L'editoriale del 12/3/2012
lunedì 12 marzo 2012 - 09:53
di Massimo Barbero
Due promozioni consecutive non si raggiungono per caso… Un risultato del genere si accompagna, per forza, ad una magia particolare… ad una simbiosi speciale tra tecnico-squadra-ambiente… Proprio quella magia che ieri ci ha trascinato alla vittoria contro un avversario apparentemente fuori dalla nostra portata. Ci sono giorni in cui il calcio rischia davvero di farmi disamorare… E non certo per colpa delle sconfitte… (all’età del Filippo interista vedevo la mia squadra perdere a Rho, mica a Marsiglia…). Mi riferisco allo scandalo scommesse, ai veleni che accompagnano la lotta scudetto, allo scarso “appeal” del calcio “medio” di serie A in stadi sempre più vuoti… Poi vado al “Piola” e mi passa tutto… Quel catino ribollente di entusiasmo che accoglie da trionfatori i primattori di un Novara sul fondo della classifica restituisce un’immagine più autentica ad uno sport sull’orlo di una crisi di nervi… Chissà, forse un giorno qualcuno un film sulla storia del Novara di Tesser… La fiaba di una squadra che parte dalla Lega Pro e si ritrova di colpo in serie A… E che una volta giunta in serie A… conserva tutto l’amore dei propri tifosi anche da fanalino di coda. Anzi, il legame con l’allenatore si cementa proprio nelle difficoltà, nei giorni dell’esonero. Perché la gente ha capito che quel Novara e quell’allenatore stanno dando tutto. E si accontentano di vivere un sogno, senza inutili isterismi, con la sola speranza di essere svegliati il più tardi possibile… Tornando alla realtà, il primo tempo di ieri è stato entusiasmante. Si sono viste giocate e triangolazioni che mancavano dalle prime giornate di campionato quando la squadra non era ancora zavorrata dal peso della paura. Ieri, forse, è scesa in campo, per la prima volta, nuovamente libera da pensieri di classifica. Ed ha mostrato quello che sa fare. Questo Novara è nato con un grande vocazione al gioco d’attacco e non è possibile pensare di ottenere dei risultati snaturando le sue caratteristiche più belle ed autentiche. La ripresa è stata decisamente più sofferta. C’era da attendersi una reazione dell’Udinese e nei momenti più critici ci siamo schiacciati un po’ troppo in area di rigore. Però nel complesso ritengo la nostra vittoria meritata, al di là dell’episodio del gol di Danilo. Credo che in questa stagione il buon Tesser fosse un po’ in credito con gli dei del pallone… che ieri sera gli hanno restituito almeno qualcosa di quello che gli avevano tolto nella prima parte del campionato.
Mi è piaciuta molto l’umiltà del Comandante nel prendere in debita considerazione anche le cose positive viste nella breve gestione Mondonico. Un altro stravolgimento avrebbe solo confuso le idee a tutti. Invece si è ripartiti dal modulo più efficace delle ultime settimane, con Garcia e Pesce riproposti nella posizione più congeniale. Riproponendo, però, la propensione al gioco d’attacco che nelle ultime trasferte avevamo quasi completamente lasciato negli spogliatoi… Devo ricredermi su Jeda e lo faccio con molto piacere. In autunno mi era sembrato francamente un giocatore un po’ a fine corsa e certe dichiarazioni del dopo San Siro mi erano parse una rivalsa poco elegante nei confronti di un allenatore che comunque gli aveva dato fiducia, fin quando era stato possibile. Invece il brasiliano sta ora dimostrando con i fatti che certi nostri giudizi erano avventati. Per le sue caratteristiche può essere un elemento determinante anche per il gioco di Tesser.
Ora andiamo a Siena. Torniamo in uno stadio in cui abbiamo scritto pagine calcistiche esaltanti negli ultimi due anni. Andiamoci a cuor leggero, come se fossimo ancora in testa alla Lega Pro o alla serie B… giocando per vincere, ma senza farci condizionare dal pensiero di dover vincere a tutti i costi per… Soltanto pensando e giocando da Novara… possiamo continuare ad essere il Novara ammirato contro l’Udinese… Scusate la ripetizione, ma non posso che chiudere con un… Forza Novara sempre!
|