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lunedė 22 marzo 2021 - 09:09
di Massimo Barbero

Mettiamoci il cuore in pace: non lotteremo per un posto nei play off. E continuiamo a guardarci alle spalle con grande attenzione perché questo campionato con tante partite da recuperare non mi piace per nulla. Né mi lascia tranquillo la rimonta della Giana che in quattro giorni ha raccolto 6 punti segnando 6 gol. Discorso analogo valga per il Piacenza che ha vinto le ultime due partite interne consecutive contro Alessandria e Como.

Peccato perché se il campionato cominciasse oggi il Novara visto a Gorgonzola potrebbe mettere in difficoltà qualsiasi avversario nel girone. Purtroppo nessuno ci restituirà i punti lasciati per strada, specialmente nel nerissimo periodo dell’interregno di Marcolini.

Di solito soffriamo in maniera particolare il piccolo impianto di Gorgonzola e squadre come l’Albinoleffe che vanno in campo, in primis, per distruggere il nostro gioco. Oggi siamo stati abilissimi a mascherare le difficoltà contingenti mettendo sul terreno di gioco una feroce ed ostinata voglia di vincere. Ci abbiamo provato fino alla fine e la pressione esercitata nell’ultimo quarto di gara avrebbe meritato il premio del gol partita di Rossetti.

La partita era cominciata come ce l’aspettavamo: con il Novara a fare gioco e con l’Albinoleffe pronto a ripartire negli spazi lasciati da un avversario invogliato a scoprirsi. Nel primo quarto d’ora abbiamo esercitato una discreta pressione senza riuscire a creare veri pericoli alla porta di Savini. Ricordo solo una punizione di Lanini che non è scesa a sufficienza ed un tentativo di Rossetti con la palla che si è impennata a seguito della deviazione di un avversario.

Poi è salita sul proscenio la squadra di casa: dapprima con un paio di deviazioni in mischia, poi con una bella azione orchestrata da Manconi e Cori e conclusa a lato da Giorgione.

Nel finale di prima frazione riecco il miglior Novara trascinato da un Collodel in condizioni eccellenti che ha dettato i tempi per un inserimento di Zunno non finalizzato a dovere da Marco. Poco male perchè poco dopo ci ha pensato Schiavi a dare al bomber campano una palla al limite dell’area che l’attaccante più in forma del momento ha capitalizzato nel quarto gol nel breve volgere di un mese magico cominciato il 21 febbraio a Carrara.

Ancora una volta un vantaggio azzurro allo stadio di Via Milano però è durato troppo poco. Non più di 5 minuti malcontati a cavallo tra i due tempi. Peccato perché c’erano tutte le condizioni per gestire la gara a nostro piacimento una volta segnato l’1-0. Ed invece abbiamo permesso a Mondonico di incornare da solo, indisturbato, in occasione del primo calcio d’angolo della ripresa.

Sull’1-1 abbiamo avuto un momento di sbandamento che per poco non consentiva a Tomaselli di siglare la rete del raddoppio. Anche Lamanna ci ha messo qualche minuto prima di prendere le misure al pericoloso Petrungaro. Da metà tempo in poi il Novara ha fatto la partita con la stessa determinazione che avrebbe messo una squadra chiamata a recuperare.

L’ingresso di Panico ha scombussolato la pur organizzata retroguardia di casa che ha cominciato a non capirci molto a fronte dello svariare degli attaccanti azzurri nell’area di rigore avversaria.

Peccato non essere riusciti a cogliere i frutti di cotanta pressione, ma la condizione atletica sfoggiata in una settimana con 3 partite in soli 6 giorni autorizza pensieri di speranza in vista dei prossimi impegni casalinghi che ci dovranno vedere determinatissimi alla conquista dei punti salvezza.

Un pensiero lo merita anche Jacopo Manconi che non è più l’attaccante che badava solo a sé stesso e che alternava giocate da urlo a pause evidenti. La cura Albè deve averlo trasformato e Zaffaroni evidentemente ha fatto il resto. Ora è un giocatore completo che si cura anche della fase difensiva ed evidentemente di questo atteggiamento ne beneficia anche in fase realizzativa. Mi chiedo cosa si sarebbe scatenato sui “social” se avesse fatto gol anche al Novara. Mi immagino una valanga di recriminazioni “non hanno credito in lui, non l’hanno aspettato” come se la società azzurra non gli avesse riservato abbastanza occasioni per mettersi in mostra (anche rinnovandogli il contratto e prestandolo a club che lo facessero giocare). Non dimentico le urla nei confronti di Ludi dopo il rosso che Jacopo ha rimediato in un terribile Novara-Albissola. Ed invece Charly aveva fatto la scelta giusta perché Manconi sarebbe stato l’elemento adatto per giocare alle spalle di Cacia od Eusepi se solo le considerazioni fisiche gliel’avessero permesso.

Per finire due considerazioni che esulano ancora dal momento attuale del Novara. La prima nota a margine riguarda il presidente Ghirelli: è bene che faccia chiarezza subito su come si concluderà il campionato perché situazioni come quella dell’Olbia (4 gare da recuperare) minano seriamente la regolarità del finale di stagione. E’ il momento di riprogrammare le ultime giornate della regular season ed il conseguente inizio di play off e play out per ridare credibilità all’intera categoria perché non ha senso che ad un certo punto tutti si mettano ad aspettare una-due-tre squadre che han smesso di giocare (a novembre il Novara era andato in campo senza 6-7 tesserati positivi).

La seconda riguarda Lorenzo Montipò. Pur da simpatizzante juventino ho provato piacere nel sentir ripetere il suo nome in occasione degli insistenti tentativi di CR7 nel vano serrate finale bianconero. Evidentemente non si sbagliava il Novara quando ha scelto di puntare su di lui per un campionato di B da titolare. Bravo Lorenzo, siamo orgogliosi di te…

Forza Novara sempre!!!

Massimo Barbero

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