L'editoriale Azzurro
lunedì 04 gennaio 2021 - 00:37
di Massimo Barbero
Vent’anni dopo i fantasmi di Fiorenzuola hanno ripreso ad agitare le nostre notti… Solo chi ha sofferto (e gioito) sul campo dell’ostica formazione rossonera oggi può comprendere quanto sia grande il magone nel vedere il Novara impantanato nell’attuale posizione di classifica. E’ come se un cerchio stesse per chiudersi. Dopo Fiorenzuola non avevamo mai più dovuto preoccuparci di conservare almeno un posticino tra i professionisti. Dieci anni esatti dopo Fiorenzuola festeggiavamo la serie A. Ora dieci anni dopo la serie A rischiamo il baratro e la sola prospettiva di una fine del genere dopo 112 anni di calcio, alla peggio di serie C, mi mette i brividi.
Per questo mi appello ad imprenditori ed istituzioni cittadine ed all’attuale proprietà: chiarezza prima di tutto per eventualmente varare l’operazione salvataggio. Non mi dilungo però sulla questione societaria perché rischierei di scrivere cose fuori luogo. Finora la dirigenza azzurra ha onorato tutte le scadenze federali e per il momento questo basta.
L’attuale posizione di classifica infatti non è il frutto di penalizzazioni in sequenza, ma la conseguenza di una serie nera di risultati cominciata quand’eravamo ad un passo dalla testa della classifica. La vittoria manca dal 21 ottobre (Livorno) e la domenica successiva con la Carrarese avevamo giocato probabilmente la migliore partita di tutto il nostro campionato. Poi ci siamo persi nella nebbia di Sesto (sconfitta meritata, ma 3-0 esagerato rispetto ai valori visti in campo) e da quel momento abbiamo giocato una sola gara all’altezza delle aspettative: quella con la Juve Under 23 quando solo alcune decisioni arbitrali ci hanno negato una vittoria che poteva starci alla luce dei valori messi in campo. Il fondo l’abbiamo toccato a Crema quando il 2-0 finale appariva persin stretto di fronte alla supremazia dei padroni di casa. Preoccupa l’andamento delle ultime due esibizioni casalinghe. Sia con l’Albinoleffe che con la Pro Patria lo 0-0 finale ha rappresentato un epilogo quasi scontato a fronte della nostra incapacità di creare pericoli. Una squadra che non crea difficilmente raccoglie e questo è il punto di partenza per qualsiasi analisi tecnica credibile.
A me questa stagione ricorda terribilmente il campionato 2005-06. In estate Resta aveva riportato a casa Rubino ed ingaggiato una pletora di giocatori (tra cui Bonfanti, Matteassi, Porcari, Bigica ed Elia) per puntare con decisione ai primi posti della classifica. Risultato? Dopo l’illusione delle 2 vittorie iniziali ai primi di dicembre eravamo penultimi con una serie nera di 10 partite senza successi. Soltanto il passo lentissimo del fanalino di coda Fermana ci aveva evitato l’onta dell’ultimo posto. “Questa stagione è un dito nel c… ma io devo guardare avanti” mi aveva detto Borgo un sabato mattina riferendosi ai propositi di abbandono del presidente Resta lasciato solo dai presunti soci estivi. Sergione aveva dovuto fare un mercato invernale con la priorità di vendere (erano stati ceduti Elia e Martinetti sostituiti dal solo Bagnara) e nel contempo con l’imperativo di riportare la squadra in zone di classifica almeno tranquille. Un doppio obiettivo pienamente centrato alla luce dell’ottavo posto finale.
Oggi però non solo non abbiamo un SergioBorgo da richiamare (Banchieri non può essere assimilato per mille ragioni allo storico ds azzurro) ma sappiamo di avere un Sergio Borgo pericolosissimo rivale per la sua capacità di rianimare il Livorno. Se le difficoltà societarie non si riveleranno insormontabili lui e Rubino saranno in grado di riportare gli amaranto fuori dalle cattive acque. La vittoria di Vercelli rappresenta un pericoloso assaggio di quello che possono fare quei due di nuovo in coppia.
Se c’è un insegnamento che ci lascia quella stagione 2005-06 è certamente che il referente di mercato deve avere pieni poteri dalla società, soprattutto nei momenti di crisi. Se a fare il mercato sarà Orlando Urbano ad Orlando Urbano deve essere garantita la fiducia che tocca ad un uomo solo al comando. Se si vogliono fare scelte diverse è ora di prenderle senza aspettare perché siamo in una posizione di classifica che non permette né errori né tentennamenti. Ingaggiare quello che rimane all’ultimo giorno di trattative potrebbe essere pericolosissimo. Chiudo con un Augurio di cuore a tutti i tifosi azzurri per un 2021 più sereno e magari presto con la possibilità di tornare allo stadio.
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |