L'editoriale Azzurro
lunedė 02 maggio 2022 - 23:59
la "promozione in C" vista da Massimo Barbero
Non finiremo di ringraziare tal Parlanti per averci dato la gioia di una promozione in differita, l’adrenalina di poter festeggiare quando tutto sembrava perduto. Anni dopo abbiamo rivissuto le emozioni a distanza date dal duo Della Rocca Pietribasi nel memorabile 1 maggio di 7 anni fa. Non poteva finire diversamente: avevamo scelto un equipaggio che garantisce lo 0-0 che vale la promozione. Eravamo io Paolo Molina e Paolo De Luca esattamente come a Padova nel 2011. Anche allora fu 0-0 anticamera di una festa azzurra ancora più bella.
Nel giorno del trionfo è l’ora dei ringraziamenti. Il più grande ed il più scontato va a Massimo Ferranti (ed a chi l’ha portato a Novara) che dal nulla ha realizzato questo capolavoro in poco più di sette mesi. Il Presidente ha sempre creduto in questo obiettivo ed i fatti gli hanno dato ragione. Poi un grazie va a chi questa squadra l’ha costruita nel breve volgere di una settimana: il ds Di Bari che avrebbe meritato di ricevere l’ovazione che è toccata ieri a tutti i protagonisti. Un altro grazie va al suo successore Cordone che questa squadra l’ha risollevata dalle macerie di un 5-1 casalingo con la Sanremese che avrebbe steso chiunque. Un grazie va a Marchionni che ha allenato questa squadra mandata in campo senza preparazione e senza un vero precampionato.
Poi il Grazie va a tutti i giocatori. Comincio dai più importanti: da Dardan Vuthaj che con i suoi gol ci ha tenuto a galla nei momenti più difficili. Penso all’1-1 segnato al Varese quando la vetta sembrava già lontanissima ed al micidiale uno-due al Casale che si era subito portato in vantaggio sul nostro terreno. Passo a Pablo Gonzalez che l’estate scorsa si è trasformato in procuratore pur di convincere giovani e meno giovani ad accettare la proposta del neonato Novara FC.
Ora vado con ordine partendo dai portieri. Da Raspa che è stato il titolare della fase più difficile, quella iniziale, quando incassavamo troppi gol. Passo a Desjardins che ha fatto fare il salto di qualità alla difesa dando una sicurezza che prima mancava. Un pensiero anche a Spadini che ha giocato un paio di partite quando regnava l’emergenza ed a Taliento che ha atteso il proprio momento che potrebbe arrivare ora a giochi fatti.
Per i difensori parto da Dario Bergamelli. E’ stato lui il leader della difesa . L’ha guidata giocando un girone d’andata eccellente ed un girone di ritorno nel quale ha dovuto convivere con una serie di guai fisici. Non ha mai mollato ed il suo ha rappresentato un esempio per i compagni più giovani. Tra questo cito Bonaccorsi come l’elemento che più è cresciuto strada facendo diventando un difensore imprescindibile per il reparto. Bene ha fatto anche Benassi che ha dalla sua alcuni gol di testa (?) decisivi. Positivo l’apporto di Agostinone che si è alternato in diversi ruoli risultando sempre efficace. Tra i giovani molto bravo l’esuberante Amoabeng mentre se l’è cavata anche un Vimercati in crescita nel corso della stagione. Da rivedere Strumbo che ha giocato titolare in una sola occasione.
Per il centrocampo partiamo dai cursori: da Paglino (soprattutto) e Pagliai che hanno spinto tantissimo nel corso della stagione. Per poi passare a Di Masi che nel girone d’andata è stato decisivo con le sue reti. I tre hanno lasciato le briciole a Rocchetti e Giymah che non possono essere giudicati per la parte di campionato vista. Tra i centrali straordinario l’apporto di Tentoni che da quando è stato liberato dal ruolo di regista ha mostrato di essere un elemento di categoria superiore. Per contro Di Munno è salito in cattedra proprio quando gli sono stati date le chiavi di un centrocampo a cinque. Vaccari ha mostrato tanta corsa e buona propensione agli inserimenti, Capano è stato pericoloso ogniqualvolta ha potuto a gire da rifinitore.
Laaribi ha giocato qualche partita da trequartista strepitosa. Meno incisivo è stato quando ha giocato in mezzo al campo, ma il suo apporto rimane positivo.
Per l’attacco restano lo sfortunato Alfiero a cui auguriamo di ritrovare il campo quanto prima, il talentuoso ma discontinuo Pereira e Babacar Diop che nel momento più delicato (quando eravamo tallonati dalla Sanremese e Vuthaj era squalificato) ha tirato fuori un paio di reti che ci hanno tolto le classiche castagne dal fuoco.
Sicuramente ho dimenticato qualcuno e me ne scuso in anticipo. Non ho dimenticato Pugliese e soprattutto Bortoletti che hanno disputato una parte importante del girone d’andata prima di essere ceduti. Un pensiero anche a Ferla che ha fatto un’apparizione fugace prima di essere girato al Bra ed a Spina che ha giocato trequartista in qualche gara. Come non ricordarsi di Capone che qualche volta veniva schierato come esterno alto in un 3-4-3?
Non era scontato vincere e per questo godiamo di una vittoria resa ancora più esaltante dalle 15 gare utili della Sanremese che per una bella fetta di stagione è stato un degnissimo avversario che ci ha costretto a cogliere successi in serie per reggere il passo della concorrenza.
I complimenti vanno fatti anche al Gozzano che ha conquistato il punto salvezza con una prestazione dignitosa, lottando con una rosa ristretta ai minimi termini.
E così bello sventolare di nuovo le bandiere azzurre…. Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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