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L'editoriale del 3 Maggio 2012
giovedė 03 maggio 2012 - 13:15
di Massimo Barbero
La cosa più bella di questa trasferta toscana… dev’essere pensare alla faccia mortificata di Cerci, ieri sera quando si è ripresentato davanti alla fidanzata… “Ma non sei riuscito a segnare nemmeno al Novara? Allora sei diventato proprio scarso…” Per il resto… questa retrocessione matematica era una spada di Damocle che pendeva sulle nostre teste sin dalla trasferta di Parma. Per tre volte consecutive siamo andati allo stadio temendo di tornarci con la condanna definitiva. E forse era destino che il verdetto dovesse arrivare proprio in Toscana, ad un passo da quella Pistoia dove nel 1997 avevamo trascorso un incredibile pomeriggio di calcio, sfiga ed amarezza. E’ dolce la consolazione di aver festeggiato in questi 15 anni trascorsi da Pistoia a Firenze 3 promozioni e almeno 4 pericoli scampati (leggi play out vinti). Nel 1997 internet era un privilegio di pochi e “Forzanovara” non esisteva. La mattina dopo quell’incredibile trasferta non avevo un “editoriale” da scrivere, ma me ne stavo al bar con un amico tifoso, con gli occhi persi nel vuoto, senza spiaccicare parola. Dalla partita ci ieri ci aspettavamo soprattutto una prestazione d’orgoglio dopo il brutto pomeriggio con la Juventus. E’ arrivata ed ad un certo punto abbiamo sperato anche nell’impresa. La Fiorentina è partita bene. Ci ha schiacciato per circa un quarto d’ora, ma senza trovare grandi sbocchi offensivi. I viola riuscivano ad essere pericolosi unicamente grazie agli inserimenti dei centrocampisti, pronti ad andare al tiro dal limite. La presunzione della squadra di Rossi di avere contro una squadra materasso… è costata loro la distrazione che ha portato al gol di Jeda. Sull’1-0 la partita è cambiata. I padroni di casa hanno iniziato a tremare di fronte ai primi fischi del loro pubblico. Il Novara ha giocato una grande mezzora, legittimando il doppio vantaggio con cui la squadra di Tesser è andata al riposo all’intervallo. Ben difficilmente la Fiorentina vista ieri avrebbe potuto segnarci due gol su azione nella ripresa. Il rigore dopo soli 3’ ha però spianato la strada ai viola che hanno ritrovato tutto il tifo del “Franchi” a caccia della rimonta salvezza. Il Novara ha avuto il merito di non chiudersi troppo e di provare a vincere la partita, cercando di colpire ancora un avversario sbilanciato. Non ci siamo riusciti, ma il 2-2 è un premio meritato per una gara attenta, ma mai rinunciataria. Una considerazione a margine. Ieri sera Delio Rossi ha perso le staffe ed il primo ad essere pentito per quello che è successo. Però non credo sia facile avere a che fare ogni giorno con le bizze di questi “pseudotalenti” che dopo un paio di belle partite in serie A ed un procuratore che li gasa… si credono padroni del mondo. Ai Ljaijc ai Cerci e quant’altro… imporrei di vedere, ogni giorno, un video con la carriera di un certo Centurioni… Fuoriclasse si nasce, ma giocatori di serie A si diventa anche con la serietà quotidiana, dentro e fuori dal campo. Ed ora il Cesena.. Ricordo di aver ammirato molto i tifosi dello Spezia che nel 2008 avevano salutato con un grande “festa” la loro squadra già retrocessa nell’ultima gara casalinga in serie B. Sarebbe bello assistere a qualcosa del genere contro i bianconeri domenica. Non ci sarà il tutto esaurito, ma ci sarà un pubblico più vero ed autentico. Ed in fondo è affascinante pensare che azzurri e bianconeri si erano ritrovati di fronte l’ultima volta in campionato al “Piola” in Lega Pro nel 2009. E che sono saliti nella massima serie con una grande impresa che merita di essere celebrata ancora una volta, nonostante il sogno sia ormai giunto alla fine. In chiave azzurra è doveroso dare il massimo per centrare un ultimo successo. Per porre un margine di sicurezza tra noi e la squadra di Beretta. Ma soprattutto per regalare una gioia casalinga ad una tifoseria davvero eccezionale che merita un regalo di congedo… Fino alla fine… Forza Novara sempre! |
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