L'intervista a Fabio Lorenzini
mercoledė 31 ottobre 2018 - 10:09
Il derby tra Novara e Vercelli č sempre una partita speciale, parecchio sentita da entrambe le tifoserie"...
“Il derby tra Novara e Vercelli è sempre una partita speciale, parecchio sentita da entrambe le tifoserie. Mi ricordo tanta gente allo stadio e diverse persone in trasferta, in treno oppure in pullman… Il calcio ha bisogno di emozioni vere come queste”.
Chi parla è Fabio Lorenzini, 2 stagioni con le bianche casacche e ben 6 in maglia azzurra. Per ora è fermo, ma non è ancora giunto il momento di definirlo un ex calciatore perché ha giocato fino alla scorsa stagione ed adesso, mentre si guarda in giro, ha preso il patentino da allenatore. In campo è sempre stato un “jolly tuttofare” ed anche fuori non si smentisce. Lavora in un’agenzia di assicurazioni a Roma e d’estate cura uno stabilimento balneare.
Ma torniamo al derby! “Credo di essere uno dei pochi ad aver giocato nel Novara e nelle due squadre di Vercelli. Ho militato anche nella Pro Belvedere affrontando la Pro Vercelli in campionato… Già allora avevo trovato nel presidente Secondo una persona molto seria che aveva allestito una società ben organizzata. Purtroppo in quella stagione i risultati non sono arrivati. Ma si capiva che quella della Pro Belvedere era solo una parentesi. L’obiettivo principale era rappresentato dalla fusione con la squadra principale cittadina…”.
In un derby Pro-Novara giocato in maglia bianca Fabio ha conosciuto un personaggio a cui è tuttoggi molto legato: “Sergio Borgo da avversario ha cominciato a beccarmi sin dal primo minuto. Ed io ovviamente ho risposto per le rime. Quel giorno però è nato il nostro grande rapporto che dura tuttora. Era un po’ che non lo sentivo quando quest’estate mi ha chiamato cominciando così la telefonata “Sono tornato!!!”. Sono contento perché un personaggio come lui mancava tantissimo al calcio italiano e mi spiaceva che avesse lasciato così presto, in quel modo. Al Novara il Direttore ha dato davvero tanto ed ora potrà togliersi altre soddisfazioni”.
A quasi dieci anni dalla sua ultima maglia azzurra Lorenzini rimane molto affezionato ai nostri colori: “Sei stagioni in una squadra non si dimenticano facilmente ed il risultato del Novara è il primo che vado a cercare. Mi tengo sempre aggiornato sulle notizie e sull’andamento degli azzurri. Mi fa piacere che al timone ci siano due miei ex compagni come Morganti e Ludi. Con Paolo tra l’altro ho diviso per anni la camera in ritiro. All’epoca dormivo quasi più spesso con lui che con mia moglie... Il fatto che due ragazzi della mia squadra abbiano avuto un tale incarico vuol dire che, al di là dei risultati, abbiamo lasciato qualcosa. La gente ci apprezzava perché uscivamo dal campo dopo aver dato tutto”.
Fabio ha conservato un bel ricordo anche dell’attuale dirigenza: “Massimo De Salvo è troppo forte! Un grande personaggio ed un grande Presidente. Se penso a come lavoravamo prima del suo arrivo mi rendo conto di quello che ha portato al Novara. Mi spiace che venga criticato o contestato. Certo, la retrocessione ha rappresentato un brutto colpo, ma è stato battuto da 3 società che poi non sono riuscite nemmeno ad iscriversi al campionato. Per chi fa le cose in regola non è semplice stare al passo di chi sgarra. Di certo la dimensione attuale del Novara non può essere la C per cui auguro alla società azzurra (che avrebbe certamente meritato il ripescaggio) di risalire il prima possibile. E per sabato mi auguro un bel derby… che vinca il migliore… possibilmente il Novara”.
L’ultimo pensiero è per i tifosi azzurri: “Li saluto sempre con grande affetto perché la vostra città mi è rimasta nel cuore. Io e Tiziano Maggiolini con cui sono sempre in contatto anche per motivi di lavoro ci ripromettiamo spesso di tornare su a fare un salto con le nostre famiglie. E prima o poi ci riusciremo… Ciao a tutti ed a presto!!!”.
Massimo Barbero
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