Patron De Salvo tra passato, presente e futuro
giovedė 21 marzo 2019 - 09:00
il punto del numero uno del sodalizio azzurro...
Allenamento congiunto con il Baveno al Silvio Piola. Ad assistere a bordo campo anche patron De Salvo, a fianco del DG Nespoli e del DS Borghetti.
Presidente che ha successivamente analizzato ad ampio raggio questa stagione in chiaro-scuro con un occhio rivolto al prossimo futuro...
Apertura dedicata ovviamente all'addio del DS Ludi "a Charly sono, siamo, legati umanamente e professionalmente. Si è sentito di prendere questa decisione non per abbandonare la squadre ma per dare un senso di responsabilità al suo lavoro. Ha dato un messaggio ai suoi giocatori, lui li ha scelti e lui si è assunto le responsabilità. Ma se si è giunti alle dimissioni è perché l'operato dei nostri giocatori non è stato in linea con le attese di inizio stagione. Ora vedremo se prenderanno coscenza di questo e se daranno qualcosa di più".
In cosa sta mancando questa rosa? "continuo a pensare che questo gruppo abbia valori maggiori rispetto a quelli che ha realmente dimostrato fino ad ora. Poi ovviamente è il campo a raccontare la propria verità e quindi sono i risultati a dare una chiara visione del reale che oggettivamente non va bene. La gara con il Cuneo credo sia stata la partita giocata peggio da quando io sono A Novara. I nostri giocatori devono essere consapevoli di tutto questo; ora vedremo la reazione. Il loro futuro, il loro destino non lo decido io ma loro stessi".
Riguardo le scelte impopolari paventate dal tecnico Sannino "io credo che non esistano scelte impopolari o popolari. Il tifoso vuole vedere la propria squadra vincere, punto. Se un giocatore popolare non gioca bene, diventa impopolare. Non importa chi gioca, importa che si vinca. Concordo con il mio mister nel far giocare chi sta meglio, chi è più carico e chi può dare quel qualcosa in più. Aldilà del nome e del curriculum".
Sulla nomina di Mauro Borghetti nuovo direttore sportivo "è un dirigente storico per noi, a Novara da diversi anni al quale sono molto legato. Non deve interessare cosa accadrà l'anno prossimo. Lui è il nostro direttore sportivo e non voglio che si pensi che il suo futuro dipenda dai risultati. Come accaduto con Ludi, sono i risultati purtroppo a segnare talune strade e non voglio che la cosa si ripeta. Mauro spero rimanga con noi per sempre professionalmente e quindi dovremo dargli la giusta collocazione. Preoccupiamoci dell'oggi, e anche grazie alla sua positività ed energia sono certo che faremo bene; poi il futuro lo valuteremo insieme".
Riguardo il periodo che sta attraversando la Società "a livello di uomini abbiamo avuto due addi non voluti da me;io non ho cacciato né Morganti né Ludi. Hanno fatto delle scelte professionali che ho condiviso e accettato. La nostra progettualità è viva. Siamo una Società solida e grazie anche al capitolo" cittadella dello sport" nei prossimi anni lo sarà ancor di più. Solo restando solidi si può anche pensare ad una futura proprietà più forte del sottoscritto. La mia preoccupazione è dare a questa realtà a cui voglio davvero bene un domani che sua roseo. Per farlo bisogna lavorare a prescindere aldilà degli uomini".
Daniele Faranna
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