L'editoriale Azzurro
lunedė 02 settembre 2019 - 10:45
di Massimo Barbero
Il nostro campionato comincia sabato. Juve Under 23 e Monza sono avversarie talmente “particolari” che qualsiasi giudizio sul valore della squadra azzurra potrebbe risultare adesso prematuro e fuorviante.
Ho letto commenti esageratamente entusiastici dopo il 2-0 ai bianconeri maturato dopo un primo tempo di discreta sofferenza. Al pari, nelle valutazioni da bar, colgo oggi di nuovo un pessimismo esagerato all’indomani del 2-0 del “Brianteo”.
Non dev’essere il Monza il nostro termine di paragone e nemmeno l’illusorio 2-0 alla Juve di Pecchia (che tra l’altro ieri ha perso ancora).
Lo saranno Lecco, Pontedera, Pergolettese, Gozzano ed Albinoleffe che affronteremo in rapida sequenza da qui alla fine del mese.
Intendiamoci, il Monza di Berlusconi e Galliani non vincerà il campionato di C a punteggio pieno. Anche D’Errico e compagni lasceranno inevitabilmente dei punti per strada. Però Brocchi ha il grande merito di aver presentato al via della stagione una squadra già “pronta”: non solo grandi nomi ed alternative di lusso, ma soprattutto un undici con la carica agonistica di chi sa che ha ancora tutto da guadagnare.
Chi va in campo lo fa con la “fame” di chi vuole far parte dell’ambizioso progetto Fininvest ancora per tantissimo tempo. Ed i risultati si vedono.Ieri l’inizio della “corazzata” è stato scioccante (per noi).
Hanno scelto una partenza lanciata per far vacillare subito le certezze azzurre alimentate da un debutto molto convincente. Per un quarto d’ora non c’è stata proprio partita, erano sempre lì, in tantissimi a ridosso della nostra area, tutti pronti a colpire.Poi quello scatto di Pablo verso la porta avversaria ha segnato l’inizio di una nuova fase, un po’ più equilibrata. I padroni di casa hanno continuato a creare pericoli in serie. Ma anche il Novara si è reso decisamente minaccioso in 2-3 circostanze. Eravamo entrati finalmente in partita.
Sempre inferiori sì, ma non più rinunciatari, anzi determinati a fare male.Non a caso il vantaggio biancorosso era stato preceduto dall’occasione creata e sciupata da Piscitella. E’ un vero peccato essere riusciti a resistere per 45’ per poi farci sorprendere nell’unico minuto di recupero concesso dal bravissimo arbitro Meraviglia. Siamo arrivati ad un passo dal traguardo minimo dello 0-0 all’intervallo senza purtroppo riuscire a tagliarlo.Mi chiedo, alla lunga, che ne sarebbe stato del nervosismo biancorosso visto fino al guizzo vincente di Finotto (con simulazioni in serie e qualche sceneggiata fuori luogo) se il risultato non si fosse sbloccato prima del riposo.Nella ripresa il Monza non ha più avuto bisogno di forzare le mano.
Si è accontentato di gestire il vantaggio, fino al 2-0 su azione d’angolo che ha chiuso in anticipo la gara. Il Novara ha dato l’illusione di poterla raddrizzare finchè sono rimasti in campo Piscitella e Gonzalez. Poi, con un classico 4-4-2, la manovra azzurra ha perso ogni forma di pericolosità visto che i nostri uscivano quasi sempre battuti nei duelli individuali con gli avversari.Era chiara l’intenzione di mister Banchieri di inserire uomini freschi al posto di chi aveva speso molto. Però io Pablo non lo toglierei mai. Nemmeno nei pomeriggi in cui sbaglia tantissimo a ridosso dell’area avversaria come ha fatto ieri. Perché anche quando sembra non averne più… da un momento all’altro ti può tirar fuori lo spunto, la giocata, la furbata in grado di sorprendere difensori di qualsivoglia categoria.Piscitella, uno dei meno convincenti all’esordio, è stato l’azzurro che forse ha interpretato meglio la partita di ieri, adattando le proprie qualità tecniche allo spirito di sacrificio che modulo e circostanze imponevano. Ha difettato parecchio al momento della conclusione e del passaggio risolutivo.
Ma lui si è dimostrato in grado di creare superiorità numerica, Peralta, dopo una giocata iniziale illuminante, si è perso in una serie di tentativi quasi senza speranza.Una settimana fa, prima dell’esordio in campionato, pensavo che il Novara fosse fragile soprattutto nella batteria dei centrali.
Le due partite giocate mi stanno facendo ricredere. Se gli azzurri hanno limitato i danni di fronte all’imperversare dei padroni di casa (con Chiricò alle spalle delle punte, libero di svariare da ogni parte) lo devono innanzitutto alla prestazione di Marchegiani (finanche avventato in certe uscite, ma efficace) e del duo Pogliano-Sbraga. Mi spiace in maniera particolare per Sbraga che ha macchiato una settimana quasi perfetta (arricchita da una prova concreta d’attaccamento alla maglia nel rifiutare la ricca proposta dei grigi) facendosi anticipare in area da Marchi in occasione del corner del 2-0. Forza Andrea, sono convinto che questa stagione sarà quella del pieno riscatto anche in azzurro!
Eppure il Novara ieri una sua partita l’ha vinta. Ed è quella del seguito dei tifosi che nulla aveva da invidiare all’epoca di ambizioni ed investimenti di ben altro spessore. Finchè c’è stata partita, 200 supporters novaresi hanno tifato convinti e compatti, facendo sentire Gonzalez e compagni meno soli nel catino biancorosso del “Brianteo”.
Un primo traguardo raggiunto con la ritrovata chiarezza estiva e qualche scelta azzeccata come quella della campagna abbonamenti a prezzi molto popolari (ancora aperta fino a venerdì) e la più “fresca” idea dell’evento al “Broletto” che ha riavvicinato la squadra alla città. Si può fare meglio e c’è ancora tanto da fare, è indubbio, ma la strada è finalmente quella giusta.
Ed anche se è solo lunedì… io non vedo l’ora che venga sabato sera per provare a scrollarmi di dosso subito la delusione ed i dubbi che questa pur “prevedibile” sconfitta ha comunque lasciato…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
|