Non č tutto da buttare!
venerdė 03 febbraio 2012 - 10:29
di Daniele Faranna
A questi ragazzi si può dire tutto tranne che non ci mettono impegno e che non onorano la maglia. Semplicemente non sono adatti alla categoria, punto. Non è una vergogna ammetterlo, non c’è da disperarsi per questo. Questa serie A è arrivata all’improvviso, portata sotto la Cupola grazie a un meraviglioso tiro di Rigoni, dopo solamente un anno di serie cadetta. Ieri abbiamo affrontato il miracolo Chievo e da loro dobbiamo imparare molto. Sono giunti in serie A tra lo stupore generale di tutta l’Italia e anche loro hanno commesso degli errori in passato ma sono riusciti a individuarli e a risolverli trovando così nella massima serie la loro dimensione ideale. Per noi invece questa esperienza sta diventando un incubo e in molti, io in primis, non vedono l’ora che termini questo supplizio al più presto. Ma da qui si deve ripartire, tutti insieme, tutti uniti per riprovare in futuro a riassaporare la serie A. In molti mi direte: perché parla già come se fossimo matematicamente retrocessi? Semplice, perché non ci credo più. Con il fischio finale di Massa mi sono crollate le pochissime speranze che ancora restavano nel il mio cuore. Non mi vergogno e non mi spavento di vedere la mia squadra retrocedere in serie B e come me la penseranno tutti quelli che erano presenti al Silvio Piola. Ieri ho avuto la piacevole sensazione che lo zoccolo duro in questi ultimi anni è passato da 1000 a 3000 “pazzi d’azzurro”. Da questi tremila bisogna ripartire perché loro ci saranno sempre, in qualunque categoria, in qualunque città, in qualunque stadio che sia Napoli o Moncalieri. Questo messaggio deve arrivare a Massimo De Salvo, il nostro presidente, colui che senza giri di parole ha fin da subito centrato obiettivi meravigliosi togliendoci dalle sabbie mobili dell’anonimato. Da Maggio per il nostro patron inizierà un durissimo lavoro che lo vedrà protagonista di scelte che dovranno essere soprattutto coraggiose. Ci sarà da ricostruire un gruppo, si dovrà ritrovare l’entusiasmo che in questi ultimi due anni e mezzo non è mai mancato dalle parti di Novarello. Ieri, caro dottor De Salvo, durante la conferenza stampa post gara ho visto nei suoi occhi questa volontà, questa voglia di ricominciare, questa determinazione. Lei, dal carisma e dal DNA imprenditoriale vincente, capace di far costruire un centro sportivo in pochi mesi e di far ripulire uno stadio di 15000 posti in un pomeriggio, ce la farà, ne sono certo! E sono convinto, che anche se il suo cuore crede ancora nella salvezza, la sua testa sta già preparando l’avventura in serie B. Caro presidente, lei non deve chiedere scusa a nessuno per questo anno storto in questa serie. Non è tutto da buttare perché ognuno di noi riuscirà a tirare fuori qualche insegnamento per la propria crescita.
Siamo al 3 Febbraio, mancano 17 partite: onoriamole e affondiamo tutti insieme. Qui non ci sono Schettino, qui c’è una piazza che è salita unita sulla splendida nave e che affonderà unita con il suo capitano, pronti però a ritornare sulla cresta dell’onda al più presto. |