L'editoriale del 21/09/2012
sabato 22 settembre 2012 - 10:13
A cura di Massimo Barbero
Dopo Verona la parola d’ordine dev’essere “consapevolezza”. La prestazione offerta contro una delle protagoniste annunciate di questo campionato autorizza pensieri positivi. Avevamo catalogato la “goleada” di Cesena come un risultato da prendere con le pinze, per la situazione contingente dell’avversario. Stavolta questa cautela non regge. Il confronto contro un avversario che al mercato ha comprato tanti giocatori importanti, che era reduce da due vittorie spettacolari e che si esalta sempre nella propria tana è stato davvero esaltante per noi. Poteva finire in mille modi diversi, ma se c’era una squadra che meritava di vincere, a giudicare dalle palle gol create, era certamente quella con la maglia azzurra (pardon rossa…). Dopo l’immediato 1-0 anch’io ho temuto che la truppa di Mandorlini ci avrebbe potuto far davvero male sfruttando le ripartenze, la velocità degli esterni ed i movimenti di Cacia. Invece solo nella fase centrale del primo tempo i padroni di casa hanno fatto rimarcare una certa supremazia. Prima e dopo c’è stato soprattutto Novara. E nella ripresa i gialloblu hanno badato solo a gestire l’immediato vantaggio, consegnandosi alla nostra costante pressione. Il pareggio è giunto grazie ad un tiro da fuori. Ma poteva (doveva) arrivare in altre mille modi, tante sono state le azioni ospiti nella metà campo scaligera. Facciamo un po’ il punto della situazione dopo cinque giornate di campionato. In queste settimane abbiamo scoperto giovani che si sono già rivelati elementi affidabili, con ulteriori margini di crescita. Penso a Ghiringhelli ed Alhassan che nessuno di noi conosceva, tranne evidentemente Giaretta. Senza dimenticare quel Mehmeti che in meno di 90’ giocati in tutto ha già infilato tre “palline” nella porta avversaria e sfornato un assist decisivo in una situazione molto difficile (in svantaggio contro l’Empoli). A loro affiancherei Del Prete che si sta rivelando un esterno affidabile e molto Tesseriano per le capacità propositive. Poi c’è Pablo che è tornato con lo spirito giusto, con un atteggiamento (al di là dei 3 gol già realizzati) che è il migliore possibile. Bastrini, Lazzari, Parravicini devono ancora carburare al cento per cento, ma anche in queste primissime settimane a Novarello hanno già mostrato di essere affidabili e “di categoria”. Ed abbiamo sempre uno “zoccolo duro” di uomini che non tradisce mai: Ludi, Lisuzzo, Marianini, Pesce, Motta e naturalmente Rubino. All’appello mancano ancora diversi nuovi arrivi, ma sarebbe davvero assurdo approntare processi sommari ad estate appena finita. Lasciamo lavorare questi ragazzi in tutta serenità, senza mai dimenticare la “parabola” dell’ex brutto anatroccolo Garcia e dei troppi giudizi avventati su di lui sprecati lo scorso anno già ad ottobre. Un capitolo a parte merita Piovaccari. Gli manca il gol e si vede, ma io credo ancora in lui e ritengo che (aspettando Mehmeti) sia ancora la spalla ideale di Gonzalez. Allo stadio non ho visto il suo presunto gesto di rabbia al momento della sostituzione. Se lo ha fatto mi auguro provveda subito a chiarirsi (e scusarsi) con il mister ed i compagni. La storia recente insegna che il “meggiorinismo” non porta a molto. Per contro ritengo che per un attaccante di B ci siano poche fortune maggiori che giocare nel Novara di Tesser… Le opportunità non mancano mai…. Insomma il quadro complessivo è ben più confortante rispetto a 28 giorni fa quando ci apprestavano ad allestire in fretta e furia la borsa per Grosseto con giustificate preoccupazioni. La classifica ci deve dare ulteriori stimoli positivi. Per colpe pregresse (ed i pareggi casalinghi) ci ritroviamo mischiati a squadre che non hanno ancora vinto… o che hanno conosciuto una sola giornata di gloria, tra tante stecche. E con uno Spezia alle porte c’è poco da abbassare la guardia. Ripenso al nostro cammino casalingo da quando siamo diventati “il Novara”. Intendo dal novembre 2010 quando abbiamo smesso di essere una “matricola terribile” per diventare una realtà consolidata del campionato cadetto. Da allora abbiamo vinto pochissime gare interne “abbordabili”. Alla rinfusa ricordo Crotone, Ascoli, Frosinone e forse null’altro… Per contro abbiamo fatto decisamente meglio nei big match battendo Reggina, Torino e Padova nei play off… Chissà che non sia un segnale per ottenere contro il grande Spezia quello che una svista di Di Paolo ci ha probabilmente negato solo otto giorni fa… A proposito… da persona che ha il fondato timore di non potere arrivare in tempo per il calcio d’inizio martedì… chiedo a chi sarà sugli spalti… di tifare il doppio del solito… Anche per chi sarà costretto a soffrire altrove (spero aggrappandosi alla voce di Molina) per improrogabili impegni di lavoro… Oggi più che mai… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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