Da 0 a 10 di Novara-Ternana
lunedì 03 aprile 2017 - 08:53
di Marco Nissotti
Voto 10 - appena la celebri, finisce. Non ce la saremmo immaginata una striscia così lunga di partite senza perdere, avevamo l'ovvia certezza che sarebbe finita. È finita con l'ultima in classifica, ma l'ultima in classifica del campionato di B non è l'ultima in classifica del campionato di A. Il campionato è più livellato, e conta, più che il valore della squadra, quando la si affronta.
Voto 9 - ne mancano 9. E le prossime partite sono da bollino rosso. Ma vale il concetto espresso sopra. Non si era vinto prima di giocare con la Ternana, non si è perso le prossime.
Voto 8 - quanto ha pesato la tensione. Per giudicare la partita di ieri, o meglio, per analizzare il perché sembravamo "fuori partita" specie all'inizio, bisogna secondo me contestualizzare la partita. Arrivava dopo partite difficili dove si è raccolto poco (in termini di punti; in qualche occasione di più, in altre di meno, del meritato). E con alle porte un ciclo di ferro. Se credo tutti abbiamo pensato prima della partita: "oggi è da vincere", credo che questo pensiero l'abbiano avuto anche i giocatori azzurri. E non aiuta, la pressione di dover vincere a tutti costi non aiuta.
Voto 7 - ai cambi. Spesso ci si domanda come mai quei giocatori, entrati bene in gara, non potessero essere utilizzati subito. Ma non sempre, se lo si fa, il risultato di qualche minuto è spalmato sui 90'. Citazione particolare per Adorjan, in questo momento più in palla di un Orlandi per esempio, e credo che il mister rifletterà in merito.
Voto 6 - nessuno scossone in classifica. Ci aspettano, le aspettiamo, ma forse, è sempre tutto riconducibile al fatto che nessuno aspetta nessuno, ma tutte sono di un livello molto simile.
Voto 5 - all'attacco. Se ragioniamo per reparti, che comunque sono strettamente interconnessi nel rendimento, quando davanti i nostri attaccanti sono in momento di calo, i risultati non arrivano. Quello che non ci voleva, ora che abbiamo più soluzioni "esperte" davanti (all'andata non era solo una questione di condizione, ma anche di inserimento nella categoria di qualche giovane), che tutte siano in calo contemporaneamente. Ma se è vero che la condizione non cambia all'improvviso, per un attaccante o un trequartista un gol può far immediatamente lasciare alle spalle un periodo un po' così.
Voto 4 - ai troppi errori. Una spiegazione personale del perché così tanti errori banali, me la sono data e l'ho espressa al voto 8. Onestamente però, recentemente, allargando la valutazione ad altre recenti partite, noto che abbiamo un po' smarrito alcune fondamentali caratteristiche che sembravano acquisite. Allarghiamo meno il gioco, cambiamo meno il gioco, e la manovra sembra più slegata. Non è di un passaggio sbagliato che mi preoccupo, perché quello si risolve da solo e va preso per quello che è, e "sparisce" la partita successiva se migliora la prestazione. Il resto va monitorato e, nel caso, corretto.
Voto 3 - le prossime tre, le prime tre. Tremendo calendario, ma...All'andata tre punti, ma tutti ci ricordiamo come sono maturate all'andata le sconfitte con la Spal (numero di indisponibili) e con il Frosinone (gol preso in una situazione a dir poco "particolare"). Sono cresciute loro (Hellas a parte, che ha smarrito forse delle certezze e ha più tensione), ma siamo cresciuti anche noi.
Voto 2 - e se ci si mette il portiere avversario. Sovente, a una "giornata no" tua, si aggiunge una giornata "sì" del portiere avversario, che cementifica il concetto di "giornata no".
Voto 1 - all'obiettivo. Massimo per qualcuno, minimo per altri, imprescindibile per tutti. Rabbuiati certo, incavolati pure. Minima consolazione al novantesimo, ma con il passare delle ore, e lo smaltimento dei sentimenti post-sconfitta, in testa la Spal e il fatto che siamo quasi salvi.
Voto 0 - alla bestia nera. È irrazionale, non ha senso, ma è una delle cose magiche, appunto, dello sport. Finite anche per quest'anno le partite con la Ternana, e non è poco.
Marco Nissotti
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