La Paolo's version
mercoledė 21 settembre 2011 - 09:23
di Paolo Molina
E’ stato uno di quei giorni che metto sul piedistallo della mia vita di appassionato di calcio e di sport più in generale. Sullo stesso piano di Italia-Germania 3 a 1 dell’11 luglio 1982. Ogni volta che penso di aver raggiunto il massimo, questo Novara e questa società, mi stupiscono di nuovo. Avevo pensato fosse il massimo nel marzo 2010, quando si vinse a Perugia 2 a 0 in mezzo ai tifosi umbri che ci gridavano “si, andrete oramai in B…ma farete come il Gallipoli” (cioè retrocessione immediata e fallimento…che invece capita alla loro società nel luglio seguente). Poi pero’ è venuto il 3 a 3 con la Cremonese del 25 aprile dello stesso anno. Realizzavo il mio sogno di bambino, tornare in quella B che avevo potuto godere solo fino alla fine della quinta elementar. Ho creduto fosse il massimo raggiungere la “tranquilla salvezza in B”, ma poi, col il mio (ed altrui) stupore…..la coppia Smith&Wesson (copyright Jean Paul Bonomi) Bertani-Gonzalez ci ha portato in alto. Quasi un annetto fa, infatti, come ha scritto benissimo Massimo Barbero, sconfiggiamo l’Atalanta 2 a 0 davanti allo stadio esaurito, almeno per gli spazi novaresi. Ed anche quella volta ho pensato che fosse il massimo. Il mio pessimismo storico, la mia “sindrome da C2 eterna”, non mi portavano a neppure “ipotizzare” di più. Ed arriva Natale, siamo primi, PER LA MISERIA. Ma, mi dico, il Toro, il Livorno e tutte le altre adesso vedrai che iniziano a macinare. Noi abbiamo la flessione, pero’ non molliamo. Arriva qualche giorno difficile come quelli dei pari in casa con Portogruaro e Sassuolo o come la sconfitta con l’Albinoleffe di metà marzo. Alcuni si scoraggiano: io no, perché essendomi imposto la “atarassia” come scelta scaramantica di vita sportiva, non mi esalto. Ma neppure mi deprimo. Quello che viene viene. Ma, ragazzi, non credo a me stesso quando, vincendo a Crotone, i Play Off diventano matematici… Inizio pertanto a “soffrire”, perché, maledizione, porca miseria…COMINCIO A CREDERCI… Poi, il delirio dei Play off vinti. Oltre il sogno... La A è qualcosa di pazzesco. Ma mi impongo di prenderla “bassa”. La A è difficile, vuoi mettere coi campioni che ci sono? Leggo che il budget stanziato dalla società per la stagione appena iniziata è il minore rispetto a tutte le altre avversarie. Scelta giusta, perché occorre non fare il passo più lungo della gamba. E poi, appunto, vada come vada. Io sono “atarassico”, come sempre. Per evitare inutili sofferenze. Non voglio stare male, devo farcela sino a fine torneo. Arriviamo a ieri. Non posso negarlo: ero convinto si sarebbe perduto. L’Inter è l’Inter, chissà come saranno arrabbiati per il difficile inizio di campionato e per la sconfitta col Trabzonspor. Si, è vero, il Levante ha sconfitto il Real Madrid qualche giorno fa nella Liga. La piccola che sconfigge la grande. E l’allenatore valenciano Juan Ignacio Martinez, richiesto di un commento sull’impresa che risponde: “Perché vi stupite cosi tanto? Ellos tienen dos piernas como nosotros” (“Hanno due gambe come noi”). Si, ma vuoi mettere che accade pure a noi? No…meglio che mi preparo e mi pongo nel mio stato filosofico “anti sofferenza” dell’atarassia… importante sarà fare bella figura. Prepararsi bene per Bergamo. Segna Meggiorini. Giochiamo concentrati, compatti e veloci e sto Radovanovic è un fenomeno. Si, ma adesso i campioni vengono fuori, inutile illudersi. Arriva cosi l’intervallo e comincio a sentirmi inquieto… Passano i minuti della ripresa… E CONTINUIAMO A GIOCARE BENE… Soffro sempre di più…COMINCIO A CREDERCI, per la miseria! Dai ragazzi, forza ragazzi, avanti cosi. E’ un po’ come saltare con l’asta: lasciato l’attrezzo, con le spalle stiamo scavalcando l’asticella, siamo tutti increduli… Guardiamo il cielo sopra di noi, mancano le gambe ma le pieghiamo giuste (Rigoni segna il rigore del 2 a 0)…stanno passando, CAZZO!!! Gol di Cambiasso ma siamo tosti, poco dopo Giorgi tira una botta, Julio Cesar (mica Anania) ribatte debolmente e Rigo è liiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….
Siamo tutti un po’ come Gibilisco quando, il 28 agosto 2003, sta guardando il cielo sopra di lui, all’interno dello stadio Saint Denis. Abbiamo gli occhi fuori dalle orbite, la forza di gravità ci risucchia velocissima…ma non cosi veloce da farci sfuggire il blu della notte che si accende nei flash dello stadio – se sbagliamo, d’accordo, ma Cristo non stiamo sbagliando- non cosi veloce da farci perdere la voce dello speaker che urla il suo nome. “Marco Rigoniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!"Ed ora inizia il bello ragazzi. Perché ho finito con l’atarassia: CI CREDO, PORCA MISERIA SE CI CREDO!!! Da adesso in poi sarà una SOFFERENZA INAUDITA. Fino a maggio 2012!!! Ma ne vale la pena…
UMILI E CONCENTRATI SEMPRE ! SPACCIATI ? LA VEDREMO, TUTTI UNITI SINO ALLA SANTA SALVEZZA !!!
Paolo Molina |