I miei “mister”
lunedì 30 maggio 2011 - 14:49
di Massimo Corsano
Seguo il Novara Calcio dal 1985 e di mister ne ho visti passare tanti sulla panchina azzurra.
Due in particolare, però, mi sono rimasti impressi: Stefano Di Chiara, uomo dal carisma eccezionale, senza paura di niente e nessuno; forse un po’ troppo poco diplomatico… basta pensare alle nove giornate di squalifica accumulate come tecnico del Como… ma sempre disponibile e pronto alla battuta. Ancora oggi, a distanza di anni, ci sentiamo per telefono. I tifosi azzurri lo ricordano ancora per quella fantastica stagione 2001/02, quando entrò in corsa e portò il Novara dal penultimo al terzo posto, sfiorando la C1, dove un accidentale infortunio a Raffaele Rubino (che in coppia con Max Palombo fecero tremare numerose difese di C2) durante i play-off, segnò in modo negativo lo svolgimento di questi ultimi.
Ho avuto poi modo di conoscere personalmente Attilio Tesser, detto “il comandante”. Una grandissima persona, sia in campo che dal punto di vista caratteriale. Di uomini come lui ne ho conosciuti pochi, soprattutto in un ambiente dove non sempre la sincerità è la caratteristica principale degli attori protagonisti. Nello scorrere la sua carriera di allenatore, due aspetti mi hanno fatto capire quanto è strano il calcio: nel 2005, sulla panchina del Cagliari in serie A, viene esonerato dopo la prima giornata. Una circostanza quantomeno bizzarra… Nella stagione 2006/07, alla guida dell'Ascoli sempre nella massima serie, dopo 4 pareggi e 7 sconfitte venne esonerato… numerosi furono gli episodi arbitrali contestabili, il più clamoroso in Roma-Ascoli terminata 2-2, con i giallorossi che giunsero al pareggio al 94’ con una rete di Mexes in netto fuorigioco.
Attilio Tesser è a Novara dalla scorsa stagione e ci ha portato in serie cadetta, assieme ad un gruppo fantastico, dove mancavamo da ben 33 anni. Ora siamo ai play-off, dove ci giocheremo una grandissima chance per andare in serie A. Sono certo che “il comandante”, assieme ai suoi ragazzi (perchè il mister sa anche essere una figura “paterna” per loro, quando ce n’è il bisogno), daranno il massimo per centrare questo obiettivo.
Il 10 giugno è il suo compleanno e noi tutti gli faremo gli auguri, come ogni tifoso azzurro in cuor suo si augura... Il 12 i suoi ragazzi potrebbero fargli il più grande regalo di compleanno della sua carriera di allenatore.
Sarebbe una grandissima rivincita in chi ha creduto in lui, soprattutto per la dirigenza azzurra, che ha avuto il pregio di farlo ed affidargli un compito così delicato. Comunque vada, per quanto mi riguarda, due stagioni così resteranno indimenticabili...
FORZA NOVARA !!!
Massimo Corsano |