La lente d'ingrandimento
lunedì 20 febbraio 2012 - 22:57
di Simona Ragusa
Quello conseguito in casa contro l’Atalanta è un pareggio davvero amaro da digerire. Perché abbiamo gettato all’aria un successo che era alla nostra portata.
Abbiamo disputato un buon primo tempo, creando occasioni, difendendoci in modo ordinato e sfiorando il gol in più di un’occasione. E nella ripresa? Abbiamo pagato gli sforzi profusi nei primi 45’ e mentalmente abbiamo mollato, smettendo di crederci e quindi arrendendoci anzitempo.
Un solo punto, che sommato ai 3 di San Siro, ci ha fatto fare un piccolo balzo in classifica. Che però non basta. Insomma, ci accontenta solo per metà.
La bella notizia è che la retroguardia azzurra non subisce gol da ben tre gare. E mi sembra un gran successo ed una bella soddisfazione di cui Mondonico deve prendersi i giusti meriti. Il ritorno di Lisuzzo ha rinforzato un reparto continuamente falcidiato dalle assenze. Ma il Mondo, nel correre ai ripari, inventa Gemiti a destra e inserisce Gabriel Silva sull’out opposto. Il secondo supera l’esame a pieni voti, il primo svolge in modo diligente il compito affidatogli e deve ringraziare Bellini, suo dirimpettaio, che probabilmente poco sa del suo avversario e quindi spesso e volentieri gli concede il sinistro agevolandone l’accelerazione nella manovra.
Ma a sacrificarsi, in una posizione più arretrata rispetto a quella dei compagni di reparto, è anche Pesce, che oltre alla fase propositiva deve contenere le manovre avversarie che passano dalle sue parti, con un occhio di riguardo per Moralez.
Davanti, la coppia Caracciolo-Jeda non sembra dimostrare grande sinergia. Mentre il primo non spreca energie, il brasiliano perde spesso l’attimo giusto per l’assist o la combinazione che permetterebbero all’airone di affacciarsi con maggiore frequenza dalle parti di Consigli.
Nella prima frazione è il Novara a creare il maggior numero di occasioni da rete e lo fa affidandosi soprattutto all’estro e all’iniziativa dei suoi uomini migliori. Sulla sponda opposta, invece, la compagine di Colantuono dimostra maggiore coesione in fase propositiva, senza però incidere.
Le sorti dell’incontro vengono rimandate nella ripresa, quando purtroppo la stanchezza ed un atteggiamento troppo arrendevole ci negano la possibilità di ripetere la buona prestazione registrata nei primi 45’. Al Novara del secondo tempo mancano le forze, manca il coraggio e la convinzione di poter portare a casa il risultato. E anche quando Mondonico getta nella mischia forze fresche, il copione non cambia: perché in fase di manovra non incidiamo, in fase di conclusione non pungiamo come dovremmo e perché l’Atalanta non abbassa la guardia.
Al termine delle ostilità, il bilancio è comunque positivo e mostra un punto in più nella nostra classifica: motivo per crederci, motivo per non arrendersi. |