L'editoriale Azzurro
domenica 28 dicembre 2025 - 15:50
l'ultimo del 2025 a firma di Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
Quest' Editoriale di fine anno me l'ero immaginato diverso. Pregustavo una dettagliata analisi dei motivi che avevano determinato un'emorragia di punti alla fine del girone d'andata (tale sarebbe stata anche se avessimo battuto l'Ospitaletto...) malgrado un innesto di spessore in attacco (Lanini) e di tanti Under, decisamente più pronti alla causa rispetto ai vari Brkic, Akpa Chukwu e compagnia bella... ingaggiati nella stagione passata...
Ma l'attualità ha preso il sopravvento sin dal dopo Ospitaletto. A mente fredda non avrei esonerato Zanchetta. Non dopo il miglior primo tempo dell'intero campionato (Cittadella) e dopo una partita casalinga persa malamente, ma senza l'intera difesa titolare. Il tecnico di Gaglianico pareva obiettivamente già aver smarrito la rotta dopo l'assurdo “ribaltone” di Zanica, in occasione dei sofferti 0-0 contro Triestina e Giana e del grigio primo tempo con l'Arzignano. Ma poi l'aveva ritrovata appieno superando anche brillantemente Lecco ed Alcione. Per questo reputo la sconfitta più grave delle 4 quella patita (meritatamente) dal Renate, quand'eravamo nel nostro miglior momento (anche quel giorno mancava Lorenzini).
Di certo, nel complesso, l'ex condottiero della Primavera dell'Inter non ha portato quel salto di qualità rispetto all'era Gattuso (anzi...) che si attendevano i dirigenti in estate. Probabilmente ha pagato anche lo scotto di essere un allenatore esordiente in serie C nel contesto di una società, in pratica, al suo primo vero anno di gestione, senza altri soci da cui dipendere.
Però... con un biennale nelle tasche del mister e dopo sperticati elogi pubblici... avrei insistito nel percorso coraggiosamente intrapreso a giugno. Un allenatore va cambiato in corsa sopratutto se (o quasi esclusivamente se) la squadra non rema più dalla sua parte.
Ovviamente non ho elementi per dire se in questo caso fosse (o meno) così. Comunque... se esonero proprio doveva essere... l'esonero è arrivato nel miglior momento possibile... con una settimana vuota per scegliere il sostituto senza fretta e con davanti l'intero mercato di gennaio per operare ritocchi mirati.
A proposito... spero che l'insegnamento dell'ultima sessione invernale induca Federico Boveri a puntare più sulla qualità e sulla concretezza che non sulla quantità. Troppi giovani in prestito (e qualche scommessa prematuramente già sul viale del tramonto) innestati a gennaio/febbraio 2025 ci avevano tolto ulteriormente, al di là delle qualità tecniche e della tenuta fisica dei prescelti, senso di appartenenza ed unità di intenti...
Ora si deve ragionare anche sul credo tattico del nuovo allenatore Dossena (4-3-3 o giù di lì) che pare differente rispetto al modulo praticato da Zanchetta ormai quasi costantemente dal 9 novembre in poi (3-5-2) ed a quello che adottava il precedente candidato Diana alla Feralpi (Brescia).
Ecco, la fresca esperienza di Spalletti alla Juve ci ha insegnato che un allenatore “sgamato” è anche quello che non ribalta le cose in fretta quando subentra in corsa, anteponendo per forza i propri dogmi calcistici alla realtà concreta.
Le cose si possono cambiare anche strada facendo, quando se ne presentano davvero le condizioni.Non posso ovviamente giudicare il Dossena allenatore, avendolo incrociato solo da avversario in 4 occasioni ravvicinate.
La sua Pro Vercelli era intraprendente ed offensiva, ma talvolta poco concreta (anche per colpa di due portieri non sempre affidabili). Di sicuro si tratta di un profilo emergente, nel pieno della carriera. E non certo una soluzione di secondo piano. Per parlare chiaro, quando l'abbiamo affrontato da avversario ci è sempre arrivato davanti nella classifica finale... L'unica riserva personale (spero tanto di sbagliare) è legata alle tempistiche: credo che un tecnico come lui, per quel poco che lo conosco, abbia bisogno di crescere la squadra, di plasmarla nel tempo (ricordate i flop in amichevole alla guida della Pro nell'agosto 2023?).
Non so se subentrando in corsa riesca a dare subito il proprio meglio...Nell'ultimo anno solare sono stato abbastanza critico con l'attuale gestione sportiva del club, facendo giocoforza indispettire qualcuno.
In realtà le mie preoccupazioni sono dettate proprio dall'amore per il Novara che mi ispira a scrivere certe cose. Nel dicembre 2023 siamo stati fortunatissimi (e bravo chi ha condotto la trattativa) a trovare imprenditori seri come i Boveri. Gente appassionata e credibile che evidentemente ha costruito un successo professionale che dura da generazioni con impegno costante ed idee comunque al passo coi tempi.
Una mosca bianca nel contesto di un calcio italiano, almeno a livello di C, sempre più popolato da personaggi inverosimili, fondi esteri dalla dubbia provenienza, cordate di procuratori con interessi specifici. Un vero e proprio colpo di c... pari a quello che portò nel 2006 i De Salvo ad impegnarsi nel Novara Calcio e nel 2021 Ferranti a risollevarci in fretta dal precipizio.
Ecco, sarebbe un peccato buttar via questa fortuna... perchè le alternative potrebbero essere nuovamente drammatiche per i nostri colori. Per questo vorrei vedere una gestione sportiva maggiormente all'altezza di indubbie potenzialità ed investimenti comunque di rilievo. Per evitare che le delusioni domenicali finiscano con lo stancare a breve-medio i finanziatori... più delle critiche di qualche editorialista brontolone e della freddezza di tifosi comprensibilmente un po' disamorati.
Che ne se sarebbe stato dell'impegno pluriennale del “Policlinico di Monza” se Sensibile e Tesser non ci avessero fatto fare finalmente il salto di qualità (anche tramite innesti fuori categoria come Rigoni e Motta) dopo due anonimi ottavi posti? E nel contempo se in precedenza Borgo non avesse convinto gli azionisti a dotarsi, sin dal loro arrivo, di un centro sportivo come Novarello (un'idea riproposta da quasi tutti i club... dieci anni dopo) che finiva col vincolarli alla nostra realtà sportiva a tempo indeterminato?
Buon 2026 di Cuore Cari Amici e soprattutto al Fratello Maggiore di noi tutti, l'insostituibile Dino...
Forza Novara sempre!!!
Buon compleanno Caro Nostro Novara! Lo so per qualcuno la ricorrenza giusta cade il 22, ma nel dubbio... meglio raddoppiare le celebrazioni... A chi come me ha cominciato a seguirti... solo dopo la beffa di Catanzaro... hai riservato tante domeniche grigie... Ti abbiamo inseguito per decenni tra Mira, Brescello ed Ospitaletto... rischiando talvolta di perdere persino la speranza che potesse accadere... Quello che invece è accaduto in un decennio magico... che ci ha portati dal duello col San Donà di Piave per evitare l'ultimo posto in C2 a battere per due volte in A l'Inter Campione del Mondo in carica.... Ti sei fatto perdonare con gli interessi... E ci hai emozionato ancora... con altre due semifinali play off per la A (la seconda dopo esser ripartiti dalla C un'altra volta) e tante giornate esaltanti... Ha ragione Massimo Accornero: non esiste un “vecchio” ed un “nuovo” Novara. Il Novara è sempre lo stesso, dal 1908 ad oggi. Se non ci fossero stati i quasi 113 anni di storia precedenti... Ferranti non avrebbe mai potuto ricominciare dalla D nel 2021. Per questo non smetteremo mai di volerTi bene e di seguirti ovunque, nonostante tutto... |