HOME

RISULTATI

CLASSIFICA

CALENDARIO

SQUADRA

STAFF TECNICO

SOCIETA'

STORIA

STADIO PIOLA

PRIMAVERA4

  MURO

REDAZIONE

 Cerca articolo: Sito Web

Ultimo aggiornamento: domenica 28 aprile 2024 - 18:25 10 ultimi articoli pubblicati Fai di questo sito la tua Homepage Inviaci una e-mail

.

.

.

.

.

.

.sito partner

.

.

» TUTTE LE NEWS

   NOVARA FC
   EDITORIALI
   INTERVISTE
   CALCIO MERCATO
   SETT. GIOVANILE
   INFO DAI TIFOSI
   RADIO AZZURRA
   IL FEDELISSIMO
   NEWS SERIE C
   NOVARA SENIOR
   ARCHIVIO FOTO
   VARIE
 

» SPECIALI

 Le partite Azzurre 

 Archivio Campionati

 Protagonisti Azzurri

 La Curva Nord

..

.PP
.P


L'editoriale Azzurro
Articoli correlati
Vuthaj "siamo forti e miglioreremo presto"
• il pensiero dell'attaccante azzurro oggi in gol
Mister Marchionni nel post gara
• l'analisi del tecnico azzurro
domenica 11 settembre 2016 - 08:59
di Massimo Barbero

Il “vero” Novara non poteva essere quello di Empoli. La gara di ieri fa il paio con il secondo tempo con il Trapani quando solo una disattenzione in pieno recupero ci aveva negato una vittoria meritata. Ai primi dubbi e malumori stagionali gli azzurri hanno risposto sul campo. Con una partita nella quale hanno sfoggiato determinazione, coralità, automatismi giusti. Senza più quelle pause che avevano caratterizzato il pur non disprezzabile debutto con i siciliani. Esibendo un gioco decisamente molto meno prevedibile di quello che domenica sera era stato facilmente imbrigliato da Lisuzzo e c.

Non sono particolarmente d’accordo con Sannino quando sostiene di aver visto, fino all’azione dello svantaggio, la migliore Salernitana. Sin dai primi minuti ho avuto l’impressione che il Novara stavolta fosse padrone della situazione. L’azione dell’1-0 ha avuto effettivamente un epilogo rocambolesco… ma è scaturita da una situazione di chiara superiorità numerica a nostro favore già in mezzo al campo.

Ovviamente l’immediato vantaggio ha facilitato le cose. Ma anche contro la truppa di Cosmi Galabinov aveva presto indovinato il “sette” della porta di Guerrieri su calcio piazzato. Sull’1-0 però eravamo andati presto in sofferenza di fronte all’incedere sulle fasce di Fazio e Rizzato. Stavolta invece abbiamo sempre avuto il pieno controllo della partita. Innanzitutto sulle corsie esterne. A destra Dickmann e Faragò hanno sfruttato gli automatismi garantiti dalla reciproca conoscenza calcistica. A sinistra Calderoni e Corazza non hanno fatto sfracelli, ma hanno saputo gestire la situazione con accortezza ed intelligenza, senza correre rischi particolari. Contro una squadra che attacca in maniera tanto tradizionale (con due punte fisse) Troest e Scognamiglio rappresentano un muro non facilmente valicabile per avversari che non riescano a proporre soluzioni alternative. In mezzo al campo Viola e Casarini hanno disputato la loro miglior partita stagionale esprimendosi su livelli molto vicini a quelli del magico autunno 2015. Federico è stato determinante in fase di interdizione, Nicolas ha ripreso a liberare il proprio estro con verticalizzazioni velenose per gli avversari. Un plauso particolare lo merita Galabinov che, forse mai come stavolta, ha giocato per il Novara. L’ho visto sacrificarsi in difesa, rincorrere palloni impossibili, scattare per andare a fare pressing sul portiere avversario. E’ stato determinante anche nell’azione del vantaggio con quel pallone difeso sull’out sinistro. Sansone ha legittimato la carambola del gol con una prestazione nella quale, per oltre un’ora, ha sfoggiato il repertorio di qualità tecniche probabilmente da categoria superiore. Nell’attesa che riesca ad essere ancor più concreto, gli avversari sanno di aver di fronte un elemento in grado di trovare la giocata risolutiva da un momento all’altro.

Il momento migliore del Novara è coinciso con i minuti a cavallo del “time out” del primo tempo. In quel frangente la squadra di Boscaglia ha espresso un calcio piacevole e spettacolare, fatto di tocchi palla a terra in velocità che hanno divertito il pubblico. La pausa ha fatto bene alla Salernitana che ha potuto rifiatare un po’ prima di rischiare ancora nel finale di tempo. L’1-0 all’intervallo era un gran bel regalo per i granata, ancora aggrappati al risultato.

Ovviamente nella ripresa si è vista una Salernitana diversa, maggiormente propositiva. Sannino, strada facendo, ha abbandonato il 3-5-2 di partenza per proporre uno schieramento sempre più offensivo. Proprio nel momento di maggiore apprensione da parte nostra, Galabinov ha avuto sul piede la palla per chiudere i conti. Il pericolo ha fatto sì che gli ospiti riprendessero ad attaccare con giudizio, quasi aspettando di riacciuffare la partita grazie ad un episodio che per fortuna nostra non è mai arrivato. Rispetto ad altre volte, però, non abbiamo mai perso la testa nemmeno nei momenti più caldi, uscendo quasi sempre dall’area di rigore con lucidità ed intenzione di giocare la palla. Onestamente mi aspettavo di più dalla Salernitana che avevo visto a La Spezia fare decisamente bene per oltre un’ora, fino al pareggio di Nenè su rimpallo. Ma se i granata, punizione di Rosina a parte, non hanno mai tirato in porta in circa 95’ di gioco effettivo… qualche merito ce l’avrà pure anche questo Novara…

Oggi mi piacerebbe sapere cosa pensano della partita di ieri i “sanninisti”, coloro che ad ogni crisi tecnica azzurra tirano fuori il nome del tecnico di Ottaviano quale rimedio a tutti i mali. Intendiamoci, ritengo anch’io l’ex condottiero del Varese un bravo allenatore: grande motivatore e buon tattico. Sono però altrettanto convinto che il personaggio abbia finito con l’ingigantire i suoi meriti sportivi in un’epoca in cui i successi di Mourinho all’Inter avevano disegnato nell’opinione pubblica un modello ben preciso di allenatore da seguire. Il suo Varese si faceva ammirare per le straordinarie motivazioni che sapeva mettere in campo, per una dose di agonismo ai limiti del regolamento. non per un gioco particolarmente spettacolare o innovativo. In sala stampa, come da copione, ho visto Sannino rispondere a muso duro ad un giornalista campano che gli chiedeva se Schiavi avesse contestato la sua sostituzione, come se la domanda non fosse ammessa. Sannino è questo: prendere o lasciare. Se riesce a fare tuttuno con l’ambiente è capace a costruire un fortino quasi inespugnabile. Se rimane isolato, come a Carpi l’anno passato quando la piazza rivoleva Castori, non ha irresistibili argomenti tecnici per imporsi.

Credo che questa settimana “corta” cominciata con la delusione di Empoli e finita, per fortuna, con il pronto riscatto a spese della Salernitana ci abbia insegnato, per l’ennesima volta, come le prime giornate del campionato di B vadano giudicate con grande equilibrio. Più che in altre categorie ogni partita fa davvero storia a sé e, come non bisogna esaltarsi troppo per una vittoria, altrettanto è sbagliato deprimersi oltremisura per una gara giocata male. Ci consola sapere che delle tre partite di campionato disputate dal Novara sinora quella di ieri possa essere considerata la più attendibile (Dado docet) perché la prima non condizionata da incertezze di mercato o da particolari situazioni ambientali. Però guai ad abbassare la guardia e/o a credere che le incertezze del “Castellani” (e/o di agosto) possano essere cancellate da una bella vittoria. A Cittadella ci sarà da tornare in trincea e, ritengo, che non ci sarà un ambiente particolarmente amichevole per noi sul campo della capolista che sinora ha segnato ben 9 gol in 3 partite vincendo con pieno merito anche a Bari all’esordio. Un bel test per un Novara che sin qui ha “steccato” proprio l’unica gara ufficiale disputata in trasferta.

Ho appreso con curiosità ieri mattina, sfogliando il quotidiano sportivo più venduto in Italia, che contro la Salernitana il Novara si sarebbe  trovato con gli uomini contati in mezzo al campo. Sarò di parte, ma non cambierei il nostro centrocampo, in blocco ed ad occhi chiusi, con nessun altro delle altre formazioni della categoria. Secondo me Teti ha costruito un reparto ben attrezzato, con uomini dalle caratteristiche complementari. Spiace (anche dal punto di vista umano) per la partenza di Buzzegoli, ma forse avevamo proprio bisogno di quell’incontrista di scorta che ci mancava dai giorni della doppia cessione di Pesce e Signori. Ed il Selasi intravisto ieri (e soprattutto ammirato nel recupero con il Pescara  dello scorso ottobre) è un elemento dalle potenzialità interessantissime. In difesa Troest e Scognamiglio sono un bel punto di partenza ed anche sulle corsie esterne abbiamo fatto sensibili progressi rispetto alla partita d’esordio. In attesa di Koch, Dickmann è ormai una realtà, Calderoni ha l’esperienza per poter gestire un momento di forma non ancora piena ed Armeno rappresenta un’alternativa su cui puntare.

Le incognite maggiori sono legate all’attacco perché ancora non sappiamo quello che potranno dare Bajde, Di Mariano, Kanis. Ma chissà che questa minore concorrenza interna (almeno a livello di nomi ed esperienza) non finisca con il responsabilizzare ulteriormente Galabinov che è allo spartiacque della propria carriera: o diventa davvero quello che le sue potenzialità consentirebbero o resterà per sempre, almeno in parte, un incompiuto. E le recenti esperienze di Boscaglia a Trapani e Brescia ci insegnano che il tecnico di Gela grazie al suo gioco offensivo ed ai suoi schemi riesce a scavare il meglio anche da elementi meno conosciuti o da giovani in rampa di lancio. L’anno scorso, per fare un esempio, ha dovuto fare a meno per un periodo importante di un certo “Airone” Caracciolo senza che la pericolosità offensiva delle “rondinelle” ne risentisse in maniera particolare. Creando palle gol in serie come nella partita con la Salernitana le reti arriveranno. Il problema nasce quando non si tira mai in porta come ad Empoli o come ha fatto ieri la formazione di Sannino contro un Novara già più squadra di quanto le prime due giornate di campionato ci facessero temere… Dunque godiamoci questa domenica estiva di sole ed ottimismo… rinfrancati dal piacere dei tre punti… E facciamo risplendere l’azzurro anche a Cittadella per dimenticare l’acqua presa in occasione di quel maledetto 2-2 allo scadere che nel 2014 ci costò una bella fetta di retrocessione… Forza Novara sempre!!!

Ps: la lega di A ha fissato il calendario di anticipi e posticipi fino a Natale. In Lega Pro il programma arriva alla quindicesima giornata (27 novembre). Solo la B fa storia a sé in quanto non sappiamo ancora quando giocheremo a Benevento tra meno di tre settimane. Siamo ben coscienti che dei tifosi da stadio non importa niente a nessuno da un pezzo… Assodato questo, a chi giova comunque questa incertezza?

Massimo Barbero

.

.

...

Seguici su Facebook

.


.

.

» ULTIME NEWS
Lotta salvezza: gli ultimi 90 minuti!
• Tra sogno e realtā, tra permanenza e play out
Decisioni Giudice Sportivo
• Lorenzini fermato per un turno
Designazione arbitrale
• Scelta la quaterna di Novara-Fiorenzuola
Prevendita Biglietti Novara-Fiorenzuola
• tutte le info
Chi Sale/Chi Scende
• dopo Triestina-Novara
L'occasione del Secolo gettata al vento
• Una delusione terrificante in quel di Trieste

DATE DA RICORDARE
Il Novara Calcio 1908 č fallito!
• Dichiarata fallita la societā di Pavanati e De Salvo
E' nato il NOVARA FC
• In mattinata la firma dell'atto notarile
Distrutti 113 anni di storia!
• Tanti i responsabili di questo scempio vergognoso
Il sogno si č avverato: SERIE A !!!
• Un traguardo storico
Ora non č piu' un sogno: SERIE B !!!
• Un lungo sogno che si č avverato

» Newsletter


Iscriviti
Cancellati
 



Visitatori Online:                                                                                                                                                                                                  
Accessi Totali:


www.forzanovara.net - il primo portale dedicato alla squadra di calcio della città di Novara e a tutti i suoi tifosi
© ForzaNovara on line dal 2000 da un'idea di Carlo Magretti  -  email: redazione@forzanovara.net 
All Rights Reserved - Copyright
© 2000-2025

 

---000;000;000;