interna contro un avversario da non sottovalutare.
Per la formazione calabrese, che affronta il Novara per la prima volta nella sua storia, siederà sulla panchina al suo debutto da allenatore Eugenio Corini, chiamato a sostituire Leonardo Menichini dopo l’inattesa sconfitta casalinga contro il Vicenza per 2-1, nello sorso turno di campionato.
Il Crotone, che in classifica si posiziona a metà graduatoria con 22 punti, frutto di cinque vittorie, altrettante sconfitte e ben sette pareggi, non si presenta al “Silvio Piola” con le credenziali di una squadra dall’alto rendimento di gol all’attivo (solo 17 le reti segnate; peggio hanno fatto solo Triestina e Portogruaro). In compenso, però, può vantare uno score di gol subiti abbastanza contenuto (solamente 18, cinque in più di quelle degli azzurri).
Se la formazione di mister Tesser può vantare un ruolino di marcia interno di tutto rispetto, con 7 vittorie ed un pareggio, la compagine calabrese è la squadra che ha fin qui pareggiato più partite in trasferta (6) assieme all’Empoli. Sinonimo di un gioco chiuso, basato su ripartenze in contropiede e contenimento della manovra offensiva, nella quale bisogna da una parte pressare per cercare i varchi giusti, ma dall’altra anche non esporsi troppo al contrattacco che potrebbe scaturire. Logicamente questa era una tattica di gioco che prediligeva l’ormai ex allenatore dei rossoblù Menichini. Adesso, con un cambio tecnico rilevante, le circostanze potrebbero sicuramente modificarsi… anche in considerazione del fatto che i giocatori ospiti daranno il massimo per ben impressionare mister Corini, nel guadagnare la sua stima.
Prima della sconfitta interna contro il Vicenza, per il Crotone era giunto un altro capitombolo in casa dell’Atalanta (vittoriosa per 2-0), ma nei turni precedenti sono da registrasi anche una vittoria molto importante per 2-1 sul Livorno (davanti al pubblico amico) ed un’altra, altrettanto rilevante, in casa del Frosinone per 3-2.
Il giocatore più prolifico è Cutolo (cinque reti per lui), seguito da Curiale a quota tre gol (quest’ultimo non potrà essere in campo al “Silvio Piola”, a causa della pesante squalifica per tre giornate inflittagli dal Giudice Sportivo). Altri goleador nel Crotone sono Ginestra (3 reti), Napoli (2), De Giorgio, Russotto e Tedeschi (tutti con una rete all’attivo). Una curiosità fra gli ospiti: la presenza dell'ex azzurro Emmanuel Ledesma, la scorsa stagione in maglia azzurra, per il quale il Novara non esercitò il diritto di opzione con il Genoa, proprietario del cartellino di quest'ultimo.
Lo schema fin qui più utilizzato nelle partite disputate dal Crotone è un 4-3-3, con varianti nel corso della gara che modificano quest’ultimo in più coperto 4-4-2 (con l’inserimento di un centrocampista per una punta), oppure addirittura di un 4-2-4 nel caso in cui si renda necessario dover segnare (fino ad oggi circostanza avvenuta in più di un’occasione, come nell’ultima partita interna contro il Vicenza). Contro il Novara è molto probabile che non verrà adottato uno schema di questo tipo, per diversi aspetti: Eugenio Corini dovrà essere abile a trovare una formazione che si adatti ad un gioco veloce, quindi che offra garanzie al reparto arretrato. L’assenza di Curiale potrebbe quindi indurre ad adottare un modulo che rinforzi il centrocampo, quale potrebbe essere un ipotetico 4-5-1. Ma è ovvio che, la certezza, la si potrà avere soltanto il giorno della gara, nel leggere le distinte…
Del neo-mister Eugenio Corini non c’è molto da dire: acquisisce il patentino di allenatore nel 2010. All’inizio di questa stagione raggiunge un accordo con il Portogruaro, ma non per diventare l’allenatore della prima squadra, bensì solo in qualità di vice. Si dimetterà dopo pochi giorni dalla firma del contratto, per giungere ad oggi, chiamato dalla dirigenza del Crotone meno di una settimana fa, per offrire vivacità alla rosa calabrese, rea di alcune prestazioni troppo “piatte”. Nella sua prima conferenza stampa di presentazione, circa il suo schema di gioco preferito, ha dichiarato che il suo modello si ispira a quello di un gioco con tre centrocampisti e tre uomini offensivi. In risposta ad una domanda sull’impegno ravvicinato in casa del Novara, Corini ha sottolineato che “la disposizione verrà valutata a seconda di come si evolverà la partita. Il nostro principio sarà quello di offrire un calcio propositivo”.
Per gli azzurri un impegno difficile, soprattutto in considerazione delle numerose defezioni tra infortunati e squalificati (in quest’ultimo caso Morganella e Rigoni). Ma nel contempo anche la ghiotta possibilità di riscattarsi per l’uscita dalla Coppa Italia e dimostrare che, il vero obiettivo stagionale, è ancora saldamente alla propria portata.
Luca Paletti
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