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L'opinione di Massimo Barbero
venerdė 26 agosto 2011 - 23:06
sullo sciopero della 1a giornata di campionato
Nota Bene: articolo giunto in redazione alle 18.00 - prima delle dichiarazioni ufficiali dell'AD Massimo De Salvo.
La parola “sciopero” ben poco si addice a dei calciatori che per mille ragioni devono considerarsi dei privilegiati rispetto a quasi tutti i loro coetanei. Accetto (e condividerei) uno “sciopero” per protestare contro violenza o anche obbrobri vari (anche la partita a mezzogiorno…). Ma uno “sciopero” legato a rivendicazioni contrattuali (e quindi economiche) stonerebbe in qualsiasi circostanza. Stona tantissimo in questo momento storico. Di crisi a livello generale. E di ulteriore disamore nello specifico, legato all’ennesima vicenda scommesse, ahinoi molto recente.
Tommasi e C. hanno sbagliato di grosso quando hanno cominciato a bandire la minaccia dello sciopero (pur nella convinzione che alla fine non si sarebbe mai scioperato) per far valere le loro ragioni. Ma Federazione, Lega e società di A hanno dimostrato, anche in questa circostanza, la totale incapacità a gestire un mondo che sta loro sfuggendo di mano. Come si fa ad iniziare a discutere a tre giorni dal via del campionato di un problema che si era manifestato quasi un anno fa? (il 26 settembre 2010 c’era stata la prima giornata di A sotto la minaccia dello sciopero). Sarebbe bastato chiudere per tempo la partita sul famoso “articolo 7” (quello dei fuori rosa) per affrontare nei tempi e modi dovuti la questione più delicata del “contributo di solidarietà”, che si è posta soltanto ad agosto inoltrato. In quel caso staremmo decisamente dalla parte di Lega e società; oggi invece c’è solo delusione generalizzata.
Ce la siamo presa per anni con le “macallate”, ma ai piani alti stava succedendo ben di peggio. Plusvalenze, fideiussioni false, passaporti taroccati, la farsa dell’estate 2003 che partorì la B a 24 squadre l’obbrobrio giuridico di calciopoli 1 e 2… hanno reso il calcio un mondo sempre meno credibile… Un po’ come succedeva negli anni ottanta nell’ amato hockey quando i palazzetti erano strapieni… Si giocava la Finale di Coppa Italia e qualcuno scopriva che bisognava rifare tutto daccapo perché negli ottavi di finale doveva essere qualificata un’altra squadra rispetto a quella che aveva passato il turno tre mesi prima…
Da sempre scriviamo che ai dirigenti del calcio non interessa niente dei tifosi. La verità che in questi giorni hanno dimostrato che a loro non “interessa” più nulla nemmeno delle tv a pagamento (che da giorni pubblicizzavano l’inizio della nuova stagione), che rappresentano la maggior fonte di introito. Un piccolo harakiri che si inserisce però nel contesto di un calcio sempre meno competitivo a livello internazionale e sempre meno amato dagli italiani. Il Mondiale di Lippi e le Champions delle milanesi hanno mascherato un declino cominciato già ad inizio millennio. Quando anche le televisioni si stancheranno… saranno guai grossi… perché i tifosi da botteghino “maltrattati” per anni… difficilmente torneranno senza indugi alla base…
Ho avuto la sgradevole sensazione che a pochi interessasse davvero giocare questa prima giornata, collocata con le spiagge ancora affollate ed il mercato ancora aperto. Non a caso il calcio italiano l’aveva saltata (e non per colpa dei giocatori) anche in altre occasioni. Ad esempio nel 2002 (per i diritti televisivi) e nel 2006 (strascichi di Calciopoli). Senza dimenticare il 2003 quando fu la B a cominciare in ritardo.
A questo punto sarebbe più logico (e dignitoso, per quanto doloroso) uno stop ragionevolmente lungo tra due parti davvero in forte disaccordo. Una riconciliazione nel giro di pochi giorni rappresenterebbe l’ennesima beffa per i tifosi di tutta Italia, che aspettavano il ritorno del campionato per distrarsi un po’ allo stadio.
Io credo che la risposta migliore non stia in gesti clamorosi che darebbero ulteriore eco a questa domenica senza serie A. Meglio l’indifferenza. E quel granello di disamore che, purtroppo, resterà quando il carrozzone riprenderà a marciare.
Per quel che ci riguarda… ci hanno negato una notte che aspettavano da 55 anni… una partita con lo stadio pieno… contro una grande squadra… e davanti ai riflettori di tutt’Italia… Tra i danneggiati siamo forse i più danneggiati.
Il Novara ed i giocatori del Novara centrano, forse, poco in questo stop. Mi aspetto però da loro almeno una dichiarazione in linea con la serietà di una società che in questi anni ho apprezzato ancor prima che arrivassero gli esaltanti risultati sportivi… Scusatemi, ma stavolta fatico persino a concludere con l’immancabile “Forza Novara sempre”…
Massimo Barbero |
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