L'editoriale di Pasqua
sabato 07 aprile 2012 - 21:53
di Massimo Barbero
Il nostro campionato ha preso una svolta negativa proprio a causa di partite come quella di oggi. A seguito di successi non centrati al “Piola” (per una ragione o per l’altra) contro avversarie ampiamente alla nostra portata come il Genoa visto questo pomeriggio.La salvezza non si conquista per forza negli scontri diretti. E nemmeno con i punti rubati alle grandi che rappresentano solo l’eccezione alla regola. A fine stagione, facendo un po’ di conti, ci mancheranno proprio le vittorie casalinghe contro avversarie di mezza classifica (molte delle quali estremamente fragili proprio fuori casa) come Genoa, Fiorentina, Palermo… Catania, Chievo, Atalanta, Bologna, Cagliari. Soltanto il Parma si è sottratto a questo appello di rimpianti ed occasioni perdute. L’analisi della partita di oggi è piuttosto semplice da fare. C’è una squadra (il Novara) che per quasi 75’ ha dominato la scena dall’alto di una innegabile supremazia tattica e di una maggiore intensità di gioco. Non è riuscita a superare un avversario (il Genoa) che si è aggrappato alle grandi qualità tecniche degli elementi più rappresentativi della propria rosa per capitalizzare al meglio ogni situazione. La compagine di Tesser ha premuto per quasi tutto l’arco della contesa. Ma l’undici di Malesani ha segnato al primo affondo (dopo 5’ da brividi…) E stava per raddoppiare pochi secondi dopo aver incassato il sacrosanto 1-1. Rocchi merita un capitolo a parte. Il fischietto toscano è stato indisponente sin dai primi minuti della gara. Forse non ci saranno episodi da moviola destinati a fare scandalo… ma le partite si condizionano anche (e soprattutto) così. Con una serie di piccole-grandi ingiustizie, quasi tutte unilaterali. Quella caccia al cartellino nei confronti dei nostri giocatori ha fatto venire qualche umanissimo sospetto sulla sua provenienza fiorentina per una designazione quantomeno inopportuna. Preferisco parlare dello spettacolo offerto dalle due tifoserie. Il pubblico di Novara è stato commovente per il sostegno incondizionato (e gli applausi a scena aperta) offerto alla squadra, malgrado la mazzata dello 0-1 quasi immediato. I supporters rossoblu rappresentano sempre un esempio quasi unico in Italia di orgoglio, identità ed attaccamento ai propri colori. La loro civile “contestazione” al fischio finale è la miglior testimonianza di come la gara sia stata dominata dagli azzurri. In questi mesi ho sentito spesso novaresi non affascinati dal calcio… ripetere a voce alta: “Non vedo l’ora che tornino in serie B… così la domenica potrò tornare a circolare tranquillo…” Eh già, ve lo immaginate il fascino della nostra città in un grigio sabato pomeriggio di Pasqua senza eventi sportivi… o con al massimo una partita di C2 (pardon, seconda divisione) per accontentare i superaffezionati… Paragonatelo con lo scenario visto oggi quando sin dalle 11… tifosi delle due squadre… rigorosamente vestiti della propria passione… si mischiavano in bar e ristoranti più o meno vicini allo stadio… brindando assieme ad un calcio “vero” fatto di vittorie, sconfitte e sfottò… E’ gente così che ci farà sempre amare questo bellissimo sport… a dispetto dei Doni, dei Masiello, dei Rocchi… e di quali altri responsabili di altrettante nefandezze… dovessero uscire nei prossimi giorni…
La serie A rappresenta per Novara un’occasione ed un patrimonio da difendere. O, nella peggiore delle ipotesi, da riconquistare, il prima possibile, tutti assieme. L’hanno realizzato da tempo i diecimila che al “Piola” non mancano mai… Chissà se prima o poi lo capiranno anche gli altri che si limitano a guardare alla nostra classifica con ironico distacco, magari pronti ad accapigliarsi per un gol non concesso a Milan o Juve… Forse con oggi (e con il centro di Amauri) sono finite le nostre ultime speranze di miracolosa salvezza da quart’ultimo posto. O forse c’è ancora un piccolo appiglio legato alla trasferta di Parma per tornare a -7 dagli emiliani con il vantaggio degli scontri diretti favorevoli. In un caso o nell’altro sarebbe bello chiudere questo campionato…. da Novara. Con una squadra che dà sempre tutto in campo, fino alla fine, come è successo anche oggi. E con il sostegno di un pubblico fedele ed entusiasta quasi come fossimo all’inizio del sogno… Allora sì che tutti capiranno che c…osa ci facciamo in serie A… Buona Pasqua a tutti e… Forza Novara sempre!
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