Tra sogno e realtà
martedì 28 febbraio 2012 - 10:03
di Daniele Faranna
In queste ore, nella testa di molti tifosi circolano pensieri reali ma anche irreali. Tra sogno e realtà per l'appunto. Tredici gare al termine, 39 punti in palio, giustamente fanno urlare a gran voce, sopratutto tra i dirigenti, che non bisogna arrendersi. Purtroppo però, a mente fredda a questa cavalcata verso la salvezza iniziano a crederci veramente in pochi. Basta osservare l'andamento del nostro campionato, basta analizzare le prestazioni dei nostri giocatori per evidenziare l'estrema difficoltà a centrale l'obiettivo finale. Sono i numeri che parlano e quelli che riguardano noi sono veramente deficitari. Quest'anno ogni gara della possibile svolta l'abbiamo fallita. Altre squadre, vedi il Lecce, invece le hanno centrate, portate a casa e ora giustamente credono nella salvezza magari a discapito della Sannino band, squadra con più Santi in Paradiso (o nella Associazione Arbitri). Fino ad ora tutto ci è andato storto, dagli infortuni che hanno minato il nostro cammino, alle colossali sviste arbitrali ma soprattutto al rendimento ampiamente insufficiente di qualche giocatore. Purtroppo c'è da prendere atto che il calciomercato invernale non ha portato i frutti desiderati. Caracciolo e Mascara fino ad ora non hanno offerto quello che ci si aspettava. Grande impegno per entrambi,ci mancherebbe, però purtroppo i gol tanto invocati non sono arrivati. Per la veità, in questa fase di campionato, chiedere gol a Beppe Mascara pare troppo in quanto il giocatore non è stato collocato nella sua naturale posizione in campo, giocando lontanissimo dall'area di rigore, lasciando cosi molto isolato l'airone. Mister Mondonico deve trovare un rimedio a questo quesito tattico al più presto per far si che la fantasia e la classe sopraffina di Mascara inizi a vedersi anche a Novara. Gran lavoro, appunto, per il mister che ha confermato di essere un gran signore in questo sport ammettendo di aver commesso qualche errore domenica. Non c'è assolutamente da spargersi la cenere sul capo,anzi, errare è umano, basta far diventare preziosi gli errori per non commetterli più in futuro. Il coach fin da subito ha fatto capire di non guardare in faccia a nessuno, di considerare ogni giocatore alla pari e infatti ha preso decisioni drastiche. Ecco, ora come ora Mondonico deve continuare a fare così. Deve vedere nei giocatori chi ha ancora il fuoco negli occhi e mandare in campo questi. Perchè se è naturale che nei tifosi inzi a serpeggiare un po' di rassegnazione, nei giocatori non deve esserci assolutamente fino all'ultimo istante di questa avventura.
Daniele Faranna
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