Visto da: Pisa!
lunedė 29 agosto 2016 - 20:30
intervista al collaboratore de "Il Tirreno" Andrea Chiavacci
Dalla gioia alla rabbia-delusione il passo è breve... Ne sanno qualcosa a Pisa, dove tifosi e addetti ai lavori hanno dovuto trascorrere diversi mesi immersi nel caos societario che ha afflitto la squadra della propria città, neo promossa in serie B dopo la finale play off vinta contro il Foggia. Tra dimissioni tecniche, continui colpi di scena ai piani alti e al rinvio della prima giornata di campionato con la trasferta di Terni saltata dopo la decisione del Presidente della Lega B Andrea Abodi, sotto la Torre è difficile in questo momento parlare di calcio.
All'orizzonte, però, c'è Pisa-Novara, gara che si disputerà al Castellani di Empoli per via dell' indisponibilità dell'Arena Garibaldi. Per questo motivo abbiamo contattato il collaboratore de "Il Tirreno" Andrea Chiavacci...
Un'estate agrodolce per il Pisa e i suoi tifosi: la grande gioia per la serie B ritrovata dopo molti anni è stata "annientata" dalla grave crisi societaria. Ci può riassumere in tappe questa brutta vicenda? "Di solito a Pisa l'estate è sempre un periodo caldo per le vicende societarie, ma mai come quest'anno. Già durante i playoff si intuiva che c'erano dei problemi, poi la sera della promozione conquistata sul campo a Foggia Gattuso disse subito che non sarebbe rimasto con questa società. Dopo il patto di Gallarate con Petroni e Britaly padroni al 100% del Pisa, Gattuso confermato in panchina e Lucchesi non più socio ma solo D.g. sembrava esser arrivata la svolta. Invece arriva un guaio dopo l'altro dalla fidejussione presentata due volte, e poi accettata dalla Covisoc, fino all'arresto di Petroni per bancarotta fraudolenta per il fallimento di Terravision nel 2013. Dopo il ritiro di Storo Gattuso si dimette il 31 luglio. La tifoseria si schiera al fianco dell'allenatore nerazzurro e della squadra che da quel momento viene completamente abbandonata dalla proprietà che nel giro di un mese cambia diverse volte l'amministratore unico. Salta la seconda parte di ritiro a Montecatini e salta anche l'amichevole col Celta per la protesta pacifica dei tifosi. In questa vicenda spunta anche l'ex presidente Mian che però non compra ma diventa presidente onorario per soli nove giorni. Inoltre anche il settore giovanile è stato lasciato allo sbando".
Tanti colpi di scena hanno portato al rinvio di Ternana-Pisa. In settimana, però, è attesa la fumata bianca con Dana nuovo presidente e Gattuso di nuovo in panchina; c'è tanta attesa in città, secondo lei come finirà questa telenovela? "Pablo Dana e il suo fondo d'investimento sono gli unici ad aver fatto una proposta chiara portandolo di fronte a un tavolo. Per il resto solo una manifestazione d'interesse da parte dell'avvocato Nolli e nell'ombra si è mossa anche Italpol società molto vicina a Britaly. La città è decisamente schierata dalla parte di Dana che riporterebbe subito Gattuso in panchina ma la trattativa non è stata affatto semplice. Un ruolo importante lo sta giocando anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che sta cercando di fare incontrare le parti. Ormai non si può più rimandare come ha fatto intendere il presidente della Lega B Abodi. Tra oggi e domani si può chiudere. Il rinvio di Ternana-Pisa è stato chiesto dai giocatori visto che si trovano senza allenatore, senza staff tecnico e senza staff medico. E' stato esonerato anche il tecnico della primavera Colonnello che aveva guidato la squadra nelle due vittorie in coppa Italia contro Brescia e Salernitana. Un'impresa per questi ragazzi che ormai da un mese sono in autogestione. Inoltre alla squadra era stato imposto un ritiro a Serino, unico atto della società in questo periodo, ma i giocatori hanno detto no restando ad allenarsi a San Piero a Grado dove tutti i giorni sono accolti dal calore dei tifosi".
Questa impasse ai piani alti ha portato fino ad ora al non rafforzamento della rosa che vede però un efficace zoccolo duro con all'interno giocatori carismatici e pronti al salto in cadetteria. Questa rosa con un Gattuso carico e motivato in panchina potrà centrale la salvezza, principale obiettivo societario? "Era stata costruita una squadra che poteva puntare a un campionato di medio alta classifica. Due dei nuovi arrivi sono andati subito via come Merkel e lo stesso Scognamiglio che è passato proprio al Novara. Il resto del gruppo è sempre qui a Pisa anche se Colombatto sembra a un passo dal Trapani. Se si sblocca la situazione la squadra va rinforzata e soprattutto deve ritrovare la condizione migliore visto che la preparazione in pratica è stata svolta solo a metà. Anche per Gattuso non sarà facile fare miracoli in tempi brevi. L'avvio sarà sicuramente duro ma se tutto si risolve la squadra si può salvare visto che oltre al gruppo della promozione sono arrivati elementi di spicco come il portiere Ujkani e il terzino Longhi e giovani interessanti come Del Fabro. Tutto dipende dalle prossime ore".
Con la speranza che tutto si risolva al meglio, Pisa-Novara si disputerà a Empoli, allo stadio Castellani. Un peccato per tutta la città non poter festeggiare la "prima" all'Arena Garibaldi. Secondo lei in quanti giungeranno nella vicina città toscana? "Se tutto va bene prevedo che sarà un grande esodo visto che Empoli dista circa 50 chilometri da Pisa. Un vero peccato non giocare all'Arena che è uno dei tanti problemi di quest'estate. I lavori sono partiti da poco e la mancanza attiva della società ha impedito di firmare la bozza di convenzione del comune. Se ci sarà la svolta anche 7-8mila tifosi potrebbero arrivare al Castellani. Come detto i tifosi sono stati determinanti in questo mese. Sabato scorso all'ora in cui si doveva giocare Ternana-Pisa si sono ritrovati all'Arena Garibaldi per una cena alla presenza del sindaco".
Daniele Faranna
|