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L'editoriale del 30 Gennaio
lunedì 30 gennaio 2012 - 10:22
di Massimo Barbero
Il calcio non fa sconti. Quando non concretizzi una mezzora iniziale di evidente supremazia come quella di ieri al “Barbera” è inevitabile che l’avversario (dotato di maggiore qualità) ti punisca. Una volta in svantaggio crolla anche il piccolo castello di fiducia che ti eri costruito con una settimana di lavoro ed iniezioni di autostima… Subentra tutta la fragilità dei deboli… Ed i risultati sono quelli che si sono visti ieri nella ripresa, quando l’esito della gara non è stato più in discussione.Peccato. Peccato perché l’inizio partita autorizzava ben altre speranze. Finalmente abbiamo visto anche in trasferta un Novara determinato a scendere in campo per fare la partita, capace di giocare un buon calcio e di creare occasioni in serie. Un Novara che autorizzerebbe ritrovate speranze... se non fosse per il brutto secondo tempo. E per quei gol incassati in quantità industriale che una squadra che lotta per non retrocedere non può assolutamente permettersi. Ecco il rimpianto maggiore di questa stagione è proprio questo. Negli anni passati la squadra di Tesser aveva costruito i propri risultati su una saldezza difensiva innegabile. Era accaduto in C, ma anche in B dove la qualità degli avversari cominciava a lievitare sensibilmente. Quest’anno la nostra difesa è stata rivoluzionata ogni settimana, e non certo per colpa dell’allenatore. Evidentemente questo ha fatto venire meno certi automatismi. Insomma, mi piacerebbe rigiocare questo campionato dall’inizio, senza infortuni assortiti per Ujkani, Lisuzzo, Ludi ed, in parte minore, anche per Paci e Dellafiore… Non credo imbarcheremmo la stessa messe di reti… Per quanto riguarda la posizione di Tesser mi sono espresso con estrema chiarezza sette giorni fa e non sarà una sconfitta a Palermo a farmi cambiare idea. Continuo a pensare che il Comandante sia il riferimento tecnico più credibile anche in prospettiva in un momento in cui il rischio di perdere la bussola è molto grande. Mi aspetto però una posizione decisa della società, possibilmente in giornata. O cambio immediato o fiducia cieca ed incondizionata (almeno) fino alla fine della stagione per togliere un comodo alibi ad una squadra che sembra avere perso anche lo spirito battagliero d’autunno.Non vedo l’ora che finisca questo mercato di gennaio. Non reggo più le facce tristi di giocatori poco impiegati, attaccati al telefonino in cerca di una sistemazione che rivaluti finalmente questi talenti incompresi. Voglio che dalla scrematura del 31 gennaio esca un Novara nuovo, magari con meno qualità (?) ma con l’orgoglio di giocatori disposti a dare tutto per questi colori. Sono convinto che se avessimo trapiantato pari pari il Novara dell’autunno 2010 in serie A ora non avremmo soltanto 12 punti in classifica. E non mi riferisco solo al ritrito tormentone dei vari Bertani e Gonzalez… Ma anche e soprattutto all’orgoglio ed alla disciplina tattica dei vari Motta, Gheller, Evola, Drascek, Guillaume Gigliotti, etc… Forse sono un inguaribile romantico, ma questo calcio di procuratori, iphone e malcontenti esternati su twitter mi piace sempre meno (e non solo perché ora perdo quasi sempre…) Voglio uomini veri per ritrovare la voglia di gridare, anche in questo anno soffertissimo, Forza Novara sempre! PS: un quesito ai soliti beninformati. Ma l’Inter ha perso “apposta” anche a Lecce? (Cosìccome con Catania e Trazbonspor …) O volete ridarci almeno il merito di una serata in cui siamo stati effettivamente più bravi di un avversario di cotanto valore?
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