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L'editoriale del 12/12/2011
lunedė 12 dicembre 2011 - 01:46
di Massimo Barbero
Il Novara versione casalinga è una squadra certamente degna della serie A. Finora in casa non abbiamo mai sbagliato una partita. Siamo mancati soltanto per scampoli di gara: nel secondo tempo con il Bologna, nei primi tempi contro Siena e Parma. Molti avevano superficialmente etichettato la vittoria contro l’Inter come il “regalo” di una squadra in sciopero che non vedeva l’ora di trovare il pretesto per liquidare il proprio allenatore. La prestazione contro un Napoli, gasato dalla storica qualificazione in Champions, rende finalmente giustizia a quell’impresa. Questo Novara in casa è in grado di giocare partite di livello assoluto contro le grandi. Purtroppo in trasferta finora non siamo mai riusciti (fatta eccezione per Genova e qualche altro scampolo di gara) la stessa intensità, la stessa applicazione, la stessa carica che riesce a darci un pubblico stupendo ed un’atmosfera fantastica.Da Pagani al Napoli il passo è stato più breve di quanto osassimo sperare. Due anni fa di questi tempi ci accingevamo a partire per la Campania con un po’ di tristezza nel cuore per l’improvvisa scomparsa di Marco. Orgogliosi per essere in testa a quella Prima Divisione che per noi era una sorta di Champions League. Ieri sera abbiamo fermato sul pari una squadra che la Champions League la gioca davvero (e con che risultati!) ogni settimana. E che a Novara non ha risparmiato nemmeno uno dei propri campionissimi, ben cosciente che sarebbe servito il miglior Napoli possibile per battere a domicilio la squadra di Tesser.Stavolta non voglio fare analisi e/o giudizi di merito. Tutti bravissimi nel tradurre sul campo la nostra voglia di riscatto nel dopo Lazio. Nel esaudire il nostro legittimo desiderio di vedere ancora un Novara degno di palcoscenici tanto nobili. Sarebbe potuta finire in qualsiasi maniera ed il mio giudizio non sarebbe cambiato. Ho visto in campo 14 leoni azzurri, ben messi in campo da un allenatore di livello assoluto, giocare alla pari contro un avversario fortissimo. E questo mi basta perché abbiamo tenuto alto il nome del Novara davanti all’Italia intera. Ma ci pensate… si è giocato il posticipo della domenica sera nel nostro stadio…. L’avreste mai immaginato solo due anni fa?L’unico giudizio tattico lo do sul 5-3-2 (3-5-2) che si è visto in campo. Un modulo da utilizzare più spesso nel corso di questa stagione. L’importante è che lo spirito sia sempre quello che abbiamo visto contro la Mazzarri band. Perché più che i numeri contano l’abnegazione, lo spirito di sacrificio, la determinazione e la convinzione una volta rubata palla che abbiamo messo in campo contro i partenopei. Si può essere offensivi (e pericolosi) con un difensore in più come avvenuto ieri. Ed impacciati (e rinunciatari) con un attacco a due punte più due fantasisti come è successo a Roma.La prestazione è stata ottima, ma il risultato (per quanto giusto) ci lascia un po’ di amaro in bocca. Perché dopo quella tremenda botta di Radovanovic un po’ tutti ci abbiamo sperato. Il miracolo pareva lì, a portata di mano. Abbiamo sofferto di più con il Parma, dopo il 2-1 di Rigoni. Purtroppo quando giochi contro squadre come il Napoli ci può scappare di prendere gol anche quando la pressione avversaria non pare tremenda. Il pari vale solo un punto. Ma è un punto che potrebbe darci tantissimo in termini di morale, solidità e fiducia.Mancano 2 partite alla sosta natalizia ed alla riapertura del mercato. L’obiettivo (ragionevole) è quello di tenere più o meno invariato il distacco dalla zona salvezza da qui a Natale. Se così fosse per raggiungere la salvezza servirebbe un’impresa. Ma un’impresa comunque ancora alla nostra portata. E sarebbe così importante ripresentarsi all’8 gennaio con già in campo i 2-3 innesti giusti in grado di farci fare il salto di qualità per affrontare nelle migliori condizioni Fiorentina e Cesena. Non servono tanti acquisti. Servono pochi inserimenti determinanti per aggiungere qualità e solidità ad una rosa che ha comunque valori tecnici ed umani… Continuiamo a crederci… anche a Torino! Forza Novara sempre! |
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