L'editoriale Azzurro
mercoledė 01 luglio 2020 - 16:51
di Massimo Barbero
Niente giri di parole, voglio essere chiaro.
Sono 43 anni esatti che frequento lo stadio di Viale Kennedy (12 giugno 1977, Grazie Papà) ma la serata di ieri rimane per me la più triste di sempre.
Più triste ancora di quel Novara-Entella che ci ha fatto sprofondare in C appena due stagioni fa.
Non me ne vogliano mister Banchieri ed i ragazzi che hanno fatto il loro dovere regalandoci la qualificazione per la fase nazionale, ma mi sono riavuto solo verso le 22.30/22.40 quando nel piazzale, doverosamente sparsi e distanziati, ho incontrato Tano, il Vannu, Cameri 007, la Piera…
Eppoi al brindisi per il compleanno del Direttore Faranna (Auguri a Lui ed al Marione!!!) quando ho rivisto gli amici da cui allo stadio devo stare rigorosamente lontano.
Ci sta di giocare una o più partite a porte chiuse, non è la fine del mondo. Il problema è che qui non sappiamo fin quando dureranno spalti vuoti, termoscanner, sanificazioni… Senza gioia il calcio non è la stessa cosa…
Vabbè, non voglio deprimervi oltre….
Parliamo di quel che è stato questo Novara-Albinoleffe. Nessuno si attendeva una bella partita, tutti però ci aspettavamo qualcosa in più dagli azzurri nella mezzora iniziale.
Invece sono stati gli ospiti a gestire meglio il primo tempo con una manovra ariosa che faceva spesso correre a vuoto i nostri. Niente di trascendentale, per carità, però ad un certo punto, verso la mezzora, sembrava proprio che il gol dei seriani fosse nell’aria perché facevamo una fatica tremenda a ripartire, a tenere su palla, ad allentare il loro possesso.
Il palo di Canestrelli è stata la scossa che ha risvegliato i padroni di casa che da quel momento hanno rischiato solo in un’azione viziata da un chiaro fallo ai danni di Nardi (minuti di recupero del primo tempo).
Nella ripresa complessivamente meglio il Novara che ha rischiato soltanto in occasione di qualche pallone buttato nella mischia.
E nel finale è andato più volte vicino al gol partita con Nardi, Cisco e Peralta. Tre occasioni che hanno legittimato il nostro passaggio del turno determinato sostanzialmente dalla miglior classifica “virtuale”.
Non era semplice giocare questa partita dopo quattro mesi senza punti di riferimento. Non era facile restare 90’ appesi sul pericoloso filo di uno 0-0 dal quale potevamo scivolare e cadere da un momento all’altro.
Ora non abbiamo più nulla da perdere, ma solo da guadagnare.
Banchieri ed i suoi ragazzi hanno già fatto meglio (se anche ci fosse stato il Pontedera in gioco avremmo fatto uguale) della squadra che un anno prima era partita con ben altre aspettative e con un budget ben differente.
Qualsiasi cosa verrà in più di questo 9 luglio sarà una piccola impresa…
Forza Ragazzi… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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