Undici contro Quattordici: davvero troppo per il Novara!
sabato 14 dicembre 2024 - 18:02
vince la Triestina ma gli azzurri escono a testa alta
A cura di Daniele Faranna
Il cuore, la determinazione, il coraggio, l'intraprendenza, questa volta non sono bastati. Contro "14" avversari, per il Novara è stata una montagna a dir poco tortuosa da scalare.
Ma se lo "scippo" di almeno un punto rattrista, la convinzione di avere un gruppo ed un allenatore con gli "attributi" deve essere sottolineata. Una squadra che deve esser ringraziata.
Contro la Triestina di Tesser, vera e propria bestia nera, ci ha pensato tal Maccarini con i suoi Boggiani e Pilleri a recitare un ruolo da "protagonisti" non rischiesti.
Vietato pensar male, ma il loro pomeriggio da incubo ha indirizzato il match.
Sull'episodio del calcio di rigore, con visuale ottima da parte di arbitro e assistente, i quattro occhi non hanno "visto" che l'intervento falloso di Lorenzini fosse avvenuto fuori area.
Condito da altre decisioni "paradossali": l'ammonizione di Cannavaro da "mai dire gol", con il 4^ufficiale ad effetuare ampi gesti al difensore, invitandolo ad entrare e subito dopo il giallo comminato allo stesso per "entrata precoce".
La "rimessa a due" al limite dell'area azzurra con Maccarini ad allontanare dal pallone Agyemang consegnandolo di fatto agli alabardati. Dimenticandosi così cosa effettivamente comunichi il "Regolamento" in queste casistiche.
Aggiungiamoci l'episodio della presunta gomitata di El Azrak su Lancini comminata solo con un cartellino giallo.
Il tutto impreziosito da continui fischi anti Novara e sempre pro Triestina.
Davvero troppo per Ranieri e compagni per poter uscire con punti dal "Piola".
In questa ultima giornata del girone di andata, chiuso a quota 28 punti, bisogna sottolineare il buon lavoro fatto in questa prima metà di campionato.
Resettare e ripartire. Questo dovrà essere l'obiettivo principale alla ripresa degli allenamenti. Dimenticare il punto perso e soffermarsi sui tanti aspetti positivi che questa squadra ha dimostrato e che la tifoseria ha riconosciuto anche questa volta, al termine del match.
|