L'editoriale Azzurro
sabato 07 dicembre 2024 - 10:51
Trento-Novara vista da Massimo Barbero
Si può dare di più... Ne ero convinto dopo lo 0-0 con il Lumezzane che mi aveva lasciato un senso di impresa incompiuta… ne sono ancora più convinto ora.
Questo Novara ha nelle corde delle potenzialità davvero importanti. In questo momento possiamo contare su una delle migliori difese del girone, su un portiere di categoria superiore… su un giocatore come Morosini che varrebbe ben altri palcoscenici.
E su di un collettivo straordinario, plasmato con grande bravura da un tecnico come Gattuso che è il grande artefice della rinascita di questo Novara. Tutti sanno sacrificarsi per i compagni. Anche chi non è nelle migliori condizioni fisiche è capace di stringere i denti e portare il proprio mattoncino alla causa.
La partita di Trento era complicata e difficile, contro un avversario caricato dalla prospettiva di un record storico da raggiungere davanti al pubblico amico. Il ds Zamuner ha costruito una rosa plasmata per il 4-3-3 prediletto da mister Tabbiani con esterni di qualità come Peralta e Anastasia ed un attaccante centrale del calibro e dell’esperienza di Di Carmine.
16 risultati utili non si fanno per caso in un campionato tanto equilibrato. Sono il frutto di una solidità e di una qualità esaltate da un cammino casalingo fino a ieri di livello assoluto (18 punti nelle prime 8 gare interne del girone d’andata).
I padroni di casa sono partiti all’assalto sin dal fischio iniziale con delle manovre avvolgenti volte ad imbeccare gli esterni Peralta ed Anastasia con la sovrapposizione di Vitturini e Bernardi.
Ma il nostro pacchetto centrale è difficilmente superabile quando siamo schierati. Per farci gol ci vuole un episodio rocambolesco come quello che ha portato al gol del vantaggio trentino: una doppia pallonata sulla faccia di Ghiringhelli e Bertoncini che ha liberato lo spietato Di Carmine ad un passo da Minelli.
La nostra reazione è stata immediata. Ci siamo portati in area avversaria con diversi effettivi creando i presupposti per un pareggio che è stato provvidenziale in quel momento della gara. In quell’azione c’erano probabilmente due falli da rigore… (il primo su Donadio) non uno solo…Siamo arrivati all’intervallo con la paura di una flessione alla distanza che avrebbe potuto esserci fatale contro un avversario tanto motivato. Ed in effetti ad inizio ripresa le avvisaglie di un'altra Arzignano c’erano tutte… Abbiamo tremato su quella palla persa con ripartenza dal basso che ha liberato al tiro Peralta, ma Minelli non si è fatto sorprendere.E nel momento di maggior pressione dei locali siamo stati spietati nel colpire con quell’imbucata di Ranieri per il movimento di Morosini che sorpreso la difesa di casa. Sul 2-1 abbiamo raddoppiato le forze. Il Trento ha buttato dentro Ghillani eppoi Petrovic per uno schieramento sempre più offensivo.
Ma si è fatto sorprendere ancora da Donadio che si è procurato il secondo calcio da rigore. A volere fare i pignoli… i falli in area di Cappelletti avrebbero meritato altrettanti cartellini gialli nei confronti dell’esperto difensore che invece è stato soltanto ammonito.
E’ stato bello tornare nella notte ed inseguire sull’Autostrada quasi deserta quel pullman azzurro che tornava a casa festante dopo l’impresa. Forse il guidatore Danny non sarebbe stato d’accordo… ma avrei prolungato all’infinito il viaggio di ritorno per godere ancora della gioia provata al triplice fischio finale.
Tutti gli azzurri meritano grandi complimenti, ma un plauso speciale spetta a capitan Ranieri che sta disputando una stagione di livello assoluto. Rimasto privo dei suoi tradizionali compagni di reparto… Roberto ha raddoppiato grinta e carattere risultando determinante in questo particolare frangente della stagione. Questa doppietta dal dischetto (non è mai facile segnare 2 rigori nella stessa partita) lo ripaga di tanti sacrifici.
Un anno dopo la Triestina torna a Novara più o meno nello stesso periodo di dicembre (per noi tristissimo per il ricordo della scomparsa di Marco Foti) ma le prospettive sono rovesciate.
Adesso siamo noi a guardare dall’alto in basso gli alabardati che i pronostici di inizio stagione indicavano come terza forza del campionato, appena alle spalle delle “corazzate” Padova e Vicenza. Il ritorno in panchina di un tecnico del valore come Tesser basta ed avanza a farci capire che sarà una partita complicata… Stringiamoci attorno ai nostri azzurri… in due match casalinghi che devono segnare il ritorno al “Piola” anche di qualche indeciso…. Questa squadra merita i nostri sforzi…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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