L'editoriale Azzurro
domenica 05 luglio 2020 - 16:32
di Massimo Barbero
Bando alle tristezze, il peggio è alle spalle.
Il “Piola” così non lo vedremo per almeno un paio di mesi (speriamo ovviamente di non vederlo MAI più così). Ed allora culliamo il sogno perché di un sogno si tratta.
Siamo a 4 partite 4 dalla serie B. Dal 18 maggio 2018, ricorsi a parte, non siamo mai stati così vicini ad un ritorno in serie cadetta. Lo so, ci sono altre 4 squadre nella nostra stessa condizione, altre 5 in posizione migliore ed altre 3 in posizione ottimale.
Dunque, dal punto di vista meramente matematico, le possibilità di farcela sono minime. Ma quel che conta è che ci siamo ancora. E che non abbiamo nulla da perdere nel misurarci con chi ha allestito la propria rosa con l’intento dichiarato di andare in B e con chi ha voluto fortemente questi play off per raggiungere subito la cadetteria sul campo.Se dovessimo farcela giovedì (non so dove e non so con chi) acquisteremmo una fiducia ed un’autostima che renderebbero possibile qualsiasi impresa.
E’ un terno al lotto. Il fattore campo conta molto poco, il vantaggio della miglior classifica per contro ha un peso specifico quasi sempre determinante.
La differenza la possono fare motivazioni, coraggio e gambe. Dal punto di vista delle motivazioni l’entusiasmo di mister Banchieri è una garanzia. Per quanto riguarda la condizione atletica l’ottimo Stefano Pavon riuscirà certamente ad ottenere il massimo dai ragazzi anche stavolta.
Lo sfrontato coraggio di voler cercare il risultato a tutti i costi ce lo deve mettere invece chi andrà in campo. In certi momenti non ci sono schemi né tecnica. Bari 2016 ci insegna che solo chi ci credere può riuscire a segnare un 4-3 in trasferta giocando in dieci dopo essersi fatti rimontare tre gol in meno di mezzora.Mi chiedo perché la Lega Pro abbia organizzato play off tanto compressi con partite di giovedì, lunedì, venerdì.
Non sarebbe stato meglio scaglionare i turni (appena 6 in tutto) o almeno quelli nazionali (4) di fine settimana in fine settimana? Mero calcolo economico (per meno tempo gioco meno tamponi faccio) o altro?
Tra le avversarie ritengo molto pericolosa la Juve Under 23 che può contare sul vantaggio del confronto quotidiano con la formazione di Sarri (con annesse strutture, attrezzature e possibilità di allenamenti). Credo che i giovani bianconeri abbiano iniziato la loro preparazione molto prima di tutte le rivali di C ed i frutti in campo contro la Ternana si sono visti.
Per il resto non ci rimane che attendere l’urna di lunedì mattina… per capire cosa chi ci aspetta giovedì sera. Incontrare una delle terze che non ha ancora giocato potrebbe rappresentare un piccolo vantaggio.
Ma anche questa è solo un’ipotesi perché non ci sono punti di riferimento di alcun genere…
Chiudo facendo i complimenti a Lorenzo Montipò, promosso in A dopo una stagione e mezza da titolare (con pochissimi gol incassati) nel Benevento.
Dove sono finiti quelli che ne invocavano la cessione ad agosto 2017, dopo il primo errore in Coppa con il Piacenza? Mi direte che alla fine le cassandre hanno avuto ragione visto come si è conclusa quella stagione.
In realtà la differenza non l’ha fatta il portiere, bensì i gol non realizzati dai vari Maniero, Sansone e Macheda. Una società come il Novara aveva il dovere e la possibilità di lanciare tra i pali un ragazzo di casa soltanto ventunenne, ma già reduce da diverse esperienze significative.
A costo di permettergli di sbagliare qualche partita.
L’errore è stato commesso altrove, a gennaio, non rinforzando a dovere una rosa che già destava serie preoccupazioni, malgrado la classifica ancora non piangesse per il fieno in cascina accumulato in un esaltante mese di ottobre…Ma questa è un’altra storia… oggi conta solo il presente…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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