Novara - Brescia: la tifocronaca
martedė 11 febbraio 2014 - 16:40
a cura di Alessio Farinelli
Monday night al Piola che vede il Novara di mister Calori contrapposto al suo passato. Infatti l'avversario di stasera è il Brescia di mister Bergodi. La pioggia scesa negli ultimi giorni scoraggia il tifoso novarese medio che preferisce rimanere a casa comodo a guardare la partita. Questo calcio schiavo delle pay-tv...ma c'è ancora chi resiste scegliendo di sfidare le intemperie e sostenere la squadra infatti sono circa un centinaio gli ultras novaresi raccolti dietro lo striscione Curva Nord Novara,a margine di questa pezza sono presenti anche i gruppi Sezione,Vecchio Stampo e Zoo. Volgendo lo sguardo alla curva ospiti la risposta è imponente;sono infatti circa 500 i bresciani giunti in terra novarese per sostenere le rondinelle. Nel caso odierno i Bresciani della Curva Nord hanno sottoscritto la tessera, mentre i Brescia 1911 hanno preferito declinare l’offerta, ragion per cui quantitativamente non saraĖ una trasferta imponente. Comunque, anche in questa sera, considerando pure l’andamento della squadra, i Lombardi si confermeranno tifoseria di spessore. Non eĖ che la cosa la scopra io oggi, la storia ultras delle Rondinelle parla chiaro; si puoĖ stimare o odiare una tifoseria, ma non si puoĖ certamente denigrarla a prescindere ed i Bresciani qualche numero nella loro storia l’hanno fatto. Gli ospiti attaccano diverse pezze alla balaustra e giaĖ durante il riscaldamento della squadra cominciano con i cori: il primo eĖ dedicato all’attaccante Caracciolo, poi eĖ la volta di spronare la squadra a fornire una prestazione all’altezza. I novaresi attendono l'ingresso delle due squadre e lo salutano con un forte Novara Novara accompagnato dallo sventolio di diversi bandieroni. I bresciani si fanno notare per un coro contro novaresi per i noti fatti accaduti nell’estate di qualche anno fa al Torneo “U8”: la ferita non eĖ stata rimarginata e ad ogni incontro tra le due squadre la questione viene riproposta. Non che siano i cori “anti” a far da padrone, anzi la Curva bresciana formato trasferta non disdegna di sostenere squadra e maglia. La risposta novarese non si fa attendere e i pochi presenti rispediscono al mittente questi sfottò,la prima parte della gara scorre piacevolmente, accompagnata dall’incessante tifo dei padroni di casa che oggi prediligono cori piuĖ prolungati rispetto quelli a ripetere. Gli ospiti non accusano flessioni, cori su cori ed esteticamente parlando, complimenti agli sbandieratori che sventolano un paio di bandieroni all’estremitaĖ del gruppo. Pochi battimani per i Bresciani, i cori non vengono ritmati ma viene usata solo ed esclusivamente la voce. L‘unico momento di parziale silenzio eĖ quando viene organizzata la sciarpata, gli esiti sono davvero uno spettacolo per chi come me ha un occhio di riguardo verso le curve. Poco dopo appare uno striscione nel settore ospite indirizzato all'ex allenatore Calori,Ciao Alessandro,segue poi un coro di saluto verso il mister del Novara che con gesto saluta la sua vecchia tifoseria. Poco dopo viene acclamato anche l'attuale allenatore Bergodi che prontamente ringrazia con un cenno della mano i suoi tifosi. Il primo tempo pare destinato a chiudersi sul risultato di 0-0 ma proprio allo scadere è l'ex Caracciolo a battere Kosicky ed insaccare la rete del vantaggio bresciano. Grande festa per la curva ospite che esplode per un vantaggio inaspettato ma molto importante nell'economia della gara. Il gelo cade sul Piola che in silenzio accompagna l'uscita delle squadre,si chiude così il primo tempo che vede in vantaggio le rondinelle. Lo svantaggio non scalfisce i novaresi che, a piuĖ riprese, chiedono la reazione della squadra, dimostrando un attaccamento alla maglia tipico degli ultras. Dopo un paio di cori a ripetere anche lo stadio pare riprendere vita, e quantomeno con il battimani aiuta gli ultras azzurri. Ma ancora una volta lo sforzo novarese viene vanificato dalla rete di Grossi che, da due passi, insacca lo 0-2 per gli ospiti, facendo esplodere am- bedue le tifoserie. I bresciani per la felicitaĖ saltano e incitano a gran voce i propri ragazzi, i novaresi, invece, stanchi di una squadra molle chiedono, senza troppi giri di parole, di tirare fuori gli attributi per onorare la maglia che indossano. recepita dagli azzurri di Calori, infatti sono molte le occasioni create dalla compagine piemontese che, a piuĖ riprese, rischia di segnare il gol che riaprirebbe la partita occasione che arriva sui piedi di Rubino,l'uomo simbolo del Novara,che segna il gol che accorcia le distanze e catapulta il capitano del Novara nella leggenda. Infatti Rubino aggancia Piola nella classifica dei marcatori del Novara all time. La gioia eĖ incontenibile per lo stadio, che esplode come una bomba in un grido di liberazione per una rete che potrebbe riaprire le sorti della gara. Purtroppo la reazione del Novara finisce con il passare dei minuti e gli ultras di cosa dopo qualche richiesta di tiare fuori gli attributi prende la decisione,forte,ma condivisibile di lasciar vuoto il settore centrale e seguire il resto della gara in silenzio. Dal settore dei Bresciani i cori continuano a venire sciorinati senza troppi problemi, le pause continuano ad essere prossime allo zero ed i bandieroni sono sempre alti. La prova del contingente bresciano eĖ veramente di qualitaĖ, i presenti sono tutti ultras o comunque sostengono la squadra con partecipazione, nessuno si sogna di sedersi per vedere passivamente la partita e nessuno si sogna di distaccarsi fisicamente dal gruppo. A livello visivo non si puoĖ dire che non sia un bel vedere. La maggior parte del pubblico si alza e prende la via dell’uscita stanca e delusa di una prestazione orrenda. Gli ospiti possono esultare per il fischio che sancisce la fine delle ostilitaĖ, sono in zona play-off e la gioia per loro eĖ incommensurabile. Ben diversa eĖ la reazione del pubblico di casa, fischi piovono sulla squadra, gli ultras chiedono a gran voce il confronto con i propri giocatori chiamandoli sotto la loro curva, ma questi li ignorano prendendo la via degli spogliatoi eccezion fatta per capitan Rubino che sia prima che fuori lo stadio ha un confronto civile e pacifico con gli ultras novaresi. Non ho informazioni sul contenuto della conversazione ma non è difficile immaginare che potesse vertere sulla mancanza di attributi della squadra. Anche i bresciani chiamano la squadra sotto la curva, ma per tributare loro il giusto applauso per l’ennesima vittoria e per chiedere qualche maglietta ai propri beniamini. La squadra si porta sotto il settore e qualche fortunato riceve l’agognata maglia. I novaresi presenti oggi ce la mettono tutta e finché hanno fiato si fanno sentire verso la fine della partita decidono di far capire alla squadra il loro dissenso circa la prestazione smettendo di tifare. I bresciani hanno dimostrato di essere una tifoseria di categoria superiore,compatti colorati e rumorosi,sono infatti 3 i petardi fatti scoppiare dai lombardi. Il loro glorioso passato si vede anche in questa serata.
Alessio Farinelli |