Lente d'ingrandimento
lunedì 16 gennaio 2012 - 18:46
di Simona Ragusa
Buio profondo. L’ultima piazza in classifica ci relega al fondo di un tunnel la cui uscita è sempre più lontana. Impossibile vederla o immaginarla. Dopo la disfatta al “Piola” contro la Fiorentina se n’è registrata subito un’ altra, ben più amara da digerire, ben più pesante da smaltire. E’ davvero buio pesto. Neppure gli arrivi di Caracciolo, Mascara, Rinaudo e Jensen ci hanno dato modo di pensare, anzi, sperare di poter venire fuori da una situazione che peggiora settimana dopo settimana. Nel dopo partita del “Manuzzi”, Mauro Pederzoli ha confermato piena fiducia al tecnico Tesser. Un gesto importante da parte della società nei confronti di un allenatore che per questi colori ha dato e fatto tanto. Un gesto che il popolo azzurro sicuramente condivide. Un segnale che scaccia lontano allarmismi di ogni genere e che ha come obiettivo tutelare l’ambiente, infondere tranquillità e serenità perché nulla, ancora, è perduto.Intanto, però, il calendario scorre, le partite si susseguono e il Novara è fermo a 12 punti. Ultimo in classifica a braccetto con un Lecce in grado, ieri, giocare un brutto scherzo a quella Fiorentina da cui noi ne abbiamo beccati tre. Ecco cosa è mancato, fino ad oggi, a questo Novara. La capacità (successo contro l’Inter a parte) di sorprendere qua e là. Di rosicchiare punti che oggi ci permetterebbero di vedere, anche se da lontano, la luce. Abbiamo conseguito dei buoni pareggi sì, ma ci sono mancati quei colpi a sorpresa che oggi ci terrebbero agganciati al treno salvezza forse con un po’ di apprensione ma di sicuro con meno angoscia. Oggi, di quel treno, occupiamo l’ultimo vagone. Ed è ciò che ci meritiamo. Perché il Novara visto ieri a Cesena non merita niente di più. Hanno deluso tutti. Anche chi di solito, con la propria prestazione, si guadagna almeno la pagnotta. E se deludi in occasioni come queste, è impensabile credere nel miracolo. Domenica arriva il Milan, ma tanto, che si chiami Milan o Cesena, la sostanza non cambia. Questo Novara deve fare chiarezza dentro di sé: a Novarello, in settimana, nello spogliatoio e sul campo. Non è l’avversario di turno, a questo punto, a dover preoccuparci. Bisogna prima di tutto ritrovare il Novara. Smarrito chissà dove e chissà per quale ragione. Se il patron De Salvo, in collaborazione con il ds Pederzoli, ha rinnovato la fiducia al tecnico, significa che Tesser, secondo la società, è l’unico in grado di far ritrovare agli azzurri la retta via. Che abbia torto o ragione lo sapremo solo alla fine di questa (rin)corsa. A noi non resta altro che continuare a seguire gli azzurri: supportare e sostenere comunque la squadra e la società. In fondo, sono loro che ci hanno regalato questo sogno. E se il risveglio sarà meno lieto di quanto avevamo sperato, poco importa: sarà comunque valsa la pena averlo vissuto. |