L'opinione di Massimo Barbero
domenica 13 gennaio 2008 - 21:20
Novara-Foligno 1-2
Avevamo caricato questa gara di troppe attese. Sarebbe dovuta essere la partita del rilancio dopo la disfatta di Padova, l’occasione per ritornare agganciati alla zona play off, la risposta a critiche più o meno giustificate che si erano trascinate nella lunga sosta, il degno coronamento dell’inizio delle nostre feste del Centenario… Come spesso accade quando si ripongono troppe aspettative in soli 90 minuti… siamo stati schiacciati dal peso di una partita che dovevamo vincere e soprattutto non potevamo perdere… Non ho digerito quel primo tempo giocato sottotono. Avremmo dovuto aggredire i nostri avversari sin dal fischio iniziale. Sarebbe stato importantissimo sbloccare subito la gara. D’incanto avremmo ritrovato la fiducia smarrita a Padova, l’entusiasmo della gente. Avremmo stravolto i piani tattici dell’ottimo Foligno. Invece ci siamo fatti imbrigliare dalla loro superiorità numerica in mezzo al campo. Quando pareva che stessimo prendendo quota abbiamo incassato una rete che ricorda da vicino troppi gol subiti nel corso di questa stagione. Soltanto nella ripresa il nostro forcing è diventato insistente e rabbioso. Abbiamo costretto gli ospiti a rintanarsi nella loro area, abbiamo guadagnato un’infinità di punizioni e calci d’angolo. Non avremo giocato un gran calcio, ma abbiamo creato un numero enorme di mischie in area umbra, di situazioni interessanti, di possibili quasi gol. Abbiamo perso perché anche nel momento più favorevole (avversario in dieci) abbiamo concesso agli ospiti un contropiede incredibile. Il Foligno peraltro merita grossi complimenti. Non ha fatto cose trascendentali, ma ci ha ricordato come si gioca in C quando non si hanno nomi altisonanti (ma comunque tanti buoni giocatori). Rabbia e determinazione su ogni pallone, in ogni mischia, in ogni rimpallo, organizzazione tattica e rapido contropiede. E’ una categoria particolare (per questo affascinante) in cui non c’è nulla di scontato. Il Legnano vende e svende e batte il grande Padova. I giocatori del Lanciano non prendono soldi da mesi e continuano a stupire. Spesso in C la fame (di punti, di visibilità di nuove prospettive) conta più delle qualità tecniche. L’ultimo pensiero di una domenica da dimenticare è per il grande Ciuffetelli. Non te la prendere, Sandro, hai la stessa media di errori dal dischetto di un certo Palombo… Sono periodi che capitano… sarà ancora più bello quando presto tornerai a gonfiare la rete…. Ed ora alcune riflessioni sul futuro. A 14 gare dalla fine abbiamo 6 punti di distacco dalla zona play off e 8 di vantaggio sull’area play out. Se fino a Sassuolo eravamo in media coi programmi estivi, poi abbiamo buttato via 7 dei 9 punti a disposizione in casa. Troppi, davvero troppi. Peraltro può ancora accadere di tutto. Due anni fa a gennaio eravamo a zona siderale dal quinto posto… ed invece ad aprile ci siamo trovati a sognare il miracolo… Lo scorso anno di questi tempi ci sentivamo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa ed invece col Padova alla penultima avevamo la tachicardia… Può ancora accadere di tutto, ma è innegabile che allo stato la nostra destinazione più probabile per la prossima stagione è ancora la C1. Per questo qualsiasi valutazione su eventuali cambiamenti o innesti va fatta in una programmazione di (almeno) 18 mesi. Non servono prestiti o giocatori sul viale del tramonto. Se c’è la possibilità di inserire già a gennaio qualche giocatore che in prospettiva ci può consentire di ridurre il gap che ancora ci divide dalle grandissime, va sfruttata sin d’ora. Altrimenti questa squadra deve soprattutto ritrovare i propri equilibri, interni ed esterni. Non avremo una difesa imperforabile, ma non siamo nemmeno una compagine da una media da tre gol a partita. Durante la stagione di Cabrini cambiavamo modulo di continuo. Dal 4-4-2 iniziale al 4-5-1 di inverno. Trovammo la quadra a marzo inoltrato, paradossalmente a seguito dell’infortunio di uno dei nostri migliori giocatori, l’esuberante Cristiano. Non mi metto a dare i numeri, né ad improvvisare moduli tattici (perché ammetto di non esserne in grado) però evidentemente qualcosa bisogna fare per invertire la rotta. Anche perché in trasferta giocheremo su campi molto caldi (e con squadre affamate di punti) ed in casa affronteremo tanti… Foligno… ovvero tante squadre forti capaci di punirci al primo errore…. E’ una brutta serata… ma verranno giorni migliori… Caro vecchio Novara, non prendertela, è solo l’inizio…. La tua festa di compleanno sarà degna del tuo grande splendore… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |