Khailoti: “Il Renate è una squadra dalla grande fisicità…”
venerdì 21 novembre 2025 - 10:25
Il difensore del Novara ha parlato ieri ad “Azzurri in Radio”
E’ un momento molto felice per il Novara e per la sua difesa che nelle ultime due gare non ha incassato reti: “Siamo proprio contenti – ha detto ieri Omar Khailoti – per il morale avevamo proprio bisogno di queste due vittorie. Avevamo lavorato bene sin da inizio stagione, ma adesso ci siamo rafforzati anche dal punto difensivo”.
Cos’è cambiato per una squadra che fino a Crema aveva fatto registrare dei black out letali e che invece nelle ultime due occasioni non ha mai mollato, recupero compreso? “Penso che abbiamo fatto uno scatto in avanti dal punto di vista mentale. Non è un discorso tecnico, né fisico. Siamo stati sul pezzo fino alla fine mostrando unione e la giusta mentalità”.
A proposito di recupero, come sono stati quegli interminabili minuti di Sesto dopo l’espulsione di Lorenzini? “Difficili. Arrivavano palloni in area da tutte le parti, siamo stati bravi a reggere. Sono contento per l’esordio di Lartey che è un ragazzo d’oro e che in allenamento va sempre a 3000 all’ora. Quando è entrato gli abbiamo detto semplicemente di non avere paura e di fare quello che sa perché le sue qualità sarebbero state sufficienti”.
Come hai visto il fallo del tuo compagno in quell’istante in campo? “Dal vivo ero convinto che Lore avesse preso la palla. Ed anche lui continuava a ripeterlo…”.
Si dice che la carica giusta, prima della sfida con il Lecco, vi sia arrivata dalla dirigenza: “E’ così. E’ venuto a parlarci il Direttore. E con lui Presidente e Vice. Hanno saputo motivarci”.
Facciamo un passo indietro, agli inizi di una carriera ancora lunga: “Da ragazzo ero centrocampista. Poi nel mio ultimo anno a Macerata un mister che ringrazio ancora adesso mi ha spostato in difesa, da braccetto o terzino sinistro. Per me giocare a tre o a quattro è indifferente. Forse però nella difesa a tre mi trovo meglio perché è quella in cui ho giocato più spesso, specialmente negli anni qui a Novara e dunque conosco di più i vari meccanismi”.
A dicembre 2020 Omar ha vissuto l’emozione dell’esordio in serie A, mezz’ora in campo contro l’Inter “E’ stato bellissimo, il sogno di qualunque ragazzo che pratichi questo sport che si avvera. Eppoi in uno stadio grande come San Siro, anche se quella sera era chiuso al pubblico per Covid…”.
L’allenatore di quel Bologna era Sinisa Mihailovic: “Un uomo dalla grandi qualità. Un grande allenatore, tosto, che però fuori dal campo non esitava a dare consigli preziosi a noi giovani. Mi ha subito dato fiducia”.
La stessa che gli ha garantito il Novara che nell’estate 2022, con Zebi ds, che gli ha fatto firmare un triennale per giocare in una rosa costruita per puntare alla serie B: “Il Novara ha sempre creduto in me. Anche quando c’era il Presidente precedente ed il Direttore di allora. Ed è così anche adesso visto il biennale che mi hanno fatto sottoscrivere già a marzo”.
La sua prima stagione in azzurro era cominciata in panchina. Poi ottime prestazioni sul campo, due gol decisivi con Semioli allenatore ed un posto titolare fisso. Fino a quel maledetto infortunio di Trieste: “Era un periodo che stavo andando davvero bene. Mi è spiaciuto molto fermarmi. Anche perché quei problemini mi hanno condizionato per tanto tempo”.
Ripensando al valore di quella rosa, il decimo posto finale grida vendetta: “Ne parliamo spesso io, capitan Ranieri e Bertoncini. Dal punto di vista tecnico non ho mai giocato in una squadra così forte. Però bisogna essere anche una squadra ed in quello evidentemente facevamo difetto”.
Omar è un ragazzo tranquillo e sereno: “Cerco sempre di allenarmi al massimo, non mi lamento mai, faccio le cose giuste per cercare di farmi trovare pronto in partita”.
Chi è l’attaccante che ti ha impegnato di più ultimamente? “Parker della Pergolettese. Sfrutta bene il suo fisico, mi ha impegnato parecchio”.
Ed il difensore a cui ti ispiri? “Dico Chiellini. Ed anche Varane, che per struttura mi somiglia”.
Perché hai scelto la maglia numero 15? “In realtà avrei voluto la 5, ma quando sono arrivato a Novara l’aveva Bonaccorsi. Poi l’ho sempre tenuta. Collodel? Non me l’ha chiesta. Lui puntava alla 19…”.
Forse se ci fosse stato già l’Fvs quel rigore decisivo a Verona dello scorso campionato ti sarebbe stato tolto: “Fu una situazione identica a quella non sanzionata su Alberti domenica scorsa. Allora invece mi costò l’espulsione e al Novara i tre punti”.
Omar ha militato nella Nazionale del Marocco fino all’Under 23, poco prima dello storico approdo in semifinale in Qatar. Ora il Marocco è già qualificato anche per i prossimi Mondiali e sopravanza l’Italia nel ranking Fifa: “Il calcio là è migliorato molto. Hanno investito tantissimo nei centri sportivi. Quando sono stato là ho visto strutture magnifiche, non ero mai stato in posti del genere. In Italia anche il Bologna ha un centro sportivo all’avanguardia. Altri lo sono meno. E c’è il problema stadi”.
Cosa pensi dell’introduzione delle Under 23? “E’ un tipo di percorso che scelgono alcuni club di serie A per tenere i ragazzi sotto controllo, per ridurre il gap tra Primavera e prima squadra. Vedo bene le Under 23, a patto di non esagerare con il loro numero…”.
Dopo i due ultimi successi il Novara è tornato in zona play off: “Forse qualche punto in più in classifica potremmo averlo, ma alla fine ogni squadra ha quello che si merita. A parte le prime quattro, tutte le altre formazioni del girone sono molto vicine. Le due vittorie hanno dato valore anche ai pareggi precedenti”.
Com’è il rapporto con mister Zanchetta? “Con il mister ed il suo staff mi sono trovato bene sin dal primo giorno. Ogni allenatore che ho avuto qui a Novara mi ha dato qualcosa, anche a livello personale. Zanchetta pretende molto da noi negli allenamenti, ci vuole sempre sul pezzo. E’ duro, ma non lesina consigli preziosi quando è il momento di parlare con noi”.
Si guarda già alla sfida di domenica. Chi giocherà in difesa? “A livello tattico ci stiamo preparando come nelle scorse settimane, cercando di mettere già negli allenamenti la giusta mentalità che ci tornerà utile domenica. Non so ancora chi giocherà in difesa, il mister ce lo dirà soltanto sabato. Bertoncini sta recuperando, ma non posso dirvi se sarà convocato. Quelle sono decisioni che spettano innanzitutto allo staff medico”.
Con il Renate, nelle scorse stagioni, si sono viste sfide sempre molto equilibrate: “Ho visto un pezzo della gara che hanno giocato a Vicenza, hanno fatto molto bene. Nell’organico quest’anno hanno parecchia fisicità, ce l’ha ricordato anche il mister. Ci aspetta una partita tosta, dovremo restare concentrati”.
redazione forzanovara.net |