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Utente:Azzurripersempre 19-08-25 - 10:00:44
8.50 – Team Altamura, interesse per Eric Lanini. L’attaccante classe 1994 si è svincolato dopo le ultime 2 stagioni con la maglia del Benevento.

LacasadiC
 
Utente:esakki2 19-08-25 - 09:55:53
Sui tre scarponi il mio giudizio ad oggi e':
Ranieri. E' stato criticato dalla sua prima entrata in campo con la maglia azzurra. Senza di lui il gioco non si apre, infatti tutti i compagni lo cercano per ripartire, generoso nei contrasti non sempre a buon fine.
Basso. fondamentale nelle punizioni (e ad Alessandria anche nei corner), buon incontrista, ancora impreciso nei passaggi sempre abbondanti(forse non ancora in forma)
Collodel. me lo ricordavo un po' meglio ai tempi, piu' presente nel gioco. E' un comandina che da disposizioni su come schierarsi e affrontare l'avversario.
Mediamente un buon reparto( comunque con tanti rincalzi)
 
Utente:tommaso_ 19-08-25 - 09:12:37
sentiment per questo turno (per partecipare: www.pergoal.it):
match - 1 - X - 2
"Alb-Dol - 50% - 50% - 0% - (1)"
"Alc-Tri - 100% - 0% - 0% - (1)"
"Aur-P.V - 50% - 0% - 50% - (1)"
"Gia-Tre - 0% - 100% - 0% - (X)"
"L.R-Lum - 100% - 0% - 0% - (1)"
"Lec-Osp - 100% - 0% - 0% - (1)"
"Nov-Int - 0% - 100% - 0% - (X)"
"Per-Ren - 50% - 0% - 50% - (1)"
"Uni-Arz - 50% - 50% - 0% - (1)"
"Vir-Cit - 50% - 50% - 0% - (1)"
2 partecipanti
 
Utente:vecchiolupo 19-08-25 - 09:05:56
Finora grandi motivi di entusiasmo non ce ne sono stati,ma si tratta di un sentimento fatuo,che va e che viene con facilita'.Oggi nella tifoseria prevalgono scetticismo ed attesa.Sta alla societa',alla squadra,ai giocatori accendere l'entusiasmo.Motivato, il tifoso novarese risponde,eccome.
 
Utente:FN 19-08-25 - 08:47:51
I 3 scarponi di Marcomg dovrebbero essere Ranieri, Collodel, Basso.😂🐤👽( ci stanno però anche Maressa Arboscello Di Cosmo che sono da scoprire ).
Sottopunte 🫢 ne abbiamo 3 manca Donadio.
Su Perini la penso come Marcomg è forte ; a me piace anche Alberti .
Per me è un bel Novara meriterebbe più entusiasmo da parte dei Novaresi ..💙
 
Utente:tommaso_ 19-08-25 - 08:44:45
@Dino è così bello che ci sta leggerlo tre volte di fila!
 
Utente:Nino 1921 19-08-25 - 07:55:02

PROVERBIO DEL GIORNO decimonono di agosto 2025

Quand ch’al vegna dla muntagna ciapa I bestï e va in campagna.

Quando viene dalla montagna prendi le bestie e va in campagna.

www.associazionetifosinovara.it

Se sei un Cuore Azzurro ti associ.
 
Utente:Vercingetorix 19-08-25 - 07:43:26
Grazie Dino per condividere meravigliose storie della nostra passione.

FVCA
 
Utente:DinoSauro36 19-08-25 - 01:24:09
Scusate.
 
Utente:DinoSauro36 19-08-25 - 01:19:03
FRANCESCOLI DELFINO - Presidente del Novara dal 1945 al 1956
Superstizioso come pochi, era convinto che la medaglietta di San Cristoforo gli portasse fortuna; la teneva sempre in tasca e, all'occasione, non visto, la sfregava tra pollice e indice. Il Commendator Delfino Francescoli, industriale calzaturiero di Grignasco, frazione Ara è stato il Presidente del Novara in Serie A. Si sentiva un po' mecenate e guardava con ammirazione a quelli del calcio, i più famosi, per cui accettò con entusiasmo la presidenza del Novara Calcio offertagli da Piero Omodei. Ingaggiò il mitico Piola che la Juventus riteneva ormai sul viale del tramonto (ripetendo l'errore di anni pima con Guglielmo Gabetto al Torino) convincendolo a scendere in Serie B. Scalò la Serie A. Era il momento magico del 'Commenda' che entrava nello spogliatoio prima della partita invitando i due campioni del mondo Piola e Piero Ferraris ('I miei gioielli', diceva) a palpeggiare la miracolosa medaglietta. In piedi, ai bordi del campo (non esisteva ancora la panchina) seguiva la partita e se il Novara faceva gol mandava baci in tribuna allargando le braccia a occhi sgranati per la gioia. Era un uomo felice Fancescoli: la fabbrica andava bene, il Novara anche. Sì, è vero: soffriva per le delusioni famigliari e per le esigenze sempre crescenti delle amanti: Ma superava tutto con disinvoltura: forse sapeva di non essere amato per carisma d'intelletto e avvenenza fisica, tuttavia si sentiva protetto da un codazzo di cortigiani, deferenti e ingordi che per primi lo abbandonarono quando tramontò la stella del 'Commendatore-Presidente'. Addio festosa passerella fra i giocatori del Novara vittoriosi! Addio bella palazzina sul baluardo con vista panoramica fino al Monviso! Addio belle donne e conviti con i grandi mecenate del mondo del pallone! Delfino Francescoli, vinto ma sereno, torna a orlare tomaie da artigiano nella fabbrica di Ara ormai troppo grande. Sopravvive alla sua leggenda, senza amici, solo, modesto, dignitoso, senza ostentare rimpianti per il prestigioso passato, Muore guidando l'auto sulla strada della Valsesia, un incidente come tanti; il giornale titola piccolo, su una colonna: 'E' morto l'ex presidente del Novara'. Lo compongono pietosamente mentre il poliziotto di servizio, con burocratica diligenza, elenca gli oggetti che ha indosso. In tasca gli trovano una medaglietta di San Cristoforo: viene inclusa tra i reperti (da 'Novaresi bella gente' di Romolo Barisonzo).FRANCESCOLI DELFINO - Presidente del Novara dal 1945 al 1956
Superstizioso come pochi, era convinto che la medaglietta di San Cristoforo gli portasse fortuna; la teneva sempre in tasca e, all'occasione, non visto, la sfregava tra pollice e indice. Il Commendator Delfino Francescoli, industriale calzaturiero di Grignasco, frazione Ara è stato il Presidente del Novara in Serie A. Si sentiva un po' mecenate e guardava con ammirazione a quelli del calcio, i più famosi, per cui accettò con entusiasmo la presidenza del Novara Calcio offertagli da Piero Omodei. Ingaggiò il mitico Piola che la Juventus riteneva ormai sul viale deel tramonto (ripetendo l'errore di anni pima con Guglielmo Gabetto al Torino) convincendolo a scendere in Serie B. Scalò la Serie A. Era il momento magico del 'Commenda' che entrava nello spogliatoio prima della partita invitando i due campioni del mondo Piola e Piero Ferraris ('I miei gioielli', diceva) a palpeggiare la miracolosa medaglietta. In piedi, ai bordi del campo (non esisteva ancora la panchina) seguiva la partita e se il Novara faceva gol mandava baci in tribuna allargando le braccia a occhi sgranati per la gioia. Era un uomo felice Fancescoli: la faabbrica andava bene, il Novara anche. Sì, è vero: soffriva per le delusioni famigliari e per le esigenze sempre crescenti delle amanti: Ma superava tutto con disinvoltura: forse sapeva di non essere amato per carisma d'intelletto e avvenenza fisica, tuttavia si sentiva protetto da un codazzo di cortigiani, deferenti e ingordi che per primi lo abbandonarono quando tramontò la stella del 'Commendatore-Presidente'. Addio festosa passerella fra i giocatori del Nvara vittoriosi! Addio bella palazzina sul baluardo con vista panoramica fino al Monviso! Addio belle donne e conviti con i grandi mecenate del mondo del pallone! Delfino Francescoli, vinto ma sereno, torna a orlare tomaie da artigiano nella fabbrica di Ara ormai troppo grande. Sopravvive alla sua leggenda, senza amici, solo, modesto, dignitoso, senza ostentare rimpianti per il prestigioso passato, Muore guidando l'auto sulla strada della Valsesia, un incidente come tanti; il giornale titola piccolo, su una colonna: 'E' morto l'ex presidente del Novara'. Lo compongono pietosamente mentre il poliziotto di servizio, con burocratica diligenza, elenca gli oggetti che ha indosso. In tasca gli trovano una medaglietta di San Cristoforo: viene inclusa tra i reperti (da 'Novaresi bella gente' di Romolo Barisonzo).FRANCESCOLI DELFINO - Presidente del Novara dal 1945 al 1956
Superstizioso come pochi, era convinto che la medaglietta di San Cristoforo gli portasse fortuna; la teneva sempre in tasca e, all'occasione, non visto, la sfregava tra pollice e indice. Il Commendator Delfino Francescoli, industriale calzaturiero di Grignasco, frazione Ara è stato il Presidente del Novara in Serie A. Si sentiva un po' mecenate e guardava con ammirazione a quelli del calcio, i più famosi, per cui accettò con entusiasmo la presidenza del Novara Calcio offertagli da Piero Omodei. Ingaggiò il mitico Piola che la Juventus riteneva ormai sul viale deel tramonto (ripetendo l'errore di anni pima con Guglielmo Gabetto al Torino) convincendolo a scendere in Serie B. Scalò la Serie A. Era il momento magico del 'Commenda' che entrava nello spogliatoio prima della partita invitando i due campioni del mondo Piola e Piero Ferraris ('I miei gioielli', diceva) a palpeggiare la miracolosa medaglietta. In piedi, ai bordi del campo (non esisteva ancora la panchina) seguiva la partita e se il Novara faceva gol mandava baci in tribuna allargando le braccia a occhi sgranati per la gioia. Era un uomo felice Fancescoli: la faabbrica andava bene, il Novara anche. Sì, è vero: soffriva per le delusioni famigliari e per le esigenze sempre crescenti delle amanti: Ma superava tutto con disinvoltura: forse sapeva di non essere amato per carisma d'intelletto e avvenenza fisica, tuttavia si sentiva protetto da un codazzo di cortigiani, deferenti e ingordi che per primi lo abbandonarono quando tramontò la stella del 'Commendatore-Presidente'. Addio festosa passerella fra i giocatori del Nvara vittoriosi! Addio bella palazzina sul baluardo con vista panoramica fino al Monviso! Addio belle donne e conviti con i grandi mecenate del mondo del pallone! Delfino Francescoli, vinto ma sereno, torna a orlare tomaie da artigiano nella fabbrica di Ara ormai troppo grande. Sopravvive alla sua leggenda, senza amici, solo, modesto, dignitoso, senza ostentare rimpianti per il prestigioso passato, Muore guidando l'auto sulla strada della Valsesia, un incidente come tanti; il giornale titola piccolo, su una colonna: 'E' morto l'ex presidente del Novara'. Lo compongono pietosamente mentre il poliziotto di servizio, con burocratica diligenza, elenca gli oggetti che ha indosso. In tasca gli trovano una medaglietta di San Cristoforo: viene inclusa tra i reperti (da 'Novaresi bella gente' di Romolo Barisonzo).
 

 

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