L'opinione di Massimo Barbero
domenica 02 dicembre 2007 - 21:39
Novara-Verona 1-0
Dopo tante trasferte, uno stop forzato, qualche punto racimolato e qualche delusione da smaltire avevamo soprattutto bisogno di una vittoria per ripartire. E vittoria è stata contro un Verona che si è infilato in un tunnel di cui si fatica a vedere la via d’uscita.
Non è stata una bella partita perché il Verona è durato soltanto un quarto d’ora. Poi è stato un lungo monologo azzurro, non accompagnato dalla necessaria cattiveria per trasformare il successo in una logica goleada o quantomeno in un risultato che non ci portasse a guadare il cronometro col fiato sospeso fino alla fine.
Non è stata una bella partita anche perché la cornice non era degna di un Novara-Verona.
Uno stadio senza colori e cori (e tifosi avversari) mette sempre un po’ di tristezza. Alla fine però è arrivata la vittoria (una vittoria strameritata, intendiamoci) ed allora possiamo archiviare questa domenica con logica soddisfazione.
Come dicevo il Verona è durato un quarto d’ora. Un quarto d’ora nel quale i gialloblu ci hanno messo in difficoltà. Se non ci fosse stato il provvidenziale salvataggio di Bresciani avremmo giocato un’altra gara ad handicap come quella con la Cavese. Invece, passato il pericolo, abbiamo cominciato a dominare la scena. I veneti si schieravano con due punte e due esterni d’attacco (che per varie ragioni non potevano avere grande tenuta). Passata la foga dei minuti iniziali non potevano reggere l’urto. E difatti gli esterni azzurri hanno cominciato ad avere sempre più spazi per affondare. Il nostro vantaggio era già nell’aria da un pò quando Rubino ha finalmente trovato il varco giusto.
Sull’1-0 era logico attendersi una reazione da parte dei veneti (che con la Paganese non avevano sfigurato). Invece il Verona odierno proprio non ne aveva. Pellegrini ha forse complicato le cose inserendo giovanissimi che non potevano avere l’esperienza per raddrizzare la situazione. La rinuncia a bomber Morante (18 gol nella Sambenedettese l’anno scorso) appare dall’esterno incomprensibile.
Il Novara si è adattato al walzer lento dei veneti. Si è accontentato di gestire la situazione, di ricamare qualche azione piacevole, di creare qualche palla gol nitida nel finale. Un atteggiamento che ci ha portato a rischiare meno di nulla, anche se gare come quella odierna andrebbero chiuse prima, per evitare sorprese, sempre possibili nel calcio…
Oggi voglio fare un plauso a Bresciani che si è fatto trovare pronto alla chiamata del mister. Ed a capitan Ciuffetelli che da bordocampo incitava i compagni in campo, invitava il pubblico ad applaudirli. L’equilibrio del gruppo è una delle armi di questo Novara, un elemento in più che potrebbe risultare decisivo a lungo andare.
In questi giorni ho letto da vicino gli articoli che riguardavano il Verona ed il suo passaggio societario. Nomi che venivano ufficializzati e che altrettanto ufficialmente si defilavano un’ora dopo… Non so come potrà andare a finire questa vicenda (ovviamente auguro al glorioso Hellas ogni fortuna) ma ogni giorno che passa… ringrazio sempre di più la buona stella che ci ha fatto arrivare a Novara una proprietà seria come l’attuale…Teniamocela stretta… Domenica si va sul campo della capolista, con il doveroso rispetto per un Sassuolo che ha dimostrato di non essere una meteora, ma una squadra che ha costruito i propri risultati con una grande organizzazione di gioco che la premia da due anni. Ma anche con l’orgoglio di chi sa di avere i mezzi per recitare un ruolo importante in questo campionato delle big. L’anno scorso a Sassuolo cominciò il cortocircuito del nostro campionato. Quel gol strano quando eravamo in vantaggio per 1-0 (ricordate lo scontro Erpen-Micillo?) segnò la svolta negativa del nostro 2007 cominciato con tante speranze. Stavolta abbiamo la possibilità di rifarci, di far vedere agli emiliani che ci siamo anche noi nelle posizioni che contano… Serve una prestazione da Novara ed il sostegno di tutti… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |