Lente d'ingrandimento
lunedì 19 marzo 2012 - 22:19
di Simona Ragusa
Meglio una squadra trascinata dalla forza del gruppo o una squadra in cui siano i singoli a fare la differenza? Per un allenatore la formula ideale sarebbe quella di possedere entrambi gli ingredienti. Qualcuno ha questa fortuna, qualcun altro no. Di sicuro Tesser, oggi, può considerarsi tecnico molto fortunato, perché il suo Novara, nelle ultime due apparizioni, ha fatto della forza del gruppo la sua arma vincente e ieri, in modo particolare proprio ieri, ha lasciato che i suoi uomini più rappresentativi facessero la differenza.
I gol, spettacolari, strepitosi, da toglier il fiato per la loro bellezza, di Rigoni e Porcari, rimarranno nella storia di questo Novara e, senza peccare di presunzione, possiamo dire che saranno ricordati fra i più belli di questo campionato. Il come queste due perle sono arrivate ti fanno capire quanto i Komandante può ritenersi tecnico davvero fortunato. La classifica che non sorride, l’esonero di Tesser e poi di Mondonico, avrebbero potuto avere contraccolpi sfavorevoli sul gruppo azzurro. E invece, quel segnale che Massimo De Salvo ha voluto dare alla squadra, ha colpito nel segno, colpendo nell’orgoglio i ragazzi, che in poche ore hanno riscoperto identità, forza e carattere. Se questo è stato possibile è stato perché il gruppo ha saputo rialzarsi e il merito di questa rinascita va a coloro che la squadra l’hanno presa per mano, trascinandola verso la strada giusta. Appare scontato affermare che il Komandante ha i meriti maggiori e, con lui, chi lo ha rimesso al suo posto. In campo, Ujkani è sempre più sinonimo di garanzia. La forma ritrovata da Lisuzzo sta facendo la differenza e non dimentichiamoci che Paci, partita dopo partita, sta guadagnandosi stima e affetto per capacità e personalità. Con loro anche Garcia, dopo una partenza altalenante, ha dimostrato di meritare a pieni voti la maglia titolare. E poi Gemiti e Morganella, i due stacanovisti. La fascia da capitano non bastava a Porcari per credere un po’ di più nelle sue capacita. Ci è voluto il gol per confermare a se stesso quanto questo Novara ha bisogno di lui. Per Rigoni potremmo sprecare fiumi di parole. Non sarebbero mai abbastanza per raccontare, come merita, gesta e prestazioni sempre e comunque sopra le righe. Simone Pesce, a Siena, si è spartito il centrocampo con Porcari: un pezzo a uno e un pezzo all’altro, formando una diga invalicabile per gli uomini di Sannino. A Jeda e Mascara, promossi da Tesser dopo la buona prova contro l’Udinese, è mancato il gol, senza però deludere le attese. E infine, degno di nota ed elogi è Andrea Caracciolo, che Tesser a Siena rilega in panchina e al quale si affida dopo un quarto d’ora della ripresa. Non va a segno l’airone, ma fa molto di più: serve due assist, trascina la squadra con enorme carisma e soprattutto digerisce la panchina con serietà e personalità. Insomma, il singolo che fa la differenza e che Tesser ha dimostrato di saper sfruttare, a favore del gruppo, in tutte le sue sfaccettature. |